Sexual Equipment
DESCRIZIONE DELLA FUCKING MACHINE (vedere Galleria relativa)
Anno di costruzione ’98, modificata, anche pesantemente, sino alla versione attuale del 2014.
Tutto è basato sul motorino Magneti Marelli di una Fiat 500 degli anni ’60.
Il movimento rotativo, tramite ingranaggi di riduzione, viene trasformato in lineare con una cremagliera montata su una coppia di guide telescopiche che consentono una corsa di 40 cm.
Sulla testa motrice è montato un sensore di rotazione che invia un impulso ogni millimetro di avanzamento.
E’ presente anche uno stadio finale per il controllo di direzione di moto e variazione di velocità .
Sul braccio fisso sono presenti anche due sensori di finecorsa che invertono automaticamente la direzione di moto. Questo accorgimento è indispensabile perché la forza del motore, bloccandosi la corsa, potrebbe distruggere gli ingranaggi.
Il motore, nella versione illustrata, alla massima tensione (13v), ha una velocitĂ di 5 cm/sec ed una potenza di spinta di circa 30Kg.
La velocità può sembrare bassa, ma è quella che io preferisco perché consente di assaporare meglio la penetrazione.
Per ottenere velocitĂ maggiori, avevo pensato alla costruzione di un cambio, ma la cosa avrebbe comportato grandi ingombri.
Ho quindi preferito optare per una soluzione diversa: prima dell’uso, sostituisco l’ultima coppia di ingranaggi (rossi) con altra più piccola, in modo da triplicare la velocità (15cm/s) anche se ciò comporta una diminuzione di potenza premente, più che sufficiente, però, per sfondare qualsiasi cosa.
Logicamente deve anche essere sostituito il disco del sensore di movimento con altro avente il triplo di fessure, in modo da mantenere ugualmente il rapporto giri/mm.
La testa motrice è montata su un supporto telescopico, con rotazione e inclinazione, in modo che il dildo si allinei perfettamente con l’inclinazione che il retto assume nella particolare posizione assunta. La base è fortemente zavorrata per evitare che, in presenza di un “ostacolo” molto serrato, la forza del motore faccia rovesciare il tutto.
Tramite cavo, si arriva al “cervello” della FM.
Qui abbiamo diversi controlli:
a) un display che indica la posizione (in mm) della testa del dildo. All’inizio della sessione, si posiziona il dildo a contatto con lo sfintere e si resetta il contatore. Da quel momento i valori positivi indicheranno di quanto è penetrato; i valori negativi, di quanto è uscito.
b) controllo velocitĂ con due cursori per V medio-basse e V medio-alte. Il controllo elettronico di velocitĂ e basato su un sistema ad impulsi (PWM) che consente di avere la massima potenza anche a bassissime velocitĂ .
c) controlli di Stop e Go, e leva per selezionare direzione moto (avanti-indietro).
Questi 4 comandi sono duplicati con 4 pulsanti disposti a croce su un supporto semicircolare, che viene inserito tra i denti. Con la punta della lingua di possono eseguire i comandi, consentendo di avere le mani libere per altre attivitĂ .
Oltre a questi controlli manuali, vi è anche una sezione di controllo “automatico” (2011).
Questa è basata su un microprocessore programmabile (Arduino) che rileva 4 tipi di parametri:
1) la profondità che deve raggiungere il dildo (da 2cm alla massima con tre valori intermedi). La massima deve essere predefinita poiché per dildi da 4-5 cm la mia ottimale è di 24 cm, mentre con diametri dai 6cm in su, questa si riduce a 18-19.
La massima può essere impostata manualmente o, meglio, inserendo il dildo sino in fondo e memorizzando con un pulsante il valore raggiunto.
2) cinque valori di escursione da 2 a 14 cm con passo 3.
3) 5 numeri di “stantuffamenti” da 2 a 6.
