La prima volta che Marc incontrò Florian
Quest non è un mio Post. Questa storia l'ha scritta una meravigliosa persona che non c'è più.
E' stata scritta in inglese, poi tradotta da due suoi amici in tedesco e in francese.
Robin non è più fra noi da un anno esatto. Questo è il mio omaggio a lui.
Grazie Robin per avere fatto del Mondo un posto migliore!
This is not a Post of mine. This Story was written by a wonderful human being who passed away just a year ago.
It was written in English, then two friends of his translated it into German and into French.
This translation is my homage to him.
Thanks Robin for making the World a better place!
La prima volta che Marc incontrò Florian
PRIMA PARTE
L'incontro
Era tardi, le 10 di un sabato sera, quando Florian decise di uscire. Era una calda sera d'estate e indossò solo una t-shirt grigia, low-hanger jeans azzurri e un paio di scarpe da ginnastica. Faceva ancora molto caldo. Dirigendosi verso un bar gay che frequentava in città, si limitava a camminare con noncuranza per la strada ancora affollata, le mani infilate nelle tasche anteriori dei jeans. Non stava veramente pensando a nulla in particolare, respirava semplicemente l'aria della sera guardandosi intorno.
Dopo un po' Florian scorse a distanza un uomo dall' aspetto interessante venire verso di lui, sarà stato di cinque anni più vecchio. Stessa altezza, capelli biondi. Non voleva incontrare il suo sguardo e provò a non osservarlo in modo troppo evidente. Notò comunque che era vestito elegantemente.. Un paio di chino beige, camicia celeste con le maniche arrotolate, una cravatta chiaramente pregiata allentata al collo, e l'ultimo bottone slacciato. Alla sua spalla pendeva una borsa sportiva, la cui cinghia attraversava il suo torace. Sotto l'altro braccio una giacca piegata.. Teneva le mani in tasca e sembrava tornare a casa dopo il lavoro e la palestra.
Florian aveva notato tutto ciò in quelle poche occhiate fuggitive date prima che l'altro si avvicinasse troppo a lui da notarlo nella strada piuttosto affollata.
Si incrociarono. Florian guardò dritto davanti a sé facendo finta di nulla, ma gli si era slacciata una scarpa e si accucciò su un ginocchio per riallacciarla. Mentre lo faceva guardò di sottecchi dietro di sé e vide che l'uomo si era fermato e stava guardando una vetrina non troppo lontano da lui. Pensò di essere stato sorpreso a guardarlo ma non era sicuro. Legò il suo laccio si alzò e riprese il cammino. Dopo qualche passo guardò nuovamente alle sue spalle. Questa volta fu sicuro che l'uomo stava guardando verso di lui. Un piccolo brivido di eccitazione lo attraversò.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di muoversi verso una persona, certamente non un completo estraneo per la strada. Ma si sentì un po' eccitato che qualcuno lo avesse notato e stesse guardando verso di lui. Lo faceva sentirsi bene con se stesso. Continuò a camminare e attraversò la strada, fiduciosamente. L'ingresso del bar era poco lontano. Poteva sentirne già il rumore e sembrava affollato. “Ci sarà qualcuno che conosco” pensò “Magari sarà una bella nottata”
Marc:
E' sabato sera, i negozi stanno aperti fino a tardi, non riesco mai ad andarmene via presto, meno male domani sono libero. Vendiamo abbigliamento, così ho lo sconto e mi piace vestirmi bene. Posso permettermi roba bella. Fa caldo stasera, c'è un bel po' di gente ancora in giro. Sono stato in palestra dopo il lavoro e me ne sto tornando a casa tranquillo. Mi sono tolto la giacca e l'ho piegata sotto il braccio. Non voglio che si sgualcisca e sappia di sudore.
Ho appena avvistato un ragazzo laggiù che cammina verso di me. Non penso mi possa vedere.Indossa jeans e t-shirt. Io noto sempre come uno si veste. E' circa della mia altezza, sul metro e 85. Un volto fresco, potrebbe essere uno studente. Ci sono i segni scuri sotto le ascelle dove il cotone ha assorbito il sudore. Mi piace il suo taglio di capelli, corto e col ciuffo alto sulla fronte. Meglio che non stia a guardare troppo, potrebbe vedermi!
