Parcheggi

Siamo finalmente in ferie, a riposarci, lontani dal lavoro, dai parenti, da tutti.
Al mare, quella casetta, non troppo in vista, nella pineta dopo la lunga spiaggia, abbiamo scelto quell'appartamento isolato, ma vicino alle zone più frequentate. Un posto dover poter star tranquilli. In santa pace. Ma comodo a tutto, per noi che spesso giriamo in auto.
Si fa presto da lì a spostarsi in auto ed arrivare dove c'è più gente, in un locale o alle discoteche. Dove subito la prima sera lei lo trascina con la sua esuberante vitalità.
Subito già dalla prima sera, Milly in pista voleva ballare, lui no come al solito, si mette nel divanetto a gustarsi i suoi drink. La vede, la notano. Era stata adocchiata per il suo ballare sola e la sua gonna, che lasciava veder troppo, dai soliti giovani frequentatori, appostati a caccia di turiste. Giorgio si era divertito a vedere che li provocava mentre ballava s**tenata in pista. Alla fine della serata siamo tornati in auto verso la pineta, e siamo andati in auto ad amoreggiare in quel parcheggio isolato. Ogni tanto lo facciamo, nonostante l'appartamento libero, anche per sfuggire alla monotonia. Ricordando che ci andavamo spesso in auto da giovani, in questo posto isolato ma con ampie via di fuga. E ci siamo tornati ogni tanto dopo anni di letto, così per cambiare. Quanto tempo, vecchie abitudini....
Ci piace rivangare il passato, nella speranza che ritorni. E per dimenticare il presente, dice lei.
Ma il tempo non lascia scampo, lei però pretende di fare la romantica e basta, rilassarsi, baciarci ed ascoltare ancora le vecchie musiche anni '80, e come allora restare abbracciati ascoltando le cicale e non far nulla di più che qualche romantico bacio. Non ama più praticare sesso fuori dal letto, e se la incito a qualche carezza in più lo fa controvoglia, e pretende che io faccia presto a sfogare i miei rari impeti, per farlo in tutta tranquillità barricata in casa sotto le lenzuola.

Mentre lui, Giorgio la spinge a trasgredire, vuole di più e per eccitarsi la stimola a sognare… sognare .... sognare; immaginando che….
...che lei sia una prostituta caricata in discoteca poco prima (No no, questa caro è solo una delle tue tante perverse fantasie!)
…. o una ragazza facile che sale in auto dopo la disco e si abbandona con il primo venuto... ("ma se non l'ho mai fatto, quante sberle ti sei preso ai tuoi tentativi, qualche anno di schermaglie prima di cedere qualche centimetro di carezze, eh si l'hai sudata la mia pelle!")
Ma no dai stasera fai la porcellina facile, che durante le nostre effusioni, si lascia andare qui, dove può esser vista mentre fa una sveltina o un pompino rapido.
Ma proprio stasera per prima noto un guardone, che ci spia nascosto tra i pini.
E faccio finta di nulla, mentre ci baciamo; e poi lo vedi anche tu, mentre lei, la donna pudica, smessi i panni della troia, della facile, titubante chiede di andar via!
- Ora? chiede stizzito lui.
- Subito. Come un tempo facevi quando qui arrivavano altre auto a disturbarci.

Ma no, ancora un bacio. Mettiamo un poco di pepe! Lui insiste, e facendoti contento, ritorna coinvolta e come una troia navigata si rimette giù e ti fa un pompino.

Ad un certo punto il guardone si avvicino troppo, e impaurita Milly smette di nuovo, chiude le sicure dell'auto e chiede di mettere in moto e andar via.
Non lucido, ebbro di desiderio, con il cazzo duro Giorgio non ragiona, altrimenti non avrebbe il coraggio di dirle:
- Ma no, continua, dai! Amore! Chissà quante coppiette ha visto qui! Dai! … senti come sono eccitato adesso… Lascialo spiare, che male fa se si sega per te? Senti che duro!
- Si, lo sento che sei un porco! E titubante guarda verso la figura nell'ombra, mentre con la mano sega più veloce il marito.
- Dai, vieni, su! vieni porcone e poi andiamocene via.
- Continua dai, fammi un pompino! Non ti diverte? Sai che se me lo lubrifichi bene e me lo succhi ci metto un attimo...
Accontentato un insistente Giorgio, che stranamente non viene: lei lo succhia affannata e preoccupata.

