La mia prima volta en femme
Le due di notte… sono seduta davanti al mio PC con la chat aperta, piena di richieste a sfondo porno.
Sono lì per questo, il gioco è sapere che gli uomini si eccitano e che io sono vestita per loro… ma davvero non riesco a iniziare una conversazione, e la cosa non mi piace.; adoro infatti dedicarmi completamente a colui che mi solletica l’erotismo, toccando aspetti di sensualità che fanno immediata presa sul mio ego… fare la mammina sexy, esibirmi per gli amichetti del mio partner di chat, uscire a cena con lui in abiti mozzafiato, facendo eccitare gli uomini lì intorno, meglio quelli con donne. Non cerco e non mi interessa il porno tradizionale.
Quindi chat aperta…. decido di tralasciare tutte le richieste più banali; quelle che iniziano con “ciao”, e quelle che mi chiedono se voglio un bel cazzo da succhiare o che mi scopi senza pietà.
Eppure mi sembrava di essere stata chiara: adoro essere commentata, adoro vestire sexy per qualcuno che mi guardi… adoro intravvedere le mani dei maschietti che si segano alla vista dei miei tacchi. Per loro, anche in chat, faccio tutto…. Mi abbiglio esattamente come mi chiedono, indosso abitini corti o tailleur da professionista; le calze che meglio si adeguano alle loro voglie; tacchi a spillo, vertiginosi, inevitabili. Mi smalto le unghie, mi trucco da moglie perfetta, e per coloro che intercettano le mie voglie, se me lo chiedono, sfilo in casa, accavallo le gambe nelle pose più sensuali, esco sul terrazzo en femme, rischiando che i miei vicini mi guardino. Penso che quello che sto facendo davvero sia nelle loro fantasie e farlo davvero sia il dono erotico più grande che posso fare; e lo faccio “solo” in cambio del totale elogio della mia femminilità.
Tutto questo mi costa. Non mi produco mai in masturbazioni maschili quando sono in abiti femminili. Anche completamente eccitata, mi concedo solo qualche sfregamento clitorideo sul membro duro, mantenendo decoro e postura elegante e sexy, della femmina che voglio essere. Talvolta godo, perché l’eccitazione nell’accavallare le gambe, il profumo ed il fruscio del nylon, il rumore dei tacchi a spillo sul pavimento in parquet diventa irresistibile… in quel caso lascio che il mio liquido tracimi, senza nessuna spinta manuale, mantengo una postura elegante; prendo atto del fatto che perdo liquido, e lo comunico al mio partner di chat, chiedendo lui se lo posso fare: se mi ha portato a godere senza alcuna masturbazione sicuramente si merita questa devozione. E se decide che non lo posso fare, cerco di fermarmi.
Quella sera, dicevo…. alle 2 di notte intercetto un tale, nick Stumpf, che attira il mio sesto senso digitale. Mi commenta semplicemente che adora le mie calze della foto (calze a rete, nere, banalissime…) e che il suo sogno è quello di segarsi nudo guardandomi camminare. Ringrazio e chiedo “in quali abiti desidereresti vedermi…?”. Dice di amare le calze velate color carne, e che vorrebbe che le indossassi per lui.
Il ragazzo è molto maschile, ma con quella ingenuità che mi attrae, mi dice che se indosserò le calze da lui preferite, mi aspetterà in chat. Decido di dedicarmi a lui. Provvedo ad indossare un meraviglioso paio di autoreggenti velate leggerissime, 8 den, con riga dietro e tallone segnato, mantengo il perizoma di pizzo nero e violetto che già indossavo. Decido quindi di mettere un vestitino da giorno, nero, a fiori rosa. Il vestito è leggero, sottile, la gonna svolazza, appena sopra il ginocchio. Sembro un po' una mammina anni ’70; decido quindi di rendere il tutto meno patinato, indossando un paio di scarpe sexy: decoltee col tacco a spillo 14 cm, leopardate. Controllo il trucco, le unghie smaltate e decido chè, sì …. posso fare il mio dovere…. 7-8 minuti dopo, sculettando sui miei tacchi, torno in soggiorno, e sono da lui… Capita che i segaioli incalliti, nel frattempo che mi vesto per loro, volgano le mani altrove: lui, no. Mi aspetta. Mi siedo al PC, appoggio gli occhiali in posa erotica, scelgo un accavallo sexy e procedo: “eccomi”. “cosa indossi?” “beh, le calze che mi hai chiesto, solo con la riga dietro, perché mi sembravano più eccitanti; scarpe con tacco a spillo leopardate e un vestitino con gonna che può scivolare facilmente sulle gambe accavallate”. Solo la verità. “Allora falla scivolare un po' in su per me, per favore….” ribatte lui. Il “per favore” mi convince subito.