4) 5 valori di velocitĂ dalla minima alla massima (in pratica si inserisce il voltaggio necessario per avere quella particolare velocitĂ )
Il processore funziona in questo modo:
seleziona un valore per ogni tipo di dato in modo CASUALE.
muove il dildo sino alla profondità massima selezionata con la velocità selezionata, incomincia ad arretrare in base all’escursione con una velocità che è la META’ di quella di avanzamento, poi avanza nuovamente alla velocità massima, ripetendosi in base al numero di stantuffamenti Al termine degli stantuffamenti, il ciclo si ripete con altri valori.
Può capitare che la profondità selezionata e l’escursione portino il dildo all’esterno; questo viene scongiurato perché quando si raggiungono i 2 cm, il moto si inverte automaticamente.
Se la velocità massima selezionata è la ”minima”, quella di arretramento sarà ancora la minima.
Il sistema automatico è molto “intrigante” perché durante la sessione non si sa mai che cosa succederà e quali sensazioni si proveranno. E’ un susseguirsi che, presumo, rispecchi l’attività umana.
Oltre a questo automatismo, ne ho aggiunto un altro che viene attivato quando si sta raggiungendo la fine della sessione. Questo prevede una profondità di 16 cm, un’escursione di 6 e la massima velocità sia in avanzamento che arretramento; numero di stantuffate … sino alla fine.
Sul braccio estensibile possono essere montati tutti i dildi e plug che possiedo, poiché su tutti è stata inserita alla base una vite per il collegamento.
Un dildo, in particolare un 4.8x19, è stato modificato (2012) inserendo nel corpo un tubetto di plastica; questo perviene all’esterno collegandosi con una siringa da 20cc, riempita con una miscela di yogurt e latte.
Sullo stantuffo sono state praticate 8 tacche che vengono impegnate da una piccola elettrocalamita: lo stantuffo viene caricato con una potente “molla” realizzata con elastici.
In modo automatico, con un intervallo di 2.5 sec, l’elettrocalamita viene attivata rilasciando circa 2 cc di liquido per s**tto; la presenza della molla che, colpo dopo colpo, si scarica, fa sì che i primi getti siano ben forti, per poi diminuire di intensità .
Accanto al sistema automatico, l’elettrocalamita può essere azionata manualmente per sincronizzarla con l’attività “manuale”.
E questo è tutto.
Anno di costruzione ’98, modificata, anche pesantemente, sino alla versione attuale del 2014.
Tutto è basato sul motorino Magneti Marelli di una Fiat 500 degli anni ’60.
Il movimento rotativo, tramite ingranaggi di riduzione, viene trasformato in lineare con una cremagliera montata su una coppia di guide telescopiche che consentono una corsa di 40 cm.
Sulla testa motrice è montato un sensore di rotazione che invia un impulso ogni millimetro di avanzamento.
E’ presente anche uno stadio finale per il controllo di direzione di moto e variazione di velocità .
Sul braccio fisso sono presenti anche due sensori di finecorsa che invertono automaticamente la direzione di moto. Questo accorgimento è indispensabile perché la forza del motore, bloccandosi la corsa, potrebbe distruggere gli ingranaggi.
Il motore, nella versione illustrata, alla massima tensione (13v), ha una velocitĂ di 5 cm/sec ed una potenza di spinta di circa 30Kg.
La velocità può sembrare bassa, ma è quella che io preferisco perché consente di assaporare meglio la penetrazione.
Per ottenere velocitĂ maggiori, avevo pensato alla costruzione di un cambio, ma la cosa avrebbe comportato grandi ingombri.
Ho quindi preferito optare per una soluzione diversa: prima dell’uso, sostituisco l’ultima coppia di ingranaggi (rossi) con altra più piccola, in modo da triplicare la velocità (15cm/s) anche se ciò comporta una diminuzione di potenza premente, più che sufficiente, però, per sfondare qualsiasi cosa.
Logicamente deve anche essere sostituito il disco del sensore di movimento con altro avente il triplo di fessure, in modo da mantenere ugualmente il rapporto giri/mm.
La testa motrice è montata su un supporto telescopico, con rotazione e inclinazione, in modo che il dildo si allinei perfettamente con l’inclinazione che il retto assume nella particolare posizione assunta. La base è fortemente zavorrata per evitare che, in presenza di un “ostacolo” molto serrato, la forza del motore faccia rovesciare il tutto.
