Albergo
ALBERGO.
Che ci faccio qui, dentro questo bagno di un anonimo albergo? che ci faccio io qui, dove mi sono rinchiusa, proprio con la scusa di prepararmi e rinfrescarmi?
No, non posso uscire, andare di là nella camera, dopo essermici rifugiata. Prendo tempo, fatta la doccia per rinfrescarmi ed essermi profumata. Non riesco a decidermi. Mi manca il coraggio. Dopo essermi asciugata accuratamente, ho indossato lentamente l'intimo nero e le calze autoreggenti.
Mi guardo allo specchio. Sono tesa e mi vergogno, di questa strana situazione, di me stessa che non ho coraggio e mi ritrovo eccitata dal mio stesso pudore.
Come mi sono messa in questa situazione? Per una scommessa!
Vorrei non essere qui.
Prendo tempo, e per farmi forza bevo un altro sorso dal bicchiere di buon vino rosso che mi sono portata appresso, dopo il brindisi.
Mi profumo nervosamente con quel mio fragrante aroma francese che tanto mi piace. Prendo tempo facendo scorrere rumorosamente l'acqua.
TOK TOK: sento bussare alla porta, e la nota voce che chiede “… allora cara, tutto bene, sei pronta?”
Non rispondo, mi guardo allo specchio, mi vedo, guardo il mio viso teso, preoccupato, riflesso. Nonostante l'età non più giovanissima sono ancora piacente, pur truccata poco, ma il viso è teso. Mi mordo le labbra. Non riesco a far uscire il fiato, parlare per rispondere nè ad aver forza di muovermi. Mi pettino.
“Dai! Milly, esci da quel rifugio, vieni, cara e fammi vedere che sai fare!”
Dopo qualche secondo interminabile di silenzio, riprende. Bussa delicato, ora. ''Avanti, dai! fifona''...
Mi guardo negli occhi. Poi, con un strano sorriso che rivolgo a me stessa, mi decido, chiudo il rubinetto e lesta apro la porta che immette nella stanza, la trovo in penombra, intravedo il letto debolmente illuminato da uno degli abat-jour del comodino, e imbambolata esco verso la luce calda e verso il centro della stanza, poco arredata.
Oltre al lettone c'è un tavolino con le bottiglie semivuote e due bicchieri svuotati, ci passo davanti e appoggio il mio pure vuoto, mi gira un po la testa, e vedo il mio compagno seduto su una sedia che mi guarda ammirato e mi sorride.
Vado verso il letto, occupato da un'altro corpo che mi attende, e seminuda come sono mi infilo sotto le fresche lenzuola. Tocco una gamba calda e muscolosa mentre mi adagio dentro il comodo giaciglio, per girarmi da supina a prona, e per restarci immobile. Ferma. Almeno quelle sono le mie intenzioni. Ecco, sono finita a letto con un perfetto sconosciuto, contro il mio volere! Attimi eterni. Pietrificati.
Silenzio, sento un fruscio e una calda mano mi accarezza la schiena, fremo.
Giorgio, alzato dalla sedia si è avvicinato, e scoprendomi lentamente dal lenzuolo chiede piano “tutto bene? Fa abbastanza caldo? Io resto seduto come d'accordo, sono qui e sai che è quello che vogliamo, vero?"
Breve silenzio, poi rivolto altrove con voce decisa "Fai quello che lei ti permette, trattala bene, amico!”
Lo sento arretrare, tremo, ma non di freddo, ho la testa immersa nel cuscino, vorrei sprofondare, fondermi con il giaciglio, uscire dal pavimento. Utopia, resto ferma, tremante ma immobile, mi sento mancare, come in trance, ma l'estraneo continua a toccarmi e mi accarezza delicato la schiena con una mano. Mi lascio accarezzare, palpare, massaggiare sono come svenuta, e mi risveglio per il tocco spudorato verso il basso sui glutei, ma fingo di essere insensibile. Due mani calde, ma cosi' estranee, piano mi manipolano e mi accarezzano un po ovunque, sempre piu' imprudenti e sfacciate, cercando di provocarmi piacere e rilassamento.