No, non mi ha visto. Ora guardo questa vetrina e lo guardo di soppiatto, controllo il suo culo.. Si sta accucciando per legarsi una scarpa. Posso vedere la parte superiore delle mutande sotto la t-shirt. Calvin Klein! Conosco le marche che vendo, bianca con la striscia rossa. Mi chedo se mi ha notato. Oh! Si è alzato. Sembra voglia attraversare la strada. Merda, sta guardando indietro. Oh! Ora ha di sicuro visto che lo guardavo. Magari pensa che voglio un contatto – cosa che in effetti è! - Mi sembra stia andando verso quel bar gay laggiù.
Aspetto. Sta entrando. Sembra che sappia bene dove sta andando. Nessun etero entrerebbe là dentro, è ovvio, è pieno di uomini e c'è quella grassa vecchia dragqueen che bacia tutti i clienti abituali. Ce n'è abbastanza da fuggire per lo spavento, poi gli etero, perdipiù!
E' da un bel po' che non vado là. Non passo spesso da questa strada. Lo dovrei seguire? Oh! Perchè no? Fa così caldo stasera. La prospettiva di una bella birra rinfrescante potrebbe essere una buona scusa per seguirlo.
Attraverso la strada. E' già sparito dentro. La mia vista si abitua all'oscurità del locale. Non lo vedo. Sì, adesso sì. Ha appena baciato qualcuno. Che fortuna, probabilmente è il suo ragazzo. Ma aspetta, no, non è il suo ragazzo, ne ha appena baciato un altro. Forse è semplicemente gente che conosce.
Florian:
E' pieno di gente stasera. Oh, no, ecco che arriva Stefan, vuole sempre baciarmi e toccarmi il culo! Vedo degli sgabelli laggiù nell'angolo, ne vado a prendere uno.
Birra, per favore! Mi siedo, la birra arriva. E' il mio posto preferito. C'è uno specchio sul muro dietro il bancone. Rende l'ambiente più grande ed è ideale per vedere la concorrenza senza guardarla direttamente..
Ma non è il ragazzo della strada? Sì, è lui! E sta venendo verso di me!
Marc:
Lo posso vedere laggiù su uno sgabello. OK! - respiro profondo, c'è un buco libero vicino a lui.
Vai.
Gli chiedo se è infastidito che mi sieda vicino. No, non lo è. In effetti tira a sé uno sgabello e mi offre un posto proprio accanto a lui. Birra, per favore! Ne trangugio metà in un colpo solo. Mi dà subito alla testa. Che stupido. Ma sta' calmo, non essere così nervoso, penserà che sono un alcolista
Faccio: “Ciao, sono Marc, che caldo fa stanotte (e anche tu non scherzi! - penso fra me e me)” Gli do la mano. La stringe e mi dice che si chiama Florian.
Florian:
Si è appena seduto vicino a me. Si chiama Marc. E' un figo pazzesco! Mai visti occhi verdi più belli. Mi sento avvampare e il mio cazzo ha uno scossone. Ha ordinato una birra, arriva. “Cheers!” diciamo insieme e tocchiamo i bicchieri. Mi sembra in tutto nervoso ed eccitato esattamente come me. Entrambi trangugiamo troppo velocemente le nostre birre – i nervi, probabilmente!
Marc:
Questo è uno di quei momenti come se nel bar non ci fosse nessun altro. Tutto ciò che posso vedere e su cui mi posso concentrare è questo ragazzo chiamato Florian seduto vicino a me. Non riesco ancora a guardarlo in faccia, sono imbarazzato. Mi scuso e gli chiedo se sa dov'è la toilette. Lui indica un angolo. Gli chiedo di tenermi il posto e sorvegliare la mia borsa. Annuisce. Entro nella toilette e piscio, ce l'ho già mezzo duro, ma devo pisciare. Mi lavo le mani, mi guardo allo specchio e giocherello con i capelli provando a metterli un po' in ordine. Avrei voluto rasarmi stamattina. Mi faccio bello più che posso e torno al bar. Grazie a Dio è ancora seduto lì. Mi era venuto in mente che avrebbe potuto andarsene. La sua t-shirt è appiccicata alla sua pelle. Vedo le strisce scure del sudore lungo la schiena. Fa caldo.