Lui rilancia: - Posso chiederti un grande, grande piacere? Per aumentare la mia eccitazione, e far prima, sai dovresti...-
Altro sospiro e, alzando solo leggermente la testa lei dice:
- Uff!!! Cosa vuoi…ancora? Accendere la luce per fargli vedere meglio? -
- Magari per far questo potresti aprire il portaoggetti, se ti va fa luce solo dove serve.
No, io volevo sapere se potrei…abbassare un po’ il vetro del tuo finestrino?
Fa caldo e si sono appannati, così ti ammira meglio nel tuo splendore. Sei magnifica!-
- No! ma scherzi? Lui c’è sempre, vero? Cosa sta facendo ora? - Bisbigli della coppia nel silenzio e buio dell'abitacolo.
- Si è avvicinato contro il vetro e credo…credo che si stia masturbando. Sei uno spettacolo.-
- E tu vuoi che ci veda meglio, e con il vetro abbassato oltre lo spettacolo poi magari vuoi che lui … mi tocchi? -
- Beh…se ti accarezzasse un po' mi piacerebbe. Scommetto che ti piace. Ma solo se sei d’ accordo, se lo…vuoi anche tu, almeno se la faccenda non ti…dispiace troppo. -
- E poi? Che altro vorrai? - sospira rimettendosi all'opera quasi rassegnata.
Come una casalinga operosa a dover finire un lavoro da troppo tempo rimasto da svolgere.

Che voglio? Bella domanda. Sospesa. In quel momento di estasi forse so cosa vorrei, ma non so se posso dirglielo, o forzare la mano.
- Ma … niente, niente di più. Posso? - Trattengo a stento l'orgasmo, ho il pensiero fisso verso altri desideri, mentre sento che lei si impegna.
Come prima, non risponde ma si concentra sul servizio e chiude la bocca esperta sulla cappella, usa la lingua ed aumenta la velocità dei movimenti della testa in un erotico spettacolo illuminato. Ed io, fidando nel suo consenso, premo il pulsante che abbassa il vetro alle sue spalle.

Lui fuori sorride, vede meglio e alza il pollice. Molto giovane, con la barba appena accennata, eccitato si segava piano, ma appena il vetro è del tutto calato, appoggia l'altra mano alla portiera, vedendo il mio cenno sporge il lungo braccio libero e con la mano prende a carezzarle i fianchi e i glutei, sopra la minigonna. Lei, al primo contatto resta ferma con il mio cazzo in bocca, e se lo tiene in bocca come un ciuccio. Poi vedo la sua mano infilarsi giù diretto fra le cosce di mia moglie, che ha un attimo di incertezza, e mi ficca le unghie nella gamba.
Ma poi, mentre la mano esplora ancora, riprende, mettendo maggiore impegno nelle sua manovre con testa e la bocca affossata contro di me.
Credo di capire che mi voglia far godere al più presto possibile, per porre fine ad una situazione sgradevole. Io però, ormai non riesco a mettere un limite, non voglio fermarmi. E resisto. Quel che vedo, nella scena illuminata dalla luna, è incredibile e non mi basta più. Bel pompino, sono eccitato come non mai. Lei succhia con una mano che la fruga nell'intimo. Ma ho bisogno di fermare l'orgasmo imminente, un "bocchinus/coitus interruptus" da vero e proprio balzo indietro verbale. Mi rivolgo al ragazzo e: - Senti.. scusa sai…potresti allontanarti un momento?
Lui, a malincuore si allontana di qualche passo, obbediente.
- Come mai? Chiede Milly alzando la testa ed interrompendo il suo bel-da-fare – ci hai ripensato? Ti dà fastidio ora che mi tocchi? - Sembra seccata.
- No, a me no…anzi – aggiungo a voce bassissima – Ma non era a te che dava fastidio? -
- Si. Mah…insomma…niente di insopportabile, ma allora perché l’hai fatto allontanare? - alza la testa e mi guarda severa.
La faccio rialzare del tutto e sedere al suo posto, quindi, guardandola in viso, non so come trovo le parole che mi escono quasi con voce strozzata.
- Cara, tesoro.. ho una voglia di trasgredire, di farlo con te, lo sai che questa situazione mi arrapa, e ho una gran voglia di far l’amore, qui… adesso… davanti a lui.-
- Va bene, caro, mi metto sopra? - Strana arrendevolezza.
