Le tracce dell'altro nel tuo lettone.

Sapevi che avresti trovato tua moglie a letto col suo amante. Lo sapevi perché una sua amica la tradì, ero invidiosa di tua maglie e aveva fatto in modo che tu sapessi. E ora da giorni ti appostavi davanti casa per vedere l'arrivo dell'amante a casa tua. Vedevi lui che arrivava al cancello, suonava, tuo moglie apriva e lui furtivamente entrava. Poi poco dopo vedevi le finestre di camera che davano sulla strada che si chiudevano e capivi che tua moglie e lui avrebbero fatto l'amore. Ma tu non ti decidevi ad entrare in azione. Aspettavi. Aspettavi anche due ore che la finestra si riaprisse. Aspettavi che lui uscisse dal cancello. Poi aspettavi ancora una mezz'ora con dentro di te una agitazione sconvolgente. Aspettavi di essere abbastanza calmo. Poi entravi in casa. Tua moglie ancora in vestaglia o in qualche caso nuda ti guardava stupita. Ti chiedeva perché fossi rientrato così presto. Ma tu farfugliavi solo delle vaghe spiegazioni di lavoro e ti dirigevi verso la camera. I primi tempi lei cercava di fermarti con la scusa che doveva ancora rifare la camera. Ti seguiva. Vedeva che tu osservavi il letto disfatto che mostrava spietatamente larghe macchie di umori ancora umidi. Ma la bufera che lei a quel punto si aspettava da te non giungeva. Tu osservavi a lungo. Nella stanza la tensione si tagliava col coltello, ma poi senza dire niente ti sedevi sul letto sfatto delle battaglie d'amore di tua moglie e ti toglievi le scarpe e ti spogliavi per metterti in pigiama come niente fosse. Lei ancor più stupefatta si chiedeva come tu non capissi cosa era successo. Tuttavia taceva anche lei. Attendeva che tu trovassi il coraggio di assalirla. La stessa scena si era ripetuta una seconda volta e la scena era stata la stessa. Alla terza volta non si preoccupò più. Non ti seguì più impaurita in camera. Anzi! lasciò in bella vista salviette impregnate di sperma e umori e anche tracce marroncine quando l'altro la penetrava nel buco del culo. Non nascondeva più nulla della battaglia amorosa. Così tu potesti annusare quelle macchie umide e sentire l'odore acre del tradimento; prendere le salviette imbevute di loro e richiuderti in bagno per annusarle come una rara fragranza speziata. Lei aveva capito tutto. Aveva capito che tu accettavi le corna. Aveva capito che la cosa ti piaceva. La sera la trombavi con furia. La chiami troia mentre la penetravi quasi a voler riconquistare una postazione persa in battaglia. Ma una sera lei ti rispose con un sussurro. Un sussurro che ti sconvolse.

"Cornuto... cornuto... cornuto..." ti sussurrava dolcemente all'orecchio mentre tu la chiamavi troia, troia mia.
Veröffentlicht von maurovali
vor 10 Jahren
Kommentare
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Esclavecharlotte2
Esclavecharlotte2 vor 6 Jahren
merveilleux
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Anal_Intruder vor 10 Jahren
Bello, grazie
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