Mi slacciano il reggiseno, queste calde mani sconosciute esplorano il mio corpo quasi nudo e mi fanno ansimare ora. Lascio fare anche quando si insinuano sui miei seni e quasi mi alzano, impugnandoli e palpeggiandomeli sapientemente. I miei capezzoli si sono induriti, ci gioca con il polpastrello interessato alla loro reazione e poi con due dita me li stringe piano. Si concentra su un seno, e l'altro ? Perché lo ha abbandonato ? L'altra mano ora si sposta verso i fianchi, mi sento bagnare sotto…. Accidenti non pensavo di essere così …. pronta, e arrendevole! No.
No! Mi sposto per sottrarmi, ma con l'unico risultato che mi appoggio a un corpo forte, e non ho via di fuga. Cerco di vedere Giorgio, che resta seduto in disparte e lascia fare, mi guarda in balia di questo estraneo.
Non mi piace! no, non mi piace, non mi piace, non, ... No non... mi piace ..non.. mi fa piacere, e mi sto eccitando. Mi sto lentamente arrendendo a questi sapienti assalti, sento che il mio corpo ora non è più rigido ma si gode il momento e si rilassa per il continuo massaggio. Che continua esperto. Bravo, mi fa effetto. Vai cosi, si. Siiii Giorgioooo!
Sento le due mani calde che mi manipolano ovunque, ora passano attorno alle scapole, poi esegue un caldo massaggio al collo e ora mi esce un gemito, mi mordo le labbra. Sento un leggero morso su un orecchio, e poi mi rendo conto che al massaggio si unisce il gioco di una lingua che esperta lecca e bacia dove sa di far piacere. Gemo. Chiudo gli occhi, serro le labbra per non far usciere altri gemiti che portano le mani ad esser più decise.
Con il palmo della mano, infilata sotto di me, scende sapiente verso il ventre, e ritorna sui fianchi, tremo e gemo mentre mi passa poi l'altra sui glutei, palpa con insistenza e sento il suo corpo caldo che si appoggia, e mi fa ancora più caldo. Mi piace. Adesso non sono più rigida e bloccata ma inerme come una preda. Preda vogliosa.
Mi massaggia e mi manipola ovunque, lentamente e sempre più profondamente ed ora respiro affannosa e rantolo di piacere mentre mi tocca, è bravo con le mani a massaggiare, eccitarmi e rilassarmi. Anelo pure i suoi baci. Baci, leccate e carezze. Che vanno ovunque sul corpo, tranne che verso il viso, meglio, preferisco, siii che scenda, anzi, voglio pur io.
Con decisione mi allarga le cosce, accidenti ora mi aveva spostato lo slip per scoprire il sesso. Vorrei sottrarmi, ma non riesco a muovermi. Ora mi può toccare ovunque, raggiunge nell' intimo e passa delicatamente un dito sfiorando sopra al mio sesso, un tocco sfrontato e leggero, ma sobbalzo comunque, e gemo.
Si concentra ora verso le mie cosce. Nel farlo si appoggia di più con il suo robusto corpo. Mi è sopra e sento strusciare sul mio braccio qualcosa di caldo, un vero bastone vivo, capisco che e' nudo e me lo avvicina sempre di più mentre si sporge con la sua testa verso le mie gambe.
Sento a sua lingua che inizia a umettare la pelle tra il posteriore e il sesso, aspetto quasi urlando di piacere che mi faccia godere così.... aspetto ma intanto sento quel suo sesso caldo sopra il dorso della mia mano, inizialmente credo di averlo ignorato un po, ma godo e ci penso, lo posso e lo devo prendere. Resta a portata della mia mano destra per un motivo. Ormai ci penso, si, posso e sono curiosa di capire le misure, giro pure la testa per vederlo. Nell'oscurità lo intravedo e curiosa con la mano lo afferro, piano lo impugno. Sento che bacia il mio sesso e rispondo stringendolo, lo trovo bello duro, dotato. Stringo con forza, duro, caldo, e nello stesso tempo sento che un dito mi penetra nella fica bagnata, sembra una sfida. Continuiamo. Piacevole masturbazione reciproca.
Godo, sempre di più, un poco si insinua e si ferma e si, la mia vagina si contrae e tra le mie dita pulsa il suo sesso; davvero voglio di più? Voglio. Mi fa godere con la sua bocca e con la lingua, e' bravo....
Inizio a segarlo, e per magia fa lo stesso movimento con il dito e pure con la sua lingua sul mio sesso, cercando la clitoride. Sento il suo fiato caldo tra le cosce, e la sua bocca che mi bacia, entra in me e io stringo la sua asta calda tra le mie dita.