Tramite cavo, si arriva al “cervello” della FM.
Qui abbiamo diversi controlli:
a) un display che indica la posizione (in mm) della testa del dildo. All’inizio della sessione, si posiziona il dildo a contatto con lo sfintere e si resetta il contatore. Da quel momento i valori positivi indicheranno di quanto è penetrato; i valori negativi, di quanto è uscito.
b) controllo velocitĂ con due cursori per V medio-basse e V medio-alte. Il controllo elettronico di velocitĂ e basato su un sistema ad impulsi (PWM) che consente di avere la massima potenza anche a bassissime velocitĂ .
c) controlli di Stop e Go, e leva per selezionare direzione moto (avanti-indietro).
Questi 4 comandi sono duplicati con 4 pulsanti disposti a croce su un supporto semicircolare, che viene inserito tra i denti. Con la punta della lingua di possono eseguire i comandi, consentendo di avere le mani libere per altre attivitĂ .
Oltre a questi controlli manuali, vi è anche una sezione di controllo “automatico” (2011).
Questa è basata su un microprocessore programmabile (Arduino) che rileva 4 tipi di parametri:
1) la profondità che deve raggiungere il dildo (da 2cm alla massima con tre valori intermedi). La massima deve essere predefinita poiché per dildi da 4-5 cm la mia ottimale è di 24 cm, mentre con diametri dai 6cm in su, questa si riduce a 18-19.
La massima può essere impostata manualmente o, meglio, inserendo il dildo sino in fondo e memorizzando con un pulsante il valore raggiunto.
2) cinque valori di escursione da 2 a 14 cm con passo 3.
3) 5 numeri di “stantuffamenti” da 2 a 6.
4) 5 valori di velocitĂ dalla minima alla massima (in pratica si inserisce il voltaggio necessario per avere quella particolare velocitĂ )
Il processore funziona in questo modo:
seleziona un valore per ogni tipo di dato in modo CASUALE.
muove il dildo sino alla profondità massima selezionata con la velocità selezionata, incomincia ad arretrare in base all’escursione con una velocità che è la META’ di quella di avanzamento, poi avanza nuovamente alla velocità massima, ripetendosi in base al numero di stantuffamenti Al termine degli stantuffamenti, il ciclo si ripete con altri valori.
Può capitare che la profondità selezionata e l’escursione portino il dildo all’esterno; questo viene scongiurato perché quando si raggiungono i 2 cm, il moto si inverte automaticamente.
Se la velocità massima selezionata è la ”minima”, quella di arretramento sarà ancora la minima.
Il sistema automatico è molto “intrigante” perché durante la sessione non si sa mai che cosa succederà e quali sensazioni si proveranno. E’ un susseguirsi che, presumo, rispecchi l’attività umana.
Oltre a questo automatismo, ne ho aggiunto un altro che viene attivato quando si sta raggiungendo la fine della sessione. Questo prevede una profondità di 16 cm, un’escursione di 6 e la massima velocità sia in avanzamento che arretramento; numero di stantuffate … sino alla fine.
Sul braccio estensibile possono essere montati tutti i dildi e plug che possiedo, poiché su tutti è stata inserita alla base una vite per il collegamento.
Un dildo, in particolare un 4.8x19, è stato modificato (2012) inserendo nel corpo un tubetto di plastica; questo perviene all’esterno collegandosi con una siringa da 20cc, riempita con una miscela di yogurt e latte.
Sullo stantuffo sono state praticate 8 tacche che vengono impegnate da una piccola elettrocalamita: lo stantuffo viene caricato con una potente “molla” realizzata con elastici.
In modo automatico, con un intervallo di 2.5 sec, l’elettrocalamita viene attivata rilasciando circa 2 cc di liquido per s**tto; la presenza della molla che, colpo dopo colpo, si scarica, fa sì che i primi getti siano ben forti, per poi diminuire di intensità .
Accanto al sistema automatico, l’elettrocalamita può essere azionata manualmente per sincronizzarla con l’attività “manuale”.
E questo è tutto.
7 years ago
