Cambio Stagione
Valentina si era alzata tardi in quella mattina di primavera inoltrata , lentamente e con calma si era fatta un buon caffè e poi una doccia giusto per togliersi di dosso gli ultimi brandelli di sonno.
Viveva da sola in una grande casa fuori il centro abitato circondata dalle sue piante ed immersa in una natura rigogliosa che per lei era una fetta di paradiso in terra.
Uscì dal bagno avvolta in un delizioso telo grigio perla che spiccava sui segni della nuova abbronzatura che aveva iniziato da poco a comparire sul suo corpo , merito dei primi raggi di sole cui lei aveva abbandonato il suo corpo .
Indossando un paio di infradito era entrata nella sua camera ed aveva spalancato la sua cabina armadio per fare il suo cambio stagione preparandosi alla nuova prossima estate.
Si sfilò di dosso il telo umido e lo lanciò sul letto restando completamente nuda senza preoccuparsi di niente visto che la prima casa più vicina era a poco meno di 1 km.
Dalla finestra aperta entravano raggi di sole che riempivano di luce e gioia la stanza mente Valentina iniziava ad aprire gli sportelli a specchio ed a tirare giù dai ripiani valigie e borsoni che cominciò ad aprire e svuotare sul matrimoniale che stava alle sue spalle.
Avvolta nella luce era bellissima , deliziosa, il suo corpo , forgiato da una continua attività fisica , aveva conservato , il suo fascino ed ora , superata la soglia dei 50 , si era affacciata in una nuova primavera della sua vita in cui la sua bellezza poteva tenere testa a donne ben più giovani.
Chiaramente i 30 anni erano passati da un poco , le sue curve si erano fatte più morbide ma questo , invece che renderla meno bella , ne aveva esaltato la femminilità con una figura quasi michelangiolesca in cui il corpo pulsa e vive sotto lo sguardo di chi la osserva.
Bella , davvero bella, certamente non cosciente appieno della sua bellezza, valentina iniziò la sua opera di sistemazione fino a quando non aprì un borsone che da troppo tempo aveva riposto nell’angolo dei ricordi.
Aprì la zip e fece capolino della lingerie sexy che quasi aveva dimenticato di avere.
Un sorriso le apparve in volto mentre una ventata di calde memorie le passò dentro facendola sussultare.
Incominciò a sfilare dal borsone il contenuto dispiegando ogni capo davanti ai propri occhi rimirandoselo per qualche istante .
Quasi senza accorgersene indossò il primo meravigliata che ancora le entrasse e si girò verso lo specchio…
Non credette ai propri occhi per quello che vide : una donna bellissima , avvolta in una lieve tutina a rete che si modellava su un un corpo di donna piacente e conturbante , il suo seno spingeva verso il tessuto ed i suoi capezzoli uscivano prepotenti ancora tonici e bramosi di baci , il suo sedere era fasciato in quell’abbigliamento che si sagomava sui suoi glutei sodi e corposi da cui si dipartivano due cosce sode e lunghe che finivano con due polpacci scolpiti dallo sport negli anni e resi più tenuamente morbidamente femminili dall’età.
La donna nello specchio raccontava di un fascino mai svanito e di una sensualità carnale mai scemata ..semmai non razionalizzata , spesso non esaltata ma comunque sempre costantemente presente .
Valentina cominciò a seguire con i polpastrelli le curve del vestito sul suo corpo ed un brivido le corse dentro quando sfiorò il suo ventre…era morbido e dolce , il monte di Venere digradava verso il suo pube perfettamente glabro e le sue dita automaticamente scivolarono lunfo di esso fino a raggiungere il suo sesso.
Sobbalzò , sussultò al tocco di lei su se stessa quasi non si conoscesse, ebbe un attimo di ritrosia ma poi , riconoscendosi , si rilassò.
Si sedette sul letto , sul bordo del letto e portò nuovamente la sua mano tra le sue cosce .
Per pudicizia chiuse le gambe imprigionando ancor più in se le sue dita che intanto avevano preso a sfiorarla.
Un calore profondo si innalzò e le pervase il corpo mentre le sue labbra si mordicchiarono in una smorfia di piacere trattenuto.
Aprì gli occhi , la donna davanti a lei era sempre li che la osservava specularmente ripetendo ogni suo gesto ed a quel punto cedette alla pressione del piacere che spingeva da prepotente da dentro il suo corpo.
Si stese sul letto e , dopo aver tirato verso di se le gambe , puntellandosi sul limitare delle lenzuola , lasciò che si aprissero mentre una sua mano incominciò a scivolare lungo il suo bocciolo di piacere.
Sentiva le sue dita che rapide guizzavano in lei , inumidite dal suo succo mentre una mano stringeva il suo seno pizzicandone un capezzolo tra pollice ed indice strappandole un lieve gemito di piacevole dolore.
Eccitata e vogliosa allargò la sua tutina scoprendo il suo sesso oramai grondante , prese un tamponino per la cipria che stava sul suo comodino e con delicatezza infinita ed incredibile cominciò a scivolare sul suo sesso aperto e desideroso.
L’orgasmo la prese , la sollevò dal suo letto , la fece turbinare in alto , le mozzò il respiro facendola gemere e poi , a precipizio , la riportò sul suo talamo.
Alcuni minuti trascorsero mentre il mondo era solo nebuloso e lontano e poi , pezzo a pezzo , ricomparvero suoni e luci mentre lei riprendeva coscienza di se .
Facendo forza su un braccio si sollevò un poco e mise a fuoco l’immagine davanti a lei.
La donna nello specchio la fissava con un sorriso a mezzo tra il soddisfatto ed il beffardo felice per il godimento che si erano date e consapevoli che quella sarebbe stata una estate in cui lei avrebbe dato a se molto di quello che si era per troppo tempo negata.