Riprendo e riprende, ora godo, ansimo e non posso trattenermi. Lo masturbo sempre più forte, e ci godo, sempre di più con la sua lingua frenetica. Cerco la sua risposta. Il suo piacere, ed il mio.
Nella foga mi muovo, senza piu pudore, non riesco a star ferma, inarco la schiena e lo tocco, e per farlo godere meglio, ed esserne ricambiata, tento di offrirmi meglio ma non mi basta, così mi giro e mi offro tutta. Così facendo vedo meglio Giorgio che ci guarda, eccitato e compiaciuto: mentre spalanco le gambe e senza più pudore penso a quanto porco è lui a volermi far fare questo e che porca posso essere da ora in poi pure io per lui. Ora finalmente lo capisco. Dovevamo liberarci. Dovevo aprirmi a questa novità.
La mia scommessa con il mio compagno è persa, pagherò pegno davanti ai suoi occhi. Nemmeno quando guarda un film erotico è così eccitato, si sta masturbando compiaciuto sulla poltrona, ci guarda e che faccio? Sorrido, ricambiando il suo sguardo ed ora mi trovo a gambe aperte, con una lingua che mi titilla la clitoride e vengo come non mai. Non trattengo i mugolii. E mi ritrovo con questo bel nuovo sesso sconosciuto sempre più vicino alla bocca. Godo e tento di non urlare, e mi devo tappare la bocca; riempirla di piacere, ed ora non posso non provarlo. Non l'ho mai fatto prima a nessun altro. Guardo Giorgio. Si e' avvicinato, per vedere meglio.
Il mio lui mi fa un cenno osceno, gli obbedisco finalmente sollevata e mi trovo a inghiottirlo, fino in fondo, e me lo succhio avida, già sento il sapore delle prime gocce di uomo sulle labbra.
Me lo spingo in fondo alla gola e mi gusto una calda eruzione che mi fa godere ancora come non mai. Intanto vedo che pure il mio uomo viene, avvicinandosi al letto, e mi sborra sul viso , felice pure lui.
M&G.
Che ci faccio qui, dentro questo bagno di un anonimo albergo? che ci faccio io qui, dove mi sono rinchiusa, proprio con la scusa di prepararmi e rinfrescarmi?
No, non posso uscire, andare di là nella camera, dopo essermici rifugiata. Prendo tempo, fatta la doccia per rinfrescarmi ed essermi profumata. Non riesco a decidermi. Mi manca il coraggio. Dopo essermi asciugata accuratamente, ho indossato lentamente l'intimo nero e le calze autoreggenti.
Mi guardo allo specchio. Sono tesa e mi vergogno, di questa strana situazione, di me stessa che non ho coraggio e mi ritrovo eccitata dal mio stesso pudore.
Come mi sono messa in questa situazione? Per una scommessa!
Vorrei non essere qui.
Prendo tempo, e per farmi forza bevo un altro sorso dal bicchiere di buon vino rosso che mi sono portata appresso, dopo il brindisi.
Mi profumo nervosamente con quel mio fragrante aroma francese che tanto mi piace. Prendo tempo facendo scorrere rumorosamente l'acqua.
TOK TOK: sento bussare alla porta, e la nota voce che chiede “… allora cara, tutto bene, sei pronta?”
Non rispondo, mi guardo allo specchio, mi vedo, guardo il mio viso teso, preoccupato, riflesso. Nonostante l'età non più giovanissima sono ancora piacente, pur truccata poco, ma il viso è teso. Mi mordo le labbra. Non riesco a far uscire il fiato, parlare per rispondere nè ad aver forza di muovermi. Mi pettino.
“Dai! Milly, esci da quel rifugio, vieni, cara e fammi vedere che sai fare!”
Dopo qualche secondo interminabile di silenzio, riprende. Bussa delicato, ora. ''Avanti, dai! fifona''...
Mi guardo negli occhi. Poi, con un strano sorriso che rivolgo a me stessa, mi decido, chiudo il rubinetto e lesta apro la porta che immette nella stanza, la trovo in penombra, intravedo il letto debolmente illuminato da uno degli abat-jour del comodino, e imbambolata esco verso la luce calda e verso il centro della stanza, poco arredata.