Florian:
Dice che deve andare a pisciare e io gli indico la porta della toilette. Mi piacerebbe dare un'occhiata nella sua borsa mentre è via, guardare che cosa c'è, magari annusare la sua roba ma resisto alla tentazione! Il bar è sempre più affollato e rumoroso, tipica serata di sabato. Ecco che torna. Si siede un po' più vicino, posso sentire la sua gamba toccare la mia. Non la allontano, anzi, la premo ancora di più contro la sua. Gli chiedo se posso offrirgli una birra, ma lui dice di no, che me la offre lui. Non discutiamo. Mi chiede se sono stato in vacanza e io tiro su la t-shirt per mostrargli la mia abbronzatura. E' colpito. Gli chiedo se è stato da qualche parte e lui mi dice che ha prenotato per il prossimo mese in Spagna. Va proprio nello stesso posto da dove sono tornato io, così comincio a dirgli tutti i posti che deve vedere quando sarà là. Si parla facilmente con lui e io ora mi sento più rilassato.
Marc:
Ho ordinato una birra per ciascuno e lui mi dice che è appena tornato dalle vacanze. Alza il davanti della t-shirt e mi fa vedere il suo petto abbronzato. Che bei solidi addominali! E' in forma il ragazzo! Dice che ama andare in bici, scommetto che ha belle cosce e un culo bello sodo. E' uno studente dell'ultimo anno di Università, si laurea la prossima settimana. Viene fuori che il mese prossimo vado esattamente nello stesso resort dove è stato lui! Comincia a raccontarmi le cose da vedere, i bar da frequentare e così via. E così rumoroso e affollato qui, dobbiamo gridare e protenderci l'uno verso l'altro per sentire quel che diciamo. Posso sentire il suo respiro nel mio orecchio mentre parla. Sento l'odore del suo corpo. Un odore pulito di muschio con una punta di sudore, Cazzo, se è sexy!
Florian:
Siamo qui da quasi due ore. E' passata mezzanotte. Continuiamo a chiacchierare, abbiamo molto in comune. E' di buona compagnia, spiritoso e divertente.. Tante storie sui suoi clienti e la gente che conosce. Ho perso il conto delle birre che abbiamo bevuto – quattro, cinque? Io non reggo moltissimo l'alcol. Mi sono già spinto ben più in là del solito e mi sento la testa leggera. Le nostre gambe, le braccia, le spalle si toccano quando la gente passa vicino a noi e ci sbatte contro. Ogni volta che veniamo in contatto è come l'elettricità. E' il tipico segno del colpo di fulmine.
Dico che questo posto comincia a essere troppo affollato e propongo di andarcene e prima di potermi fermare, lo invito da me per un cicchetto.
Marc:
Mi ha appena proposto di andare da lui per un bicchierino. Dico disinvoltamente “Perchè no?”. Effettivamente mi sento di nuovo come un teenager, eccitato alla prospettiva di lasciare il bar e di avere questo splendido pezzo di manzo tutto per me. Prendo la mia borsa e ci alziamo insieme per andarcene. Mentre passeggiamo lungo la strada, ci urtiamo fra di noi e contro gli altri sul marciapiede. La mia mano ha appena toccato la sua. Per un attimo la trattiene, prima che ci dividiamo per far passare delle ragazze in mezzo a noi. Una di loro si volta e grida “Divertitevi, ragazzi!” E' così evidente, o il resto del mondo ha già deciso che siamo fatti l'uno per l'altro?
Florian:
Sto provando a infilare la chiave nel portone, la mia mano trema un po'. Siamo dentro. Lui mette le sue braccia intorno alla mia vita e mi stringe verso di sé. Ci baciamo – il nostro primo bacio! La sua borsa cade sul pavimento. Prendo la sua mano, andiamo verso l'ascensore. Entriamo e schiaccio il numero 8. La porta si chiude e noi ci buttiamo le braccia al collo e cominciamo a baciarci. Di nuovo. La porta si apre e noi andiamo verso il mio appartamento. Apro la porta, faccio un passo indietro e lo invito a passare. Quanso passa, gli do una manata al culo. Ride.
Marc:
E' un bell'appartamento. C'è una bella zona giorno, non molti mobili ma molto moderni, minimalisti, eleganti, puliti. Florian accende le luci e ne abbassa l'intensità, im modo che sia ancora piuttosto buio. Ci guardiamo l'un l'altro nell'ombra. Lui addita le porte indicandomi la cucina, il bagno, la camera da letto. Grandi porte-finestre dal pavimento al soffitto portano a un piccolo balcone. Restiamo lì per un po'- C'è una gran bella vista sulla città là sotto, luci, gente, automobili, tutto sembra così piccolo da quassù. Lui va verso il frigorifero. Arriva il cicchetto. Due piccole bottiglie di birra. Non so proprio se posso ancora bere, ma comunque gli prendo la bottiglia dalla mano e gli do un bacio.