Lentamente tiro su la gonna, mostro le gambe impreziosite dalla balza delle calze, come adorerei fare davanti a 1000 persone; ho gambe lunghe, lisce, molto belle per fortuna, slanciate ulteriormente dai tacchi, e lui gradisce. E anche io. Mi venera, dicendomi che vorrebbe guardami le gambe eccitandosi, chiedendomi di fare dangling con le gambe accavallate ed immaginando che gli concedo di cingere il suo cazzo duro con la mia mano quasi solo per accontentarlo, senza coinvolgmento emotivo. Si fa mungere come un cagnolino inesperto, e nel frattempo mi chiede piccole attenzioni: di alzare la gonna ancora un po'… di fargli intravvedere il perizoma… di spingere fino in fondo per farglielo uscire completamente, dandogli appena dolore.
Lo faccio, lo assecondo, lo voglio far godere nelle mie mani… mi ha conquistata, con la sua poca aggressività e con tanta adulazione.
“Dai chiedimi un’ultima cosa, poi puoi sborrare… “gli dico con tono quasi materno, e lui, stupendomi moltissimo, mi chiede un’ultima cosa: “scendi in strada, e cammina, in maniera elegante e femminile, facendo finta di aspettarmi per un appuntamento”.
Rimango interdetta….Vestita da troia…. proprio sotto casa mia…. E’ notte, ma qualcuno gira sempre…. Il mio membro pulsa fuori dal perizoma e la spinta fa sì che il filino dietro tiri sul buchino morbido e depilato. La cosa mi eccita da morire… avverto il culetto aperto, e la totale femminizzazione mi piace…. Non posso non accontentarlo, ho promesso di fare quello che chiedeva…. “OK…. Scendo in strada per 5 minuti; farò una foto mentre cammino e te la manderò….”
Per la prima volta esco di casa vestita da vera troia. Scendo le scale per 2 piani; i miei tacchi rumoreggiano nel vano scala… spero di non incrociare inquilini …nessuno…. Guardo fuori dal portone… nessuno….
Dopo qualche titubanza, apro il portone, e, come per magia, i miei tacchi iniziano a solcare il cemento della strada, restituendo un rumore sublime, irresistibile. Mi eccita da impazzire il camminare da femmina in pubblico, in prossimità dei giardini sotto casa, con qualche luce accesa di sfondo e qualcuno che potrebbe essere alla finestra a fumare. L’eccitazione supera subito la paura, ed immediatamente mi sento la troia del quartiere; giro l’angolo del palazzo e mi lascio alle spalle il portone. Nessuna possibilità di scappare. Mi atteggio, perfettamente eretta, culetto spinto all’infuori; cammino magistralmente sui miei tacchi, scollando appena la parrucca per mettere in ordine i lunghi capelli castani; a qual punto, inizio a sperare che mi vedano… in fondo, sono in vetrina come ho sempre desiderato, e le mie gambe, vanno guardate…
Una macchina passa… e non faccio più niente per evitare di farmi notare… passa il camion della posta… e ancora lo sfido, alzando appena la gonna…. Arrivata nei pressi di una panchina, le inibizioni lasciano il passo alla mia sensualità; mi siedo, e accavallo le gambe come una vera signora… alzo ancora la gonna …. le mie gambe inguainate dal nylon si vedono ora perfettamente luminose. In quella posizione desidererei ricevere 10 uomini nudi in piedi davanti a me, per poterli segare tutti, uno ad uno, fissandoli negli occhi; sono la segaiola del quartiere, la puttana di zona. Passa davanti a me un sudamericano, che porta i giornali o qualcosa di simile… non una paura mi attraversa! Lui mi guarda le gambe… ed io me le faccio guardare, ammiccando decisamente, proprio come fanno le troie… passa davanti a me e va via… Trascorrono nel frattempo i 5 minuti concordati e ormai calma, femmina totale, eccitata, vogliosa di avere tra le mani o tra le gambe tanti cazzi enormi, risalgo le scale di casa, ormai quasi sperando di incontrare qualcuno. Nessuno….
Rientro a casa…. … mi siedo al PC eccitata, e, col membro fuori dal perizoma; il culetto è diventato burroso e accogliente. Mi siedo, ed accavallo le gambe… Stumpf non c’è più…. mi guardo allo specchio e in pochi secondi, godo…. I miei umori colano dal membro sul perizoma; sento un rivolo caldo scendere verso il buchino… con una mano e con tutta l’attenzione femminile, scosto il vestitino, perché non si sporchi… e rimango elegante e atteggiata, sfregando appena le gambe accavallate per godere completamente, fino ad esaurire il mio piacere; mi asciugo con delicatezza, rimetto a posto gli occhiali ed elegante attendo un nuovo spasimante, da far segare….