Oltre al lettone c'è un tavolino con le bottiglie semivuote e due bicchieri svuotati, ci passo davanti e appoggio il mio pure vuoto, mi gira un po la testa, e vedo il mio compagno seduto su una sedia che mi guarda ammirato e mi sorride.
Vado verso il letto, occupato da un'altro corpo che mi attende, e seminuda come sono mi infilo sotto le fresche lenzuola. Tocco una gamba calda e muscolosa mentre mi adagio dentro il comodo giaciglio, per girarmi da supina a prona, e per restarci immobile. Ferma. Almeno quelle sono le mie intenzioni. Ecco, sono finita a letto con un perfetto sconosciuto, contro il mio volere! Attimi eterni. Pietrificati.
Silenzio, sento un fruscio e una calda mano mi accarezza la schiena, fremo.
Giorgio, alzato dalla sedia si è avvicinato, e scoprendomi lentamente dal lenzuolo chiede piano “tutto bene? Fa abbastanza caldo? Io resto seduto come d'accordo, sono qui e sai che è quello che vogliamo, vero?"
Breve silenzio, poi rivolto altrove con voce decisa "Fai quello che lei ti permette, trattala bene, amico!”
Lo sento arretrare, tremo, ma non di freddo, ho la testa immersa nel cuscino, vorrei sprofondare, fondermi con il giaciglio, uscire dal pavimento. Utopia, resto ferma, tremante ma immobile, mi sento mancare, come in trance, ma l'estraneo continua a toccarmi e mi accarezza delicato la schiena con una mano. Mi lascio accarezzare, palpare, massaggiare sono come svenuta, e mi risveglio per il tocco spudorato verso il basso sui glutei, ma fingo di essere insensibile. Due mani calde, ma cosi' estranee, piano mi manipolano e mi accarezzano un po ovunque, sempre piu' imprudenti e sfacciate, cercando di provocarmi piacere e rilassamento.
Mi slacciano il reggiseno, queste calde mani sconosciute esplorano il mio corpo quasi nudo e mi fanno ansimare ora. Lascio fare anche quando si insinuano sui miei seni e quasi mi alzano, impugnandoli e palpeggiandomeli sapientemente. I miei capezzoli si sono induriti, ci gioca con il polpastrello interessato alla loro reazione e poi con due dita me li stringe piano. Si concentra su un seno, e l'altro ? Perché lo ha abbandonato ? L'altra mano ora si sposta verso i fianchi, mi sento bagnare sotto…. Accidenti non pensavo di essere così …. pronta, e arrendevole! No.
No! Mi sposto per sottrarmi, ma con l'unico risultato che mi appoggio a un corpo forte, e non ho via di fuga. Cerco di vedere Giorgio, che resta seduto in disparte e lascia fare, mi guarda in balia di questo estraneo.
Non mi piace! no, non mi piace, non mi piace, non, ... No non... mi piace ..non.. mi fa piacere, e mi sto eccitando. Mi sto lentamente arrendendo a questi sapienti assalti, sento che il mio corpo ora non è più rigido ma si gode il momento e si rilassa per il continuo massaggio. Che continua esperto. Bravo, mi fa effetto. Vai cosi, si. Siiii Giorgioooo!
Sento le due mani calde che mi manipolano ovunque, ora passano attorno alle scapole, poi esegue un caldo massaggio al collo e ora mi esce un gemito, mi mordo le labbra. Sento un leggero morso su un orecchio, e poi mi rendo conto che al massaggio si unisce il gioco di una lingua che esperta lecca e bacia dove sa di far piacere. Gemo. Chiudo gli occhi, serro le labbra per non far usciere altri gemiti che portano le mani ad esser più decise.
Con il palmo della mano, infilata sotto di me, scende sapiente verso il ventre, e ritorna sui fianchi, tremo e gemo mentre mi passa poi l'altra sui glutei, palpa con insistenza e sento il suo corpo caldo che si appoggia, e mi fa ancora più caldo. Mi piace. Adesso non sono più rigida e bloccata ma inerme come una preda. Preda vogliosa.
Mi massaggia e mi manipola ovunque, lentamente e sempre più profondamente ed ora respiro affannosa e rantolo di piacere mentre mi tocca, è bravo con le mani a massaggiare, eccitarmi e rilassarmi. Anelo pure i suoi baci. Baci, leccate e carezze. Che vanno ovunque sul corpo, tranne che verso il viso, meglio, preferisco, siii che scenda, anzi, voglio pur io.
