Meglio precisare alcune cose
Mi dispiace essere poco partecipativa sia nella chat che nel rispondere alle mail, ma purtroppo la salute non mi aiuta e ancor meno la sanità pubblica: dover essere nuovamente operata a distanza di 40 anni e con i rischi che dovrò correre, non mi conforta. Tutti sappiamo cos'è la colonna vertebrale, e il mio intervento sarà o dovrà riguardare il punto in cui nascono i nervi delle gambe. Il rischio? La paralisi degli arti inferiori. Con queste notizie , ricevute ufficiosamente poco prima di ferragosto ma che già in parte sapevo, posso aver trascorso delle buone vacanze? No. A ciò va aggiunto che non posso permettermi , per ragioni economiche di : sospendere il mio lavoro, perché da lì arrivano i pochi soldi che servono ,come per tutti noi, a pagare bollette e spese correnti, compresi gli esami che la sanità ti prenota molto in là nel tempo (visita cardiologica con ecg prevista a gennaio); ho alcuni lavori programmati per ottobre e , si spera per il periodo natalizio, e non posso chiudere. Certo se avessi soldi o ,senza voler offendere nessuno, fossi dipendente pubblico ,forse potrei mettermi in malattia, fare ulteriori esami clinici, e cercare un bravo neurochirurgo specialista nella colonna vertebrale. Ma le cose non sono così. In ogni caso non mi piango addosso, e non mi lamento, e ancor meno sono un'eroina o un esempio: la situazione è questa , per quel che può valere o essere interessante. Ma qualcuno ha chiesto e allora ho deciso di spiegare, senza addentrarmi in dettagli o particolari noiosi. Per la noia basta leggere quanto scrivo. E a proposito dei miei scritti: le storie che ho scritto, come forse ho già detto in altre occasioni, sono frutto di mie esperienze personali e anche di quanto mi è stato riferito, come confessione o come confidenza. Per questo motivo rispecchiano realtà che non sempre sono del tutto mie. Altra cosa da sapere è che a me piace sottolineare gli aspetti psicologici, ricreare nel limite del possibile la realtà che Monica e gli altri protagonisti hanno vissuto. Ecco le storie dove c'è tutto e subito non fanno per me, non mi rispecchiano per niente, o non certamente quanto ho vissuto. Per contro so bene che i miei racconti , le cose che racconto, possono essere barbose, anzi senz'altro lo saranno. Quindi , prendere o lasciare, anche perché non è mia intenzione cambiare il modo di esporre le mie e altrui esperienze. Grazie allo scambio di messaggi con un amico del sito, ho in mente di raccontare esperienze sue e anche di altri: fatti avvenuti quando i nostri amici erano ragazzi. Non mancherò , comunque, di completare il racconto ancora "aperto", come pure di spiegare alcune cose rimaste inconcluse. Un'ultima cosa : circa i miei lutti e le mie esperienze sanitarie. Ebbene , non le ho ancora digerite, visto che non ho potuto visionare ancora le cartelle cliniche e , purtroppo, la gente che doveva supportarmi, ecco lo ha fatto solo a parole. E' vero che la mente cerca di evitare i ricordi tristi, ma non riesco ancora ad accettare quanto è successo: Marco sta anche peggio di me , rimproverandosi e colpevolizzandosi per come ha gestito l'ultimo mese di vita del padre. Ce ne faremo una ragione e, dimenticheremo, eviteremo di pensare e rimuginarci, Grazie a tutti voi che mi avete sostenuta e m sopportate. A presto, Monica.
Πριν από 1 έτος