Viveva da sola in una grande casa fuori il centro abitato circondata dalle sue piante ed immersa in una natura rigogliosa che per lei era una fetta di paradiso in terra.
Uscì dal bagno avvolta in un delizioso telo grigio perla che spiccava sui segni della nuova abbronzatura che aveva iniziato da poco a comparire sul suo corpo , merito dei primi raggi di sole cui lei aveva abbandonato il suo corpo .
Indossando un paio di infradito era entrata nella sua camera ed aveva spalancato la sua cabina armadio per fare il suo cambio stagione preparandosi alla nuova prossima estate.
Si sfilò di dosso il telo umido e lo lanciò sul letto restando completamente nuda senza preoccuparsi di niente visto che la prima casa più vicina era a poco meno di 1 km.
Dalla finestra aperta entravano raggi di sole che riempivano di luce e gioia la stanza mente Valentina iniziava ad aprire gli sportelli a specchio ed a tirare giù dai ripiani valigie e borsoni che cominciò ad aprire e svuotare sul matrimoniale che stava alle sue spalle.
Avvolta nella luce era bellissima , deliziosa, il suo corpo , forgiato da una continua attività fisica , aveva conservato , il suo fascino ed ora , superata la soglia dei 50 , si era affacciata in una nuova primavera della sua vita in cui la sua bellezza poteva tenere testa a donne ben più giovani.
Chiaramente i 30 anni erano passati da un poco , le sue curve si erano fatte più morbide ma questo , invece che renderla meno bella , ne aveva esaltato la femminilità con una figura quasi michelangiolesca in cui il corpo pulsa e vive sotto lo sguardo di chi la osserva.
Bella , davvero bella, certamente non cosciente appieno della sua bellezza, valentina iniziò la sua opera di sistemazione fino a quando non aprì un borsone che da troppo tempo aveva riposto nell’angolo dei ricordi.
Aprì la zip e fece capolino della lingerie sexy che quasi aveva dimenticato di avere.
Un sorriso le apparve in volto mentre una ventata di calde memorie le passò dentro facendola sussultare.
Incominciò a sfilare dal borsone il contenuto dispiegando ogni capo davanti ai propri occhi rimirandoselo per qualche istante .
Quasi senza accorgersene indossò il primo meravigliata che ancora le entrasse e si girò verso lo specchio…
Non credette ai propri occhi per quello che vide : una donna bellissima , avvolta in una lieve tutina a rete che si modellava su un un corpo di donna piacente e conturbante , il suo seno spingeva verso il tessuto ed i suoi capezzoli uscivano prepotenti ancora tonici e bramosi di baci , il suo sedere era fasciato in quell’abbigliamento che si sagomava sui suoi glutei sodi e corposi da cui si dipartivano due cosce sode e lunghe che finivano con due polpacci scolpiti dallo sport negli anni e resi più tenuamente morbidamente femminili dall’età.
La donna nello specchio raccontava di un fascino mai svanito e di una sensualità carnale mai scemata ..semmai non razionalizzata , spesso non esaltata ma comunque sempre costantemente presente .
Valentina cominciò a seguire con i polpastrelli le curve del vestito sul suo corpo ed un brivido le corse dentro quando sfiorò il suo ventre…era morbido e dolce , il monte di Venere digradava verso il suo pube perfettamente glabro e le sue dita automaticamente scivolarono lunfo di esso fino a raggiungere il suo sesso.
Sobbalzò , sussultò al tocco di lei su se stessa quasi non si conoscesse, ebbe un attimo di ritrosia ma poi , riconoscendosi , si rilassò.
Si sedette sul letto , sul bordo del letto e portò nuovamente la sua mano tra le sue cosce .
Per pudicizia chiuse le gambe imprigionando ancor più in se le sue dita che intanto avevano preso a sfiorarla.
Un calore profondo si innalzò e le pervase il corpo mentre le sue labbra si mordicchiarono in una smorfia di piacere trattenuto.
Aprì gli occhi , la donna davanti a lei era sempre li che la osservava specularmente ripetendo ogni suo gesto ed a quel punto cedette alla pressione del piacere che spingeva da prepotente da dentro il suo corpo.
Si stese sul letto e , dopo aver tirato verso di se le gambe , puntellandosi sul limitare delle lenzuola , lasciò che si aprissero mentre una sua mano incominciò a scivolare lungo il suo bocciolo di piacere.
Sentiva le sue dita che rapide guizzavano in lei , inumidite dal suo succo mentre una mano stringeva il suo seno pizzicandone un capezzolo tra pollice ed indice strappandole un lieve gemito di piacevole dolore.
Eccitata e vogliosa allargò la sua tutina scoprendo il suo sesso oramai grondante , prese un tamponino per la cipria che stava sul suo comodino e con delicatezza infinita ed incredibile cominciò a scivolare sul suo sesso aperto e desideroso.
L’orgasmo la prese , la sollevò dal suo letto , la fece turbinare in alto , le mozzò il respiro facendola gemere e poi , a precipizio , la riportò sul suo talamo.
Alcuni minuti trascorsero mentre il mondo era solo nebuloso e lontano e poi , pezzo a pezzo , ricomparvero suoni e luci mentre lei riprendeva coscienza di se .
Facendo forza su un braccio si sollevò un poco e mise a fuoco l’immagine davanti a lei.
La donna nello specchio la fissava con un sorriso a mezzo tra il soddisfatto ed il beffardo felice per il godimento che si erano date e consapevoli che quella sarebbe stata una estate in cui lei avrebbe dato a se molto di quello che si era per troppo tempo negata.
8 роки(-ів) тому