Con decisione mi allarga le cosce, accidenti ora mi aveva spostato lo slip per scoprire il sesso. Vorrei sottrarmi, ma non riesco a muovermi. Ora mi può toccare ovunque, raggiunge nell' intimo e passa delicatamente un dito sfiorando sopra al mio sesso, un tocco sfrontato e leggero, ma sobbalzo comunque, e gemo.
Si concentra ora verso le mie cosce. Nel farlo si appoggia di più con il suo robusto corpo. Mi è sopra e sento strusciare sul mio braccio qualcosa di caldo, un vero bastone vivo, capisco che e' nudo e me lo avvicina sempre di più mentre si sporge con la sua testa verso le mie gambe.
Sento a sua lingua che inizia a umettare la pelle tra il posteriore e il sesso, aspetto quasi urlando di piacere che mi faccia godere così.... aspetto ma intanto sento quel suo sesso caldo sopra il dorso della mia mano, inizialmente credo di averlo ignorato un po, ma godo e ci penso, lo posso e lo devo prendere. Resta a portata della mia mano destra per un motivo. Ormai ci penso, si, posso e sono curiosa di capire le misure, giro pure la testa per vederlo. Nell'oscurità lo intravedo e curiosa con la mano lo afferro, piano lo impugno. Sento che bacia il mio sesso e rispondo stringendolo, lo trovo bello duro, dotato. Stringo con forza, duro, caldo, e nello stesso tempo sento che un dito mi penetra nella fica bagnata, sembra una sfida. Continuiamo. Piacevole masturbazione reciproca.
Godo, sempre di più, un poco si insinua e si ferma e si, la mia vagina si contrae e tra le mie dita pulsa il suo sesso; davvero voglio di più? Voglio. Mi fa godere con la sua bocca e con la lingua, e' bravo....
Inizio a segarlo, e per magia fa lo stesso movimento con il dito e pure con la sua lingua sul mio sesso, cercando la clitoride. Sento il suo fiato caldo tra le cosce, e la sua bocca che mi bacia, entra in me e io stringo la sua asta calda tra le mie dita.
Riprendo e riprende, ora godo, ansimo e non posso trattenermi. Lo masturbo sempre più forte, e ci godo, sempre di più con la sua lingua frenetica. Cerco la sua risposta. Il suo piacere, ed il mio.
Nella foga mi muovo, senza piu pudore, non riesco a star ferma, inarco la schiena e lo tocco, e per farlo godere meglio, ed esserne ricambiata, tento di offrirmi meglio ma non mi basta, così mi giro e mi offro tutta. Così facendo vedo meglio Giorgio che ci guarda, eccitato e compiaciuto: mentre spalanco le gambe e senza più pudore penso a quanto porco è lui a volermi far fare questo e che porca posso essere da ora in poi pure io per lui. Ora finalmente lo capisco. Dovevamo liberarci. Dovevo aprirmi a questa novità.
La mia scommessa con il mio compagno è persa, pagherò pegno davanti ai suoi occhi. Nemmeno quando guarda un film erotico è così eccitato, si sta masturbando compiaciuto sulla poltrona, ci guarda e che faccio? Sorrido, ricambiando il suo sguardo ed ora mi trovo a gambe aperte, con una lingua che mi titilla la clitoride e vengo come non mai. Non trattengo i mugolii. E mi ritrovo con questo bel nuovo sesso sconosciuto sempre più vicino alla bocca. Godo e tento di non urlare, e mi devo tappare la bocca; riempirla di piacere, ed ora non posso non provarlo. Non l'ho mai fatto prima a nessun altro. Guardo Giorgio. Si e' avvicinato, per vedere meglio.
Il mio lui mi fa un cenno osceno, gli obbedisco finalmente sollevata e mi trovo a inghiottirlo, fino in fondo, e me lo succhio avida, già sento il sapore delle prime gocce di uomo sulle labbra.
Me lo spingo in fondo alla gola e mi gusto una calda eruzione che mi fa godere ancora come non mai. Intanto vedo che pure il mio uomo viene, avvicinandosi al letto, e mi sborra sul viso , felice pure lui.
M&G.
8 years ago