- Sarebbe bellissimo ma, amore, non è troppo scomodo? Lo dici sempre che in auto non hai spazi…cosa ne dici se usciamo? -
- Ehhh? Fuori…con lui? No no! - Ecco il rifiuto.
- Perchè no, ti appoggi sul cofano…ricordi che l’abbiamo già fatto… e come ci era piaciuto? -
- Si, ma allora eravamo chiusi in garage, soli…ora, invece… all'aperto. E se lui si avvicina…se mi tocca ancora? -
- Beh, lo facciamo allontanare di nuovo, ma hai appena detto che, insomma, può andare, no? -
- Si ma…non è che poi vuoi che… che scopi pure con lui, vero? -
No, a quello adesso non avevo proprio pensato! Lo sa però che l’idea non mi dispiace, perciò il mio negare non è del tutto convinto. Assumo un tono possibilista.
- Ehhh? Assolutamente no, ci mancherebbe, dai non ci penso proprio. Si fa solo quello che va a te!
Poi guardalo, è giovane, innoquo, sembra un segaiolo guardone, e mi eccita farlo -
Anche se è vero che.. questo, è un pensiero... ma…
Mi guarda strana: - Ma…non so….. Non so più cosa mi devo aspettare da te! Tanto innoquo non è, prima quasi mi infila un dito!
- Beh, ti piaceva! Coraggio, amore, aspetta, vengo ad aprirti la portiera… - Rompo gli indugi.
Scendo, passo davanti al cofano, apro la sua portiera e le porgo la mano per aiutarla a scendere. Riluttante e con lo sguardo schifato cede.
L’abbraccio, la bacio in piedi in questa notte magica e intanto le slaccio del tutto la camicetta, gliela sfilo e la lancio sul sedile. Io ho i pantaloni a mezza gamba. Mi stacco da lei pochi secondi e li tolgo, gettandoli all’interno dell’abitacolo. Intanto il tizio è sempre fermo poco lontano. Un grillo fa la serenata nel silenzio della notte, e abbraccio nuovamente Milly e approfitto, non visto, per fare un cenno al ragazzo di avvicinarsi.
Si avvicina senza far rumore e, mentre la stringo riprende pure lui ad accarezzare Milly, mentre io la bacio e la tocco fremente sui suoi punti deboli, lei resta protesa addosso a me. - Spogliala – gli dico gelido poi. - Lei si irrigidisce, ma io la rassicuro accarezzandola e baciandola con passione.
Il tipo la tocca e cerca di toglierle la gonna, ma è impacciato, non riesce a liberare i gancetti, allora Milly, lentamente come un automa la sfila facendola passare per la testa.
Ora, alla sempre più flebile luce della luna che sta tramontando, sembra nuda, nonostante l'intimo chiaro. Sembra splendidamente, superbamente nuda. Vorrei che quell’attimo si prolungasse dandomi il tempo per assaporarlo pienamente, per imprimerlo indelebilmente nella memoria, attimi di voluttà amplificati di piacere e di voglie; ma il tipo ora ha preso coraggio, sale le mani sulla pelle e le sgancia il reggiseno, sfilandolo dalle braccia. Lei, silenziosa mi guarda, raccoglie i suoi seni liberi tra le mani in un gesto protettivo. Lasciando indifesa la parte sotto, e lo straniero ne approfitta lesto a calarle le mutandine fino ai piedi. Mia moglie zitta, occhi da cerbiatta atterrita specchiati sui miei che la rassicurano. Come un automa collabora, alzando ora un piede, ora l’altro. Sono eccitato come non mai, il mio cazzo è rigido, salito a confermare la nostra unione tra le sue gambe pur strette, sento che lei me lo bagna con i suoi umori.
Non siamo così eccitati dai primi petting fatti con noi ancora inesperti e vergini. All'orecchio le sussurro i ricordi di quell'agosto di tanti anni prima, dove proprio qui avevamo provato le stesse prime sensazioni, ma da soli. Le dico che è bagnata come quelle prime volte. Quando le prime volte scoprivamo le nostre vite. Ora è veramente nuda, a parte le mezze calze e le scarpe, ma né lui pensa a toglierle, né io lo sollecito a farlo. E’ troppo, troppo indecentemente nuda così, più nuda che se non avesse niente addosso, spogliata, eccitata e pronta. Il tipo la sta accarezzando con la destra, mentre con la sinistra si tocca, lentamente, un cazzo durissimo e lungo. Non posso fare a meno di guardare la sua virilità lunga, grossa, fieramente eretta. Lei ha la testa appoggiata al mio petto e non lo vede. Avevo detto a Milly che volevo scoparla, ed è vero. Ma, per esporla, distoglierle lo sguardo dal mio viso e farle vedere da vicino lo sconosciuto, con una lieve pressione sulle spalle, le faccio capire di abbassarsi e riprendere a prodigarsi con la bocca sulla mia nuda intimità. Nel far ciò appositamente facciamo mezzo giro per far si che lei possa vederlo nudo, che il suo sguardo punti verso quel sesso sconosciuto e sfrontato e immagino che si goda lo spettacolo, pur con il mio uccello in bocca.