Sono lì per questo, il gioco è sapere che gli uomini si eccitano e che io sono vestita per loro… ma davvero non riesco a iniziare una conversazione, e la cosa non mi piace.; adoro infatti dedicarmi completamente a colui che mi solletica l’erotismo, toccando aspetti di sensualità che fanno immediata presa sul mio ego… fare la mammina sexy, esibirmi per gli amichetti del mio partner di chat, uscire a cena con lui in abiti mozzafiato, facendo eccitare gli uomini lì intorno, meglio quelli con donne. Non cerco e non mi interessa il porno tradizionale.
Quindi chat aperta…. decido di tralasciare tutte le richieste più banali; quelle che iniziano con “ciao”, e quelle che mi chiedono se voglio un bel cazzo da succhiare o che mi scopi senza pietà.
Eppure mi sembrava di essere stata chiara: adoro essere commentata, adoro vestire sexy per qualcuno che mi guardi… adoro intravvedere le mani dei maschietti che si segano alla vista dei miei tacchi. Per loro, anche in chat, faccio tutto…. Mi abbiglio esattamente come mi chiedono, indosso abitini corti o tailleur da professionista; le calze che meglio si adeguano alle loro voglie; tacchi a spillo, vertiginosi, inevitabili. Mi smalto le unghie, mi trucco da moglie perfetta, e per coloro che intercettano le mie voglie, se me lo chiedono, sfilo in casa, accavallo le gambe nelle pose più sensuali, esco sul terrazzo en femme, rischiando che i miei vicini mi guardino. Penso che quello che sto facendo davvero sia nelle loro fantasie e farlo davvero sia il dono erotico più grande che posso fare; e lo faccio “solo” in cambio del totale elogio della mia femminilità.
Tutto questo mi costa. Non mi produco mai in masturbazioni maschili quando sono in abiti femminili. Anche completamente eccitata, mi concedo solo qualche sfregamento clitorideo sul membro duro, mantenendo decoro e postura elegante e sexy, della femmina che voglio essere. Talvolta godo, perché l’eccitazione nell’accavallare le gambe, il profumo ed il fruscio del nylon, il rumore dei tacchi a spillo sul pavimento in parquet diventa irresistibile… in quel caso lascio che il mio liquido tracimi, senza nessuna spinta manuale, mantengo una postura elegante; prendo atto del fatto che perdo liquido, e lo comunico al mio partner di chat, chiedendo lui se lo posso fare: se mi ha portato a godere senza alcuna masturbazione sicuramente si merita questa devozione. E se decide che non lo posso fare, cerco di fermarmi.
Quella sera, dicevo…. alle 2 di notte intercetto un tale, nick Stumpf, che attira il mio sesto senso digitale. Mi commenta semplicemente che adora le mie calze della foto (calze a rete, nere, banalissime…) e che il suo sogno è quello di segarsi nudo guardandomi camminare. Ringrazio e chiedo “in quali abiti desidereresti vedermi…?”. Dice di amare le calze velate color carne, e che vorrebbe che le indossassi per lui.
Il ragazzo è molto maschile, ma con quella ingenuità che mi attrae, mi dice che se indosserò le calze da lui preferite, mi aspetterà in chat. Decido di dedicarmi a lui. Provvedo ad indossare un meraviglioso paio di autoreggenti velate leggerissime, 8 den, con riga dietro e tallone segnato, mantengo il perizoma di pizzo nero e violetto che già indossavo. Decido quindi di mettere un vestitino da giorno, nero, a fiori rosa. Il vestito è leggero, sottile, la gonna svolazza, appena sopra il ginocchio. Sembro un po' una mammina anni ’70; decido quindi di rendere il tutto meno patinato, indossando un paio di scarpe sexy: decoltee col tacco a spillo 14 cm, leopardate. Controllo il trucco, le unghie smaltate e decido chè, sì …. posso fare il mio dovere…. 7-8 minuti dopo, sculettando sui miei tacchi, torno in soggiorno, e sono da lui… Capita che i segaioli incalliti, nel frattempo che mi vesto per loro, volgano le mani altrove: lui, no. Mi aspetta. Mi siedo al PC, appoggio gli occhiali in posa erotica, scelgo un accavallo sexy e procedo: “eccomi”. “cosa indossi?” “beh, le calze che mi hai chiesto, solo con la riga dietro, perché mi sembravano più eccitanti; scarpe con tacco a spillo leopardate e un vestitino con gonna che può scivolare facilmente sulle gambe accavallate”. Solo la verità. “Allora falla scivolare un po' in su per me, per favore….” ribatte lui. Il “per favore” mi convince subito.
Lentamente tiro su la gonna, mostro le gambe impreziosite dalla balza delle calze, come adorerei fare davanti a 1000 persone; ho gambe lunghe, lisce, molto belle per fortuna, slanciate ulteriormente dai tacchi, e lui gradisce. E anche io. Mi venera, dicendomi che vorrebbe guardami le gambe eccitandosi, chiedendomi di fare dangling con le gambe accavallate ed immaginando che gli concedo di cingere il suo cazzo duro con la mia mano quasi solo per accontentarlo, senza coinvolgmento emotivo. Si fa mungere come un cagnolino inesperto, e nel frattempo mi chiede piccole attenzioni: di alzare la gonna ancora un po'… di fargli intravvedere il perizoma… di spingere fino in fondo per farglielo uscire completamente, dandogli appena dolore.
Lo faccio, lo assecondo, lo voglio far godere nelle mie mani… mi ha conquistata, con la sua poca aggressività e con tanta adulazione.
“Dai chiedimi un’ultima cosa, poi puoi sborrare… “gli dico con tono quasi materno, e lui, stupendomi moltissimo, mi chiede un’ultima cosa: “scendi in strada, e cammina, in maniera elegante e femminile, facendo finta di aspettarmi per un appuntamento”.
Rimango interdetta….Vestita da troia…. proprio sotto casa mia…. E’ notte, ma qualcuno gira sempre…. Il mio membro pulsa fuori dal perizoma e la spinta fa sì che il filino dietro tiri sul buchino morbido e depilato. La cosa mi eccita da morire… avverto il culetto aperto, e la totale femminizzazione mi piace…. Non posso non accontentarlo, ho promesso di fare quello che chiedeva…. “OK…. Scendo in strada per 5 minuti; farò una foto mentre cammino e te la manderò….”
Per la prima volta esco di casa vestita da vera troia. Scendo le scale per 2 piani; i miei tacchi rumoreggiano nel vano scala… spero di non incrociare inquilini …nessuno…. Guardo fuori dal portone… nessuno….
Dopo qualche titubanza, apro il portone, e, come per magia, i miei tacchi iniziano a solcare il cemento della strada, restituendo un rumore sublime, irresistibile. Mi eccita da impazzire il camminare da femmina in pubblico, in prossimità dei giardini sotto casa, con qualche luce accesa di sfondo e qualcuno che potrebbe essere alla finestra a fumare. L’eccitazione supera subito la paura, ed immediatamente mi sento la troia del quartiere; giro l’angolo del palazzo e mi lascio alle spalle il portone. Nessuna possibilità di scappare. Mi atteggio, perfettamente eretta, culetto spinto all’infuori; cammino magistralmente sui miei tacchi, scollando appena la parrucca per mettere in ordine i lunghi capelli castani; a qual punto, inizio a sperare che mi vedano… in fondo, sono in vetrina come ho sempre desiderato, e le mie gambe, vanno guardate…
Una macchina passa… e non faccio più niente per evitare di farmi notare… passa il camion della posta… e ancora lo sfido, alzando appena la gonna…. Arrivata nei pressi di una panchina, le inibizioni lasciano il passo alla mia sensualità; mi siedo, e accavallo le gambe come una vera signora… alzo ancora la gonna …. le mie gambe inguainate dal nylon si vedono ora perfettamente luminose. In quella posizione desidererei ricevere 10 uomini nudi in piedi davanti a me, per poterli segare tutti, uno ad uno, fissandoli negli occhi; sono la segaiola del quartiere, la puttana di zona. Passa davanti a me un sudamericano, che porta i giornali o qualcosa di simile… non una paura mi attraversa! Lui mi guarda le gambe… ed io me le faccio guardare, ammiccando decisamente, proprio come fanno le troie… passa davanti a me e va via… Trascorrono nel frattempo i 5 minuti concordati e ormai calma, femmina totale, eccitata, vogliosa di avere tra le mani o tra le gambe tanti cazzi enormi, risalgo le scale di casa, ormai quasi sperando di incontrare qualcuno. Nessuno….
Rientro a casa…. … mi siedo al PC eccitata, e, col membro fuori dal perizoma; il culetto è diventato burroso e accogliente. Mi siedo, ed accavallo le gambe… Stumpf non c’è più…. mi guardo allo specchio e in pochi secondi, godo…. I miei umori colano dal membro sul perizoma; sento un rivolo caldo scendere verso il buchino… con una mano e con tutta l’attenzione femminile, scosto il vestitino, perché non si sporchi… e rimango elegante e atteggiata, sfregando appena le gambe accavallate per godere completamente, fino ad esaurire il mio piacere; mi asciugo con delicatezza, rimetto a posto gli occhiali ed elegante attendo un nuovo spasimante, da far segare….
4 years ago