Ricordi dei tempi passati - 3

La mamma di Federico, Luisa, trascorse una notte triste pensando a cosa sarebbe successo il pomeriggio seguente : forse l'unica fortuna fu l'assenza del marito. Con sua meraviglia il compagno di suo figlio non si fece vedere, né telefonò : sparito dalla circolazione. Seppe solo dopo qualche settimana che lui e i suoi si erano dovuti trasferire , e che di questo il ragazzo, come spesso accade, lo venne a sapere all'ultimo minuto. Peccato che , anni dopo, Massimo, ormai adulto si ripresentò a casa della signora Luisa. Ecco cosa accadde. La signora Luisa ormai viaggiava sulla cinquantina, si manteneva in forma per come poteva, e cioè evitando gli stravizi e praticando sport: tutto questo però non le aveva evitato di accumulare un po' di pancia, cui si doveva aggiungere la gravidanza, e la sua costituzione fisica, un ampio bacino e un seno prosperoso. Non aveva comunque ragione particolare di curare l'aspetto estetico tutti i santi giorni, però le piaceva essere perlomeno presentabile, gradevole. Quel giorno si stava preparando per uscire quando suonarono alla porta: e quella mattina il portinaio , avendo chiesto la mattinata libera, non era in servizio. Quando aprì la porta di casa quasi sbiancò dalla sorpresa mista a terrore, e infatti disse :" Massimo, ma che cosa ci fai qui? Se cerchi Federico, ecco dovresti sapere che è sotto le armi. Ma entra comunque." Il giovane , ormai diventato un uomo, entrò e segui la donna che lo fece accomodare in salotto. La signora Luisa , una volta seduti, gli chiese , con tono scherzoso " Allora, qual buon vento ti porta qui da me? Sapevo che tu e i tuoi vi eravate trasferiti e ..." Massimo la interruppe e , senza troppi giri di parole le disse : " Come saprà dovevo ripassare un pomeriggio di molti anni fa, ma non ho potuto, e ora sono qui: voglio ricordarle che ho sentito e visto cosa è successo quel pomeriggio e, a proposito , come è andata a finire poi? Ormai sono adulto e può dirmelo, ma se non vuole le dico io perché sono tornato. Vorrei anch'io godere del suo corpo, e per questo la invito a venire a trovarmi domani mattina nella mia casa al mare. Ecco qui trova scritto l'indirizzo, ma tanto dovrebbe sapere dov'è e come arrivarci." Lei , di rimando , gli disse : " E se non volessi venire, se mi rifiutassi " Al che il giovane, sorridendo sotto i baffi che ormai contornavano il suo viso, le rispose. " So che Federico rientra , per una licenza, fra qualche giorno, e potrei aspettarlo e invitare anche lui nella mia casa al mare, e così gli racconterò cosa ho sentito e visto quel giorno. Ma visto che ci sono cosa faccio? Aspetto che sabato sera rientri suo marito così lo dico anche a lui? " Vedendo che la signora Luisa sentendo quelle parole tremava, colse la palla al balzo e , alzandosi le disse: " Aspetto una sua visita domani, entro le 10, e sia puntuale. Vado via , conosco la strada" E , poco dopo si sentì la porta di casa che veniva chiusa, mentre in casa la signora Luisa piangeva e singhiozzava: doveva uscire per fare la spesa, e così andò in bagno a lavarsi la faccia e a cercare di togliersi il trucco che ormai ,con le lacrime, si era rovinato w la rendeva inguardabile. Lei si chiedeva come mai avesse potuto cedere alle pretese del signor Luigi e del signor Francesco, ricordando che lo aveva fatto perché aveva comprato tutti i libri nuovi per suo figlio Federico. Certo se suo marito le avesse dato i soldi che le servivano per pagare , tutto questo non sarebbe successo, e non avrebbe nemmeno perso la verginità anale. Suo marito l'aveva sempre e solo scopata , mai le aveva chiesto di voltarsi per prenderla da dietro: o meglio , le volte che le aveva chiesto di girarsi era per scoparla, o come si dice in gergo, per chiavarla e sbatterla da dietro tenendola per i fianchi. Ma ormai le giornate dedicate al sesso erano poche, e tutto si svolgeva con poche battute: mentre aveva approfittato per fare pipì , Luisa si chiedeva se sapeva davvero cosa volesse dire fare sesso, e se cioè , fare un pompino o bocchino una tantum, e scopare nella posizione del missionario o da dietro, ma nella passera o patata o figa che dir si voglia, fosse quello il mondo del sesso: o se invece ci fosse altro e, soprattutto , perché lei e anche suo marito ne fossero all'oscuro. Mentre si asciugava proprio la passera e tirava lo sciacquone, decise che non sarebbe andata nella casa al mare di Massimo. E così che alcuni giorni dopo suonarono alla porta e, con sua sorpresa quando aprì la porta vide Federico e dietro di lui Massimo. Entrando suo figlio le disse " Hai visto mamma chi è venuto a trovarci? Pensa che è venuto a prendermi alla stazione, ha detto che era tanto tempo che..." Ma le sue parole si spensero quando Massimo gli fece cenno di tacere e di sedersi. E così Federico , preoccupato , tacque di colpo e si sedette. Massimo , da canto suo, esordì con queste parole: " Vedi Federico, un pomeriggio di tanti anni fa, ti ricordo che ero qui con te, proprio nell'andito , mentre due signori, e tu sai a chi mi riferisco ,erano in questa stanza a parlare con tua madre. " La signora Luisa cercò di intervenire ma il giovane proseguì dicendo " Federico mi volevi impedire di ascoltare e spiare, ma io ho voluto fare di testa mia. Ora voglio anch'io fare a tua madre la stessa cosa che quei signori le hanno fatto. Dopotutto potrei sempre raccontare quanto ho visto a tuo padre o al portinaio. Ma voglio andare oltre e ti chiedo di spogliarti, Federico, e anche lei signora Luisa. La prego non mi costringa a usare la forza." Ma vedendo la sua contrarietà Massimo disse: " Federico, pensaci tu" Forse al figlio ritornò in mente ciò che aveva visto la prima volta, o qualche immagine o racconto visto in caserma sulle riviste porno, e così bloccò sua madre prendendola per i polsi e strappandole i vestiti, o meglio tirandole i vestiti. La donna, volendo forse evitare il peggio, e cioè si slabbrare i vestiti e portare segni di lividi sul proprio corpo, collaborò spogliandosi e mostrando un bel corpo per i suoi 50 anni suonati. E così Massimo disse " Bene ,bene. Devo dire che è ancora più desiderabile oggi di allora. Sappia che quella sera mi sono masturbato pensando a lei, e pure altre volte, sotto la doccia mi veniva il cazzo duro e mi dovevo soddisfare. Sarei venuto anche prima, ma ero lontano, mi dovevo laureare , ma ora sono qui." Mentre aveva pronunciato queste parole, Massimo si era spogliato, esibendo un bel cazzone alla cui vista la signora Luisa aveva mostrato timore e paura: sapeva cosa sarebbe potuto succedere e confidava in un intervento , in suo aiuto, da parte del figlio. Massimo , intuendo cosa sarebbe potuto succedere, incalzò Federico così " Stai a sentire Federico, o collabori oppure è peggio per te; e questo vale anche per lei, signora" , Intanto si era denudato anche Federico , e non aveva avuto vergogna nel mostrarsi nudo di fronte alla propria madre: la virilità di Federico era comunque inferiore a quella del vecchio compagno di scuola, ma comunque apprezzabile. E proprio Federico rivolgendosi a Massimo disse : " Che cosa vuoi che faccia? Dimmelo" E Massimo, rivolgendosi alla signora Luisa , le disse " Avanti , mi succhi il cazzo: e tu Federico , per ora stai a guardare. " La mamma di Federico sembrava volersi sottrarre e non si avvicinava a Massimo che, con un gesto della mano fece capire a Federico cosa dovesse fare. E Federico spinse la propria mamma verso quel cazzone teso, le prese la testa per i capelli avvicinandola e , come forse aveva visto in qualche rivista porno, le diede uno schiaffo obbligandola ad aprire la bocca. La donna, ormai piegata sulle ginocchia, ricevette anche un debole calcio nel sedere, e così cominciò a succhiare: date le dimensioni mostrava un po' di difficoltà nel contenerlo in bocca, ma il giovane continuava invece a spingere incurante dei colpi di tosse e dei tentativi ,da parte della donna, di staccarsi . Un grido da parte di Massimo fece precipitare la situazione: la signora Luisa gli aveva morsicato il cazzone. A questo punto Massimo si staccò da lei, ma non prima di averle mollato un ceffone: la donna cadde per terra e mentre carponi cercava di allontanarsi, fu ostacolata dalla presenza del proprio figlio. E così Massimo la bloccò e la spinse ,con forza, sul divano. Massimo era incazzatissimo, e disse al proprio compagno: "Tienila ferma, è lei che l'ha voluto" E Federico, incurante delle lamentele della propria mamma, come un buon soldato eseguì l'ordine, tenendola ferma per i polsi . Poi Massimo , strizzando l'occhio all'amico , gli disse : "Hai capito cosa devi fare?" E lui di rimando :"Sì. Vado e torno". Federico si assentò giusto qualche minuto e tornò portandosi dietro l'occorrente per legare e imbavagliare la propria mamma. La signora Luisa cercò ancora una volta, ma inutilmente, di sottrarsi a quella violenza: ormai legata , era conscia di come sarebbero andate le cose, ma quale non fu la sua sorpresa quando ,una specie di cappuccio, la fece sprofondare nel buio. Incappucciata e offerta , sentì aprirsi delicatamente i grossi glutei e qualcosa le si appoggiò nella figa, ancora asciutta. La donna avvertì un forte bruciore quando la figa fu attraversata da un grosso sesso: lei ,non potendo vedere niente, non sapeva chi dei due presenti stesse approfittando del suo sesso, ma in cuor suo sperava fosse Massimo. Scuoteva le testa come volesse dire qualcosa, e Massimo le tolse il bavaglio, ma non prima di averle detto di non gridare: veniva sbattuta da dietro con forza, il seno ampio si muoveva avanti e indietro. Quando le fu tolto il bavaglio lei disse : "Ti prego non venirmi dentro" Ma Massimo , spingendo la schiena dell'amico, le disse: "Troppo tardi , mammina" E Federico, complice la situazione e la spinta ricevuta, tenne ferma per i larghi fianchi la propria mamma, scaricandole dentro un bel po' di sperma. Massimo disse : "Aspetta, ora devi pulire" E costrinse Federico a farsi prendere il cazzo in bocca dalla propria mamma.
Fine prima parte
Monica
Δημοσιεύτηκε από iset60
Πριν από 1 έτος
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cazzincu
cazzincu Πριν από 1 έτος
mmmmmm
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