Si accoscia e, mentre lei si dedica a me, lui, a fianco di noi due si dedica a lei. Le accarezza la schiena, i capelli, poi scende sempre più giù, finché, chinandosi anche lui, raggiunge con le mani da dietro le sue zone più intime. Non fa nulla per sottrarsi. Noto, con un misto di…piacere, sorpresa e una punta di quella che si può definire gelosia, che lei non solo non fa niente per rifiutargli il contatto, ma lo facilita divaricando le gambe. Sicuramente è ancora più eccitata, lo capisco perché ad un certo punto smette confusa di servirmi con la bocca per mordersi il labbro, gemendo piano con lo sguardo rivolto verso quel bel cazzo che svetta obliquo sotto la luna.
Pure io sono eccitato ed ora sono pronto, non potrei esserlo di più e, prima che la sinergia fra quello che vedo e quello che provo, mi provochi una non voluta esplosione, la aiuto a rialzarsi, facendola appoggiare sdraiata sul cofano, ancora piacevolmente tiepido. Prende una posizione sicura e allarga le gambe, portando anche i piedi sul cofano. Così, sia il seno che il suo sesso sono in piena vista. Accosto il pene alla vagina, spingo leggermente e non sono del tutto sorpreso constatando come scivoli senza incontrare resistenza. Mentre inizio a scoparla con amore, lei gode già e partecipa con quei sospiri che conosco così bene. Il tipo si è portato al suo fianco e le accarezza dolcemente i seni, mentre io in piedi la devo tener ferma per le caviglie. Il suo cazzo è oscenamente eretto, rigido a pochi centimetri dalla carne di mia moglie, ma noto con piacere che lui non fa niente per facilitare un contatto. Mi fa piacere ma, mentre sento il climax montare provocandomi fitte quasi dolorose tanto sono intense, decido che è il momento.
- Amore, dai, toccalo! – sussurro – non vedi che erezione gli stai provocando? - Non ti fa voglia...
Sembra quasi che non aspetti altro. Senza nessuna esitazione lo afferra delicatamente con la destra e inizia un dolce movimento della masturbazione. E’ la goccia che fa traboccare il vaso, e, pompandola a fondo riverso nel ventre di mia moglie schizzi e schizzi di nettare.
Grugnisco soddisfatto, e anche lei è eccitata, e gode, dopo avermi con un roco sussurro, invitato a non fermarmi, a scoparla ancora, urla "più suuu" e poi si volta con il busto con su un fianco e, con decisione, apre la bocca e la chiude sul durissimo membro del tipo, iniziando a spompinarlo con totale partecipazione. Meraviglia. E’ proprio quello che avrei voluto vedere, è quello che le avrei chiesto di fare se non avessi avuto l’orgasmo devastante e ora, acquietati i sensi, calata la libidine, quasi mi dispiace che lo faccia. Però, quell’azione serve a s**tenare in lei altri orgasmi, con spasmi che sento distintamente. La assecondo pompandola piano, la sento pulsare e strizzare con il suo sesso il mio cazzo semiduro, ma che muovo lento: entrambi non vogliamo far uscire e staccarci da questa unione appagata. Lei soprattutto me lo aspira, lo massaggia e lo risucchia e gode tantissimo e viene come una vacca. Al suo godimento e ai suoi mugolii si aggiunge, di pochissimo, quello del tipo, che ora le riversa in bocca il frutto della sua eccitazione. Lei, zittita e acquietata, resta languidamente nella posizione per un breve attimo, ma alla fine lesta si rialza e, si stacca da noi e fatti un paio di passi, si china e libera la bocca piena riversando il liquido filante in terra, emettendo poi un flebile sospiro. Si riveste e ricompone rapida e sparisce in auto.
Pochi istanti in cui stiamo tutti in silenzio, riprendendo il normale ritmo del respiro. Poi, lui, con un bel sorriso ci saluta.
- Grazie per la bellissima esperienza…e…mi farebbe piacere rivedervi se siete d’ accordo di condividere ancora. -
- Grazie a te rispondo - mentre mia moglie zitta si pulisce con un fazzoletto e richiude il finestrino
- Beh…perché no? Magari ci si rivede ancora qui! -
- Ok…ciao. –
Si volta e si avvia giù per la stradina, per raggiungere lo scooter.
Anche io mi rivesto, mi siedo al posto di guida, accendo il motore e, rivolto con un sorriso verso mia moglie silenziosa e già seduta con le cinture allacciate: - Allora? - le chiedo.

- Allora? Allora che? – Risponde tenendo lo sguardo fisso davanti a sé.
- Beh..non dici niente di quello che…è successo? -
- No, non ti dico niente. -
- Ma sei arrabbiata? -
- Arrabbiata? No, per niente. Ma non ho voglia di parlarne, adesso. Voglio pensarci e dormirci su.
Parti. Andiamo a casa a riposare, e quando ne avrò voglia lo farò. Ok? -
E’ meglio non insistere. Ho un brivido che mi percorre l'anima. Percepisco pure il suo per tutto il viaggio restiamo in silenzio, cosa davvero anomala per lei, e anche a casa, un fugace “Buonanotte” prima di andare a farsi una doccia e infilarsi a letto. Io resto in salotto a pensare. Poi mi infilo a letto. Lei sembra dormire profondamente, mi dà la schiena tutta girata sul fianco, avvolta come una mummia nel lenzuolo leggero.
Siamo preoccupati? Non vorrei aver commesso un errore irreparabile, non vorrei aver compromesso la nostra simbiosi, e il nostro matrimonio.
Questo nostro rapporto a cui tengo moltissimo. Ha ragione lei…meglio non parlarne più di questo sogno, e di come si è rivelato un incubo, per ora meglio dimenticare.
Alla mattina ci svegliamo pieni di desiderio, la abbraccio e le salgo sopra.
- Facciamo pace?
- Come al solito! Dice ed mi apre le gambe, sembra ancora piena di umori e facciamo una scopata intensa, appagante, lenta, lei sembra godere più volte, ed io duro più del solito.
Poi, mentre indugio dentro di lei, mi chiede: - Allora Giorgio, dimmi ora, inizia tu, dimmi che ne pensi?
E lui: - Bellissima esperienza amore. Grazie. Per me tra noi adesso non è cambiato nulla, anzi ti desidero e ti amo ancora di più. So solo che eri bellissima, che è stata un’ esperienza sconvolgente, piacevolissima, fantastica. - Breve silenzio.
- Non so, però "CI" (e calca il tono sul “ci”) dobbiamo promettere di essere assolutamente sinceri.-
- Io veramente credevo che fossimo sempre stati sinceri. -
- Sì, ma stavolta, dobbiamo esserlo totalmente, anche se quello che ci diciamo potesse ferire l’altro. Prometti? –
- Sì, assolutamente, totalmente sì, te lo prometto. E tu? –
- Anche io, amore, anche io te lo prometto, e ti chiedo perdono già da ora se quello che ti dico potrebbe forse farti soffrire, ma è necessario.-
- Ok, chi comincia? Niente e nessuno può dividere il nostro amore, lo sappiamo! –
- Comincio io: dimmi, intanto voglio sapere se quello che è successo ieri, nel parcheggio è stato veramente un caso? Non è che lo avevi programmato? Mettendoti in qualche modo d’accordo prima nel locale proprio con quel ragazzo!? Ti avevo detto che nel locale continuava a guardarmi, mentre ballavo ed era lui! -
- Ma no, assolutamente no. A queste situazioni, ricordi, avevamo pensato spesso. Ma so che in genere le rifiuti. Certo il tarlo dentro di me da tempo ha ricominciato a lavorare la fantasia, anche ieri quando vedevo come ti guardava ballare in discoteca, quando ti invitava a ballare e ha raggiunto l’apice quando mi hai detto che ti aveva raggiunto verso il bagno e ti aveva sorriso cercando di agganciarti. E, forse sbagliando forse no, ho voluto interpretare il tuo contraccambiare il sorriso come un possibile desiderio di coinvolgimento. Ma è stato un caso. E tu? Cosa ti ha fatto accettare la situazione? Cosa ti ha finalmente sbloccato? Dimmi ?-
- Non so proprio. Partiamo dall’inizio, quando mi hai detto che lui al locale mi stava guardando le gambe avrei voluto andarmene, ma poi vedevo che tu eri eccitato dalla situazione e ho resistito per il tuo piacere. Ho pure io iniziato ad eccitarmi leggermente, poi di più nel parcheggio quando mi guardava mentre ti facevo il "servizietto" e poi quando lo hai fatto avvicinare aprendo il finestrino, sono come impazzita, non ero più io.
Terrorizzata forse, mi ero disinibita all'improvviso, senza più remore, perciò immedesimata davvero in una donna di strada. Che se ne fregava se era vista da estranei. Che avrebbe fatto di tutto, da tanto era lasciva.
Quando mi hai chiesto se potevi abbassare il vetro io ero già pronta a dirti di sì. O a ignorare ogni cosa. Quando ho sentito la sua mano calda, forte accarezzarmi, sotto la gonna tra le gambe verso la...la fica, e quando sfrontato mi ha infilato un dito ero fradicia e l’eccitazione mi è aumentata. Ero diventata la donna di tutti, pronta a tutto, dovevi, potevi esser solo tu a fermarlo, o a fermarmi, difendermi dalle mie voglie, ma non lo hai fatto.
Da quel momento, ero pronta a fare tutto quello che mi hai chiesto. E, come hai visto, sono anche andata oltre le tue richieste, quando... quando poi per provocarti gliel’ho preso in bocca. In me c'era eccitazione e vergogna, voglia e sottomissione, paura e desiderio. In parte volevo pure punirti, pur sapendo e sentendo che ti eccitavi. Tu in quel momento, cosa hai pensato? Che pensi ora? sono ancor più la tua pazza? O la tua troia! che desideravi? –
-Si. cioè No, che dici! Che volevo chiederti io di farlo, ma non trovavo il coraggio, avevo paura di esagerare, di rompere la magia che la serata, la luna e la situazione creava, ma è stato bellissimo guardarti mentre glielo succhiavi. Scioccante e entusiasmante, ti sentivo godere come non mai.-
- Sincero? –
- Sincerissimo. –
- E, quando ti ho chiesto se per caso stessi pensando a farmi scopare da lui e tu hai detto no...lo pensavi veramente? –
- Sì, lo pensavo...e lo penso. Non riesco ancora ad immaginarti posseduta, penetrata da un altro uomo. Non ancora almeno, se non me lo chiedi pure te!-
- Sinceramente io ti dico che se tu non fossi riuscito a farmi godere, se ti fossi tolto o mi lasciavi fare ... avrei voluto scopare pure con lui, avevo solo bisogno di un cazzo duro e di godere. -
Questa sì, è una dichiarazione che non mi aspettavo. -Ti sei ammutolito? –
-Beh, sono sorpreso sì. In fondo un conto è fargli un pompino, pur con un estraneo, diverso è concederti del tutto. Non avrei pensato a questo, anche vedendo quanto è …grosso, molto più del mio. -
- Esagerato; è un po’ più grosso, ma non credo che avrei avuto problemi particolari. E poi, in bocca o in vagina, al punto cui sono arrivata ieri non c'è gran differenza, anzi! Non credi? E poi… noi donne non siamo bambole di gomma. Se pensi, come credo, di...voler rinnovare queste esperienze, devi mettere in conto che anche io posso avere dei desideri da soddisfare. Non voglio essere solo un oggetto per il tuo piacere. - Voglio godermelo pure io un bel cazzone nuovo dentro!
- Quindi non ti dispiace? Capisco che non è certo come la prima volta, con me, i nostri primi approcci. Hai atteso anni prima di concederti, sempre in Agosto nelle calde sere, dopo anni di fidanzamento, di baci e di leccate, seghe e pompini, e altro che facevamo assieme prima del sesso completo! Finalmente un agosto e delle ferie come non facevamo da tanto!
- Pensi che lo vogliamo rifare, andando fino in fondo? – in realtà è vero, ma il fatto che lei possa fare sesso completo è un problema non da poco per me – e, "TU", lo vuoi rifare? – Lei non risponde alla domanda, ma prosegue come se non avesse sentito.
- Ma non so. Perché, vedi, stasera siamo ad un bivio. O decidiamo che quello che è successo è stato solo un singolo episodio, una specie di ubriacatura senza conseguenze che presto o tardi dimenticheremo, e sappi che sono d’ accordo a fare quello che vuoi tu, che vogliamo fare assieme.
O proseguiamo su una nuova strada che, considerata l’ esperienza di altre coppie scambiste, poi non si ferma a qualche sporadico incontro occasionale. Se "IO" lo voglio rifare? Vedi...in questo gioco, chiamiamolo così, sei tu che...offri tua moglie, quindi quello che voglio o non voglio io non conta.-
- Ma – ribatto – non è mica detto che le cose debbano andare per forza avanti troppo: ci possono anche essere situazioni più soft, meno impegnative. Prendiamole come vengono, ma facciamolo assieme, come sempre. –
- Io invece non lo credo, ma non è questo il punto. Bisogna decidere se, come ripeto, consideriamo quello di ieri un “incidente” da non far più succedere o se proseguire su questa strada. In questo secondo caso, devi essere consapevole dell’impossibilità, da parte tua, di voler porre dei limiti. – Assaggiato il seme non si torna indietro!
- Dimmi, cara, sinceramente per te è un grosso problema continuare con queste esperienze, e poi fare sesso con un altro? –
- Sinceramente, sai non vorrei farlo, non mi attira. Tu mi basti, ma se insisti; credo che il vero problema non sia ora fare sesso presto con uno sconosciuto, non ho tutta questa smania. Ma fare sesso senza amore non è per me. La tua Milly fa sesso con altri per te, per amore tuo, ma credo che il problema si pone dopo.-
- Il dopo? Puoi spiegarti meglio? –
- Ecco...dopo che ho..giocato... con degli estranei, e dopo che tu mi hai visto mentre lo facevo, e forse tu sei stato loro complice...dopo, a casa, dopo...il giorno dopo...ci ameremo e ci rispetteremo ancora come adesso? Per me questo è importantissimo. Tu per me, e lo sai, sei stato il primo uomo, il MIO uomo da amare totalmente, e vorrei che fosse sempre così. Ho imparato il sesso con te, lentamente, appassionatamente, tu mi hai spinto ad affrontare le mie paure, affrontando il mio corpo e il tuo, a farti prima una sega in quel parcheggio, lì ti ho fatto il primo impacciato pompino, schizzandolo ovunque, dopo anni sempre lì ti ho permesso di prendere lentamente la mia verginità senza causarmi traumi. Adesso vorrei evitare che ci perdiamo in eccessi. Che restiamo uniti e niente potesse mettere in discussione questo nostro amore. Il resto deve restare una diversa sfumatura, una gradualità del nostro amore, del nostro piacere. –
- Ha ragione, per me è lo stesso. Sono pronto a rinunciare a qualunque cosa possa mettere in crisi il nostro rapporto o scalfire il nostro amore. Sai che non ti voglio spingere dove non vuoi. - Silenzio, allora riprendo:
- Cara, tesoro, da parte mia sono sicuro che ti amerò e rispetterò sempre. D’altronde, dopo ieri sera, sembrerà assurdo, ma io sento di amarti ancora di più. Ai miei occhi sei rinata, nel mio cuore sei cresciuta. E tu, cosa pensi di me dopo quello che è successo? Mi consideri un perverso?
- Certamente! ora so che sei un porco, che non ti voglio più vedere, che chiedo il divorzio e il mantenimento.-
- Comeeee??? Ma.... amore! scherzi? – Mi ride in faccia con la sua cristallina risata:
- Ma sì che scherzo, amore. Cosa vuoi che pensi? Ti amo e ti devo molto. Ora non sono più la ragazzina timida che hai conosciuto e sposato. Sono la tua calda mogliettina, e sono anche la tua troia se così mi vuoi. Mi hai aperto alla vita, come da giovane, come sempre. Dopo ieri, mi sento più...matura, più...donna. E dopo che ci siamo parlati a cuore aperto, anche io sento di amarti come prima, più di prima. Non ti giudico per quello che mi hai fatto fare...anzi per quello che abbiamo fatto. –
Ora è arrivato il momento di farle la domanda:
- Quindi, vuoi che ci incontriamo ancora con... quel ragazzo? O preferiresti altre esperienze con altri? –
- Ripeto che in questo sei tu che devi decidere, sei tu quello che offre la moglie. Spero però che ti sia ben chiaro che se proseguiamo in queste avventure devi lasciarmi ampi spazi di autonomia; non potrai essere solo tu a scrivermi il copione. Come asserisci di non aver premeditato, non si può sempre programmare gli eventi. Ma c'è un punto essenziale. Dobbiamo restare ancora più uniti, nonostante le sensazioni o queste esperienze ci porteranno fuori. Fuori dalla coppia, dobbiamo ogni volta ricostruire nelle eccezioni la nostra intimità e difenderla di più nella normalità. Dobbiamo da subito mettere i confini, per poterli scavalcare senza inciampare. Sai mi sento trasformata e nascono in me altre necessità, maturare voglie che avevo da giovane, prima di incontrarti, ma lo voglio pure io fare con te, per soddisfarci meglio... e ho pure nuove vedute sul mondo che si apre davanti ai miei occhi. -
- Come vuoi, ci promettiamo che queste esperienze le facciamo sempre assieme, un passetto per volta, senza forzature. Ora rallentiamo dopo questa esplosione, e pensiamoci su, OK amore, credo che la cosa migliore da fare sia far passare qualche giorno, e dormirci sopra un paio di notti.
Gustiamoci gli eventi e questa nostra nuova armonia. Poi, prenderemo una decisione, se fermarci o proseguire.-
- No, scusa ma allora non mi sono spiegata: la decisione la devi prendere solo tu, e io ti dico già ora che la accetterò senza discutere, qualunque sia. E ora, amore, dormiamo. Buonanotte. -
- Tocca a me quindi accendere il motore, girare la chiave! Notte amore. L'accarezzo che giace languida.
Mi volta la schiena, poi, come se avesse dimenticato qualcosa volta la testa verso di me e...
- A proposito, prima, mentre scopavamo, tu hai pensato a me insieme a lui? Eri davvero così sovreccitato come me per questo? –
- Sì, è vero, quell’immagine sotto la luna mi è ritornata con l'eccitazione, e mi si è affacciata alla mente.-
- Ecco, anche io, al culmine dell’eccitazione, fantasticavo che fosse lui che mi stava scopando, non te! -
Volta nuovamente la testa e, nel giro di dieci secondi mi accorgo, dal respiro lento e profondo, che sta dormendo beata come mai.
Io invece resto nel letto ancora sveglio, a pensare tutta la domenica mattina a quello che ci siamo detti e alla decisione che "IO" devo, anzi "NOI" dobbiamo prendere. Non riesco a decidere niente, prima di alzarmi per farle il caffè.
Yayınlayan salmacius
3 yıl önce
Yorumlar
15
Yorum yazmak için lütfen veya
salmacius
kime Cockking74 : ecco questo è lo scopo...
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
È una versione simile al successivo.....comunque   ben scritto ed eccitante....da averlo duro
Yanıt Ver
omarsivori
Ho capito. Grazie per avermi risposto
Yanıt Ver
salmacius
kime omarsivori : superato? si nel senso che lui si eccita a queste fantasie, e gli deve bastare. Ed io lo sopporto.  :wink:
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
omarsivori
Il racconto è scritto e descritto benissimo.Siccome è successo anche a me pensavo che la storia fosse vera. ma leggendo i commenti qui sotto si parla di fantasia. . Spero proprio di no. Per esperienza, ,se si è fortemente uniti si può andare avanti altrimenti si rischia una crisi infinita. Fatemi sapere come lo avete superato. Max
Yanıt Ver
kime salmacius : Lo stato d’animo così ben rappresentato, il piacere così ben descritto….bravissimi….
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
kime salmacius : E vabbè , allora complimenti doppi, fantasie così dettagliate…
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
salmacius
kime Stopper66 : fantasie.... grazie comunque!
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
Bellissimo racconto, molto cerebrale il finale,ma giusto, perché quando il dado è tratto, è impossibile tornare indietro…. Scusami ma non ho inteso se solo fantasia o esperienza di vita……
Yanıt Ver
mariobross252
kime salmacius : ....tuo marito ormai, cosa ????
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
salmacius
kime mariobross252 : sono strafelice per te, peccato che a mio marito ormai...
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
mariobross252
kime salmacius : certo !!! e che cazzo duro mi è venuto nel leggerlo .....
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
salmacius
kime mariobross252 : wow ma allora qualcuno legge i nostri sproloqui prolissi ed inutile....  GRAZIE! 
Yanıt Ver Orijinal yorumu göster Gizle
mariobross252
meraviglioso !! quanto ho desiderato nella lettura, essere quel guardone :smile:)
Yanıt Ver
ululiulula
Essere o non essere....questo è il dilemma
Yanıt Ver