Ricordi dei tempi passati - 6

La signora Luisa era bloccata , tenuta ferma dalle mani del giovane , e sembrava in estasi : Massimo da parte sua appariva molto soddisfatto di aver riempito , per bene, la figa pelosa della donna. E così che vedendo quel grosso seno un po' cascante, non poté non prendere tra le dita i capezzoli scuri e sporgenti , e iniziare a torcerli. La donna si muoveva come un'anguilla allo spiedo e , lamentandosi gli disse : " Massimo così mi torturi" . E lui , per tutta risposta " E' proprio quello che voglio: ora capisco tutto quello che mi sono perso in questi anni. Se solo fossi potuto ritornare prima qui da voi ..." Ma non terminò la frase, perché allontanò da sé la donna e , tuffandosi tra le grosse cosce, ripulì la figa del suo stesso sperma. Tra una leccata e l'altra, ebbe modo di dire " Mi piace sentire il tuo sapore misto al mio piacere " E mentre leccava la figa , spinse più lontano la sua lingua cercando il buchino più scuro. Quando la sua lingua lo toccò la donna ebbe un piccolo sussulto di sorpresa. Lui cercava di capire se ,dopo quel pomeriggio qualcuno avesse usato quel passaggio: il suo ricordo era vago su cosa quei due uomini avessero , realmente, fatto alla signora Luisa. Del resto, riflettendo bene, anche Federico e lui stesso hanno preso da dietro proprio la stessa donna, ma entrando nell'ingresso tradizionale. Ormai Massimo era giunto alla decisione di sodomizzare la donna, ma per farlo doveva recuperare le forze, o ricaricarsi: niente di meglio che sentire un po' di carne, e ovviamente farsi succhiare per bene . E così un bel 69 ci stava bene, senza però rischiare di venire subito una volta che il suo grosso arnese fosse stato rimesso in tiro. Aveva imparato, nella scuola di vita, che la troppa eccitazione può giocare qualche tiro mancino, ovvero venire subito come un ragazzino cui viene preso, per la prima volta, il cazzo in bocca. E perché ciò non succedesse aveva pensato di respirare lentamente, di leccare la figa pelosa piano piano: dalla mamma di Federico, si aspettava qualunque cosa potesse e sapesse fare , dato che lui immaginava che fosse alquanto digiuna in materia di sesso rispetto alle donne viste su Pop o Le Ore; ma quelle erano attrici, stile Cicciolina o Moana, mentre la donna che lui aveva riempita di sperma e a cui succhiava e mordicchiava il clitoride, quella era vera. E lui era lì che la toccava, la sentiva: lo stesso pensava valesse per lei, e cioè che lei apprezzasse il suo sesso, le sue attenzioni. Dopo diversi minuti di respiri lenti e di lingue rumorose, ma soprattutto quando Massimo si sentì pronto, pose fine a questa sorta di preliminari e alzandosi fece in modo di posizionare carponi la signora Luisa: questa posizione gli permise di poterne ammirare il grosso deretano, che era l'oggetto del suo desiderio. E infatti da quando l'aveva vista , per qualche attimo, in quel lontano pomeriggio e in quella stessa posizione, e cioè prima che Luigi e Francesco approfittassero del suo generoso corpo utilizzando proprio ,forse, quell'ingresso , che Massimo aveva deciso che anche lui un giorno l'avrebbe presa e posseduta così. Ora quel giorno era finalmente arrivato, e lui era in una posizione di forza, vuoi perché fisicamente lo era, vuoi perché di fatto stava ricattando la donna con le foto osé : sul ricatto come datore di lavoro del di lei marito, lì forse si poteva discutere. Sta di fatto che Massimo non perse molto tempo per far capire alla donna cosa sarebbe successo di lì a poco: fiondandosi tra i grossi glutei li allargò un poco, quasi a controllare se e da quanto tempo quel pertugio non venisse usato. Mentre osservava quello stretto passaggio, immaginava quanti uomini l'avessero forzato: ma era così invitante che si sollevò dal pavimento e prese il suo grosso cazzo tra le dita e si posizionò meglio dietro il culone della signora Luisa: sputò con decisione e con precisione il buchino pulsante , e vi appoggiò la grossa cappella. Poi spinse con decisione e forzò il passaggio: la donna si spinse in avanti cercando di sottrarsi alla penetrazione , e un grido di sorpresa e dolore riempì nel contempo la stanza. Questo s**tto improvviso da parte di lei, sorprese per un attimo il giovane che però reagì con forza e decisione afferrando per i fianchi la donna e spingendo ,fino in fondo, il cazzo . La donna si muoveva cercando di liberarsi da quella penetrazione per lei inusuale: il giovane la teneva ferma e bloccata in avanti . Lo stesso peso di Massimo le impediva ogni movimento, e quando il giovane estrasse per un attimo il grosso arnese dal di dietro di lei, fu solo per riaffondarlo con maggiore decisione . Massimo voleva godersi la vista di quel bel culone quasi vergine, e vederlo aprirsi e richiudersi lo stava alquanto eccitando, e doveva controllarsi o sarebbe venuto troppo in fretta. E così decise di andare avanti e indietro lentamente e godersi lo spettacolo visivo e, perché no, anche sentire i lamenti della donna quando lui riaffondava con notevole forza il cazzone fino in fondo. Già vedere delle tracce color marrone nella sua cappella , significava che era arrivato a toccare il fondo: per lui, quindi , era un successo. Ora voleva solo godere di quella imponente vista: cioè il grosso culo di lei, e del proprio cazzone. Il giovane sapeva di essere ben dotato, e voleva che la donna si sentisse posseduta , che sapesse di essere in suo potere. Il suo sogno era poterla prendere, in tutti i modi possibile, ogni qualvolta ne avesse avuto voglia . Da parte sua la signora Luisa, pur sapendo di aver sbagliato, non voleva assolutamente diventare un oggetto nella mani di un mezzo pazzo , e solo per evitare altri problemi aveva acconsentito a seguire il giovane nella casa al mare e a far sesso con lui. Ora però il giovane aveva aumentato il ritmo e le stava sfondando per bene il culone: lei si sentiva aperta nel didietro, e quando il cazzo cominciò a sborrare pensò che, per fortuna, tutto sarebbe finito di lì a poco. Massimo sfilò il cazzone dal suo grosso culo che rimase aperto mostrando qualche traccia di sperma. Sembrava fosse tutto finito, ma il giovane andò davanti alla donna che era ancora carponi e si fece ripulire il cazzo. Massimo " Ora me lo devi pulire bene il cazzo: senti il sapore mio e del tuo culo" Dominare quella donna gli dava piacere, gli faceva credere di essere arrivato in cima a chissà qualche montagna. Peccato per la signora Luisa, perché effettivamente quel giovane in quel momento la dominava , la usava come una marionetta. Infatti Massimo disse alla donna " Si rivesta, l'accompagno a casa". Lei , dolorante , si rivestì velocemente, quasi volesse volare verso casa. Durante il tragitto nessuno di loro parlò: solo quando furono di fronte al palazzo dove la signora Luisa abitava, Massimo le disse " Mi farò risentire presto, e grazie di tutto, per ora". La donna scese dall'auto e si diresse verso casa. Quando aprì la porta di casa si meravigliò che la serratura s**ttasse subito, come se lei non avesse dato tutti i giri di chiave: il mistero fu subito svelato. Suo marito era rientrato prima del tempo, e infatti salutandola le disse :" Luisa vieni, ti devo parlare"
Fine 6 parte
Diterbitkan oleh iset60
10 bulan lalu
Komentar
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ke aldoroma2 : Grazie , sei molto gentile . Monica
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pero'... interessante !
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Non vedo l’ora di scoprire il finale 
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stormbringer80
Il culo e di Luisa deve essere unonspettacolo
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ke Allacatalla : Dovrai aspettare per saperlo . Monica
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Allacatalla
Chissà cosa avrà da dirle 🤷🏼‍♂️
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