SECONDA PARTE
Dentro l'appartamento
Marc alza la maglia sulla testa di Florian, svelando il suo petto abbronzato dal sole. Bacia uno dei suoi capezzoli e le sue mani cominciano a slacciargli la cintura dei jeans tirando giù la cerniera. Li fa scivolare dolcemente giù e mette le sue mani sulla parte superiore delle chiappe di Florian, strizzandole, spingendo e insinuandosi con le dita fra di esse. Il cazzo di Florian è teso sotto i jeans slacciati, ancora bloccato dentro gli stretti slip. E' al massimo dell' erezione e le loro labbra non si staccano neanche per un attimo, l'intensità dei baci non lo permette.
Marc mette una delle sue mani sulla nuca di Florian e lo tira ancora più vicino a sé. Entrambi possono percepire il calore dei loro corpi avvinghiati. L'aria è satura di sesso.
Marc spinge i jeans ancora più giù e le sue mani esperte sanno molto bene come agire fra le cosce di Florian. Florian prova a calciare via le sua scarpe e i due cominciano una strana danza insieme fino a che Marc le getta contro la porta della camera da letto.
La mano di Marc sente l'erezione di Florian dentro gli slip e ci si strofina addosso per tutta la sua lunghezza.
“Dio mio! Che bella sensazione!” pensa, “Grande, grosso e terribilmente duro!”
La cappella di Florian sta premendo con forza, provando a spuntare dalla sommità dell'elastico. Marc gli libera il cazzo e il suo pugno lo afferra strettamente alla base. La sua presa tiene cazzo e palle come un cockring. In questo modo lo trascina verso la camera da letto, le loro bocche ancora incollate che si baciano.
Marc spinge Florian sul letto e gli toglie jeans, slips e calze. Florian giace ora completamente nudo, una stricia di pelle bianca attraversa il suo corpo nel mezzo, il segno dei costumi da bagno delle vacanze. Florian non è molto peloso. Ha rasato le ascelle, il cazzo e le palle e ha accorciato il pube, lasciando solo un piccolo triangolo di corti peli. Il suo cazzo semieretto cade da un lato, contro il suo stomaco. Marc si spoglia da solo velocemente gettando i vestiti sullo schienale di una sedia. Ora sono tutti e due completamente nudi. Nella stanza c'è solo il letto matrimoniale, ma c'è un grande specchio che copre la parete al fondo del letto. Nessuno dei due ha ancora detto una parola da quando sono entrati in casa. Non ce n'è bisogno. L'attrazione sessuale è insopprimibile.
Florian:
Io sto con il culo sul mio letto. Le gambe cadono penzoloni alla fine di esso. La mia schiena è leggermente sollevata e sono appoggiato sui miei gomiti, mentre lui si è inginocchiato, nudo, ai piedi del letto, e la sua faccia è contro i miei genitali. Guardando sopra la sua testa verso lo specchio, dietro di lui posso vedere la sua nuca, la sua schiena muscolosa e le sue chiappe sode che riposano sulle gambe piegate sotto di lui. Non so proprio dove guardare, se giù direttamente verso di lui o verso il suo rilfesso, tutte e due le immagini sono da sballo!
Lui si alza per un attimo e io posso per la prima volta vedere il suo cazzo e le sue palle che pendono un bel po' – se non sono almeno diciotto centimeri di spessa carne di maschio non so che cos'è!
Ora si sta sistemando sopra di me sul letto.
Sento i nostri cazzi duri strofinarsi l'un l'altro. Poi lui comincia a stuzzicare i miei capezzoli con la bocca e i denti. Si scuriscono, si irrigidiscono e si appuntiscono alla loro sommità. Mi sarebbe piaciuto avere ancora i miei piercing, ma anche senza di essi la sua cura esperta fa affluire il sangue lì e mi fa battere più veloce il cuore.
Mi spinge il braccio destro dietro la mia testa. Sento la sua lingua bagnata e la barba corta del suo mento mentre mi lecca e bacia le ascelle. Poi fa lo stesso dall'altro lato.
Scende di nuovo ai piedi del letto. Il mio cazzo è inchiodato verso l'alto lungo la mia pancia e punta verso il mio ombelico, completamente eretto, e lui gli stringe un pugno intorno, e poi anche le palle, tirandoselo tutto verso la sua bocca.
La mia cappella diventa violacea, sotto la pressione della sua stretta e la pelle del mio scroto comincia a inspessirsi lentamente, quando lui spinge le palle più vicino alla base del cazzo. Posso guardarlo in faccia. Uno sguardo pieno di libidine - e ora sta facendo andare la sua lingua su e giù lungo la mia asta e succhia il mio scroto. Una palla finisce nella sua bocca, poi l'altra, e tutto il mio scroto è bagnato dalla sua bocca..
Lui continua a leccare su e giù, tira dentro e fuori ripetutamente dalla sua bocca la cappella, con un suono scoppiettante ogni volta che le sua labbra si staccano, per poter rituffarsi sopra di nuovo.
Marc:
Sono completamente nudo, inginocchiato sul pavimento ai piedi del letto. Florian è supino, un po' sollevato e appoggiato sui gomiti. Sta guardando verso di me, sorride. Le sua gambe sono completamente aperte e la mia faccia contro la sua spaccatura. Ho cazzo e palle in mano. Ha una completa erezione, il suo prepuzio è tiratissimo. Lui comincia a gemere un po' quando comincio a lavorare col suo cazzo. - Sospiri di Ooooh!, Aaaah! - rantolano dalla sua bocca.
Poi, metto le sue palle nella mia bocca, le succhio – si capisce che così è estremamente vulnerabile, si scuote tutto, così io passo le mie mani su e giù sulle sue cosce rassicurandolo. In qualche modo lui ha fiducia in me. Io strofino il mio cazzo, ora rigido come un palo, mentre succhio, lecco e bacio quella parte così sensibile del suo corpo.
Una chiara goccia di liquido – il suo pre-cum – fa capolino, fuoriuscendo dalla cappella. Lo assaggio.
Florian:
E' come se la stanza mi girasse tutta intorno – il cuore mi batte così veloce e la mia pelle è arrossata dalla pressione del sangue. Ogni tocco della sua lingua, le sue labbra, le sue mani sembrano così ipersensitive così. La mia testa va all'indietro, chiudo gli occhi, non c'è veramente modo di resistergli – ho in pratica consegnato il mio corpo a lui – per il suo completo piacere – potrebbe fare tranquillamente di me tutto quello che vuole – sono in paradiso!
Marc:
Io so che cosa vuole, ed è il suo cazzo nella mia bocca. Se c'è una cosa che conosco bene di me è che sono un esperto pompinaro – come amo farlo!
Non posso credere quanto è pieno e spesso il suo cazzo! Così comincio a lavorarci su. La mia testa sale e scende su di lui, e a ogni movimento sempre più si inabissa nella mia bocca, fino a quando non ce l'ho tutto dentro e il mio naso si spinge contro il suo pube rasato.
La mia testa non si muove per qualche attimo, tenendolo nella mia bocca così, le mie labbra alla base della sua asta, tenendola stretta come fossero un cock ring. Soffoco un po', tossisco e lo libero dalla mia bocca. Posso sentire il fremito di piacere delle sue gambe.
Appena mi stacco da lui, sputo e saliva escono dalla mia bocca e cadono sul mio petto. Lui può notare che i miei occhi lacrimano, ma io ritorno immediatamente su di lui succhiandolo vigorosamente su e giù per tutta la sua lunghezza.
Ogni tanto prendo una pausa e lo tengo fino al fondo della mia gola, con la mia faccia premuta sul suo osso pubico. Poi riparto, portandolo vicino al parossismo – ma mi fermo sempre in tempo. C'è ancora molto da fare con questo ragazzo prima che la notte sia finita!
Florian:
Certamente sa bene che cosa sta facendo, perchè sembra ogni volta percepire il momento in cui mi porta fino a un attimo prima dell'orgasmo, ma poi risesce a fermarsi – il bastardo! - lasciandomi in sospeso. Si siede sui talloni, tenendo ilmio cazzo in mano e ammirando il suo lavoro. Lascia che la tensione dei miei inguini si stemperi prima di ripartire di nuovo segandomi di nuovo e riprendendoselo in bocca.
Fuori, attraverso la finestra, appare la luna dietro le nuvole e la stanza si riempie della sua luce. Guardo verso di lui e penso a che cosa potrei fare io per lui che possa solo essere paragonato a ciò che lui sta facendo a me?
Le sue gambe sono ora ai lati del mio petto e lui si inginocchia sopra di me, con il suo culo contro la mia faccia e la sua testa fra le mie gambe, un classico 69.
I miei occhi sono a pochi centimetri dalla sua fessura, le sue palle sul mio mento e il suo cazzo ficcato sul mio torace. E' una fantastica visione ma le mie mani non sono libere. Le sua gambe stringono le mie braccia strette contro il mio corpo. Quaisasi cosa voglia fare la posso fare solo con la bocca e la lingua! Lo sento sputare sulla mia cappella e sento la sua stretta ricominciare a masturbarmi.
Mi sento intrappolato – voglio assaggiarlo, ma lui continua a tormentarmi. Quando io provo a sollevare la mia testa sul letto, lui subito alza il culo più in alto, tenedolo lontano dalla mia bocca e i miei occhi osservano il suo cazzo e le palle che pendono sulla mia faccia, irraggiungibili.
Prima che io possa far qualsiasi tentativo di avere l'iniziativa, lui si alza in piedi e torna ai piedi del letto. Mi afferra per le caviglie, mi solleva le gambe in alto e poi all'indietro verso di me, piega un po' le ginocchia e così facendo le mie chiappe si sollevano, esponendo il mio giovane sesso col suo stretto buco rosa. Mi mette un cuscino sotto il culo.
Cadono spruzzi di saliva tutto intorno al mio cazzo e alle mie palle. In questa posizione qualche goccia finisce giù e scorre sul mio buco.
CAZZO! Sento una delle sue dita toccarmi lo sfintere e usare la saliva some lubrificante. Poi spinge dolcemente sul mio ano, la punta del dito comincia proprio a entrarmi dentro. La sua bocca è ancora attaccata al mio cazzo – questo mi fa proprio impazzire!. Mi sento così indifeso, così intrappolato!
Il suo dito comincia a fare i suoi incantesimi, lentamente mi sta aprendo, si prende tutto il suo tempo, sputando ogni tanto sulla mia fessura per facilitare il lavoro. Per tutto il tempo il dito fa passi avanti nel viaggio per la destinazione finale – la prostata! Poi, mentre sta sempre succhiando alternativamente la mia asta o le mie palle, il suo dito si muove dentro e fuori di me sempre più facilmente e sempre più in profondità.
Naturalmente trova la destinazione finale e, nel momento in cui succede, il mio cazzo è sempre più duro e la mia reazione nella sua bocca gli dice - Sìì! Cosìì!!
Io riesco solo più ad ansimare “Oh, FUCK” Marc! - Bastardo! Che cosa mi stai facendo!”
Lui è una insaziabile e inarrestabile macchina del sesso, un secondo dito si fa largo – e - com'è possibile? - il suo succhiare e baciare si intensificano – sempre di più. Nessuno mi aveva fatto questo effetto prima. Il mio corpo freme, intrappolato sotto di lui.
Oh, My God! - Oh My God! - Non fermarti Marc! - Oh, FUCK! - Oh My God!
TERZA PARTE
Dopo Mezzanotte
E' passata mezz'ora da quando Marc è arrivato a casa di Florian. Sono insieme, nudi in camera da letto, i vestiti sparsi tutto intorno sul pavimento, dove sono stati buttati a caso. Florian è sdraiato a gambe all'aria sulla schiena. Marc sta lavorando il buco del ragazzo con le sue dita.
La luce della luna riempie la stanza.
Marc:
Il suo sfintere comincia a rilassarsi. Ora le mie dita si muovono più facilmente avanti e indietro. Proviamo un terzo dito. Sta cercando di resistermi mettendo la sua mano sopra la mia per fermarmi per un momento. Ora mi lascia e io sto lavorandomi nuovamente il suo buco. Prima con dolcezza, mentre si abitua ad avere tre dita infilate lì. Si lamenta e geme, sussurrando “ Oh, Sìì!” mentre lo sto allargando. Provo a vedere se può prenderne quattro. Il suo ano si stringe all'inizio, ma poi si allenta. Adesso posso metterci dentro tutte e quattro le dita, avanti e indietro, e anche un po' più velocemente. Mi piace la sua maniera di gemere mentre lo faccio!
Florian:
Non avevo mai avuto quattro dita lì dentro, prima. Dio – come amo quello che mi sta facendo! Scivolare con le sue dita dentro e fuori di me, girando la mano in quel modo. Continua a trovare la mia prostata, il mio cazzo si scuote di piacere ogni volta che la tocca. Sto guardando il soffitto, pregando che non si fermi e chiedendomi quanto possa ancora durare.
Una goccia di pre-cum compare sulla fessura del mio glande. Lui la toglie con un dito e se la mette in bocca. Che sguardo che fa! Io sorrido quando incontro i suoi occhi. Lui usa pollice e indice per farne sprizzare un altro po'. Io apro la bocca e tiro fuori la lingua. Voglio assaggiare anch'io!
Marc:
Sta colando fuori il pre-cum. Lo assaggio e gliene do un po'. Mi chino verso di lui e ci baciamo.. Lui accartoccia le gambe intorno alla mia schiena, tirandomi più vicino a sé. Mi mette le braccia intorno al collo. Bacia alla grande! Tenero, appassionato. I nostri cazzi si strofinano. Gli dico che lo voglio fottere. Lui fa sì con la testa. Lo vuole.
Io lo devo assolutamente avere, è un manzetto così eccitante e sexy! L'ho pensato subito, dal momento che l'ho spiato per la strada. Mi stacco da lui e mi metto ai piedi del letto. Mi meno il cazzo. Lui si gira, apre il cassetto del comodino e mi dà un tubetto di K.Y. Jelly. Si gira in modo da avere la testa ai piedi del letto, mette il cuscino sotto il culo, alzandolo nuovamente un po'.
Mi inginocchio sul letto, gli butto le gambe indietro con le ginocchia piegate e do uno sguardo al suo buco rosa. Le mie dita sono servite. Il suo buco è mezzo aperto e pronto. Guardo in su. Mi vedo completamente nello specchio sulla parete al fondo del letto. Il suo ano è mio, dico alla mia immagine riflessa.
Florian:
Mi sono messo sul letto in modo che possa vedersi allo specchio sul muro. Lubrifica il suo cazzo con KY e ne mette un po'anche sul mio ano. Mi tiene per le caviglie, spingendo le mie ginocchia contro il torace. Comincia lentamente a spingere dentro. Fa un pochino male, a dispetto di tutto il lavoro che le dita hanno fatto per prepararmi. Lui nota una smorfia sul mio volto a spinge più lentamente. Io accolgo a poco a poco sempre di più tutto di lui, fino a che è completamente dentro. Per qualche attimo si trattiene e non si muove. Ora lo posso sentire, profondamente e completamente dentro di me. Le sua palle e il suo pelo pubico aderiscono alle mie chiappe.
Marc:
Quando comincio a penetrarlo, capisco che fa male, così mi muovo il più lentamente possibile, mentre lui si abitua a sentirmi dentro di lui. Mette le mani sulle mie cosce e mi ferma allontanandomi un po' fino a quando si sente pronto a prenderne un po' di più. Quando la prima volta lo penetro completamente gli esce un rantolo e le sue mani si staccano dalle mie cosce e vanno dietro la sua testa. Io arretro lentamente, è ancora molto stretto e poi spingo nuovamente. Lo rifaccio. Ora è assuefatto. Io costruisco il mio ritmo in modo da andare avanti e indietro più velocemente.
Guardo in su e mi vedo nello specchio. Ora provo a spingere più lentamente e profondamente. Ogni volta che le mie palle finiscono contro il suo culo, lascia uscire un gemito. Improvvisamente dice “WOW !!- Così !! - Oh! Prendimi Marc!! - Ti prego ! Ti prego, fottimi!!
Comincio a martellare più duramente. Tiro fuori il cazzo, lascio una sua caviglia e me lo prendo in mano. Lui tiene su la gamba con il braccio dietro il ginocchio, mentre io comincio a sbatterlo dentro e fuori ripetutamente, tenendomi il cazzo alla base e lo sbatto dentro quel buchetto. Lo prende come un uomo.
Florian:
Fa proprio male quando comincia a spingere il suo grosso cazzo nel mio culo. Lo voglio così tanto. Io provo veramente a concentrarmi, rilassarmi in modo da poterlo prendere tutto. Lui è paziente. Mi aspetta. E' un amante rispettoso, non solo un chiavatore arrabbiato.
Cazzo! La sensazione di lui completamente dentro di me è assolutamente fantastica. Lui sa quel che fa. Prende il suo tempo, vuole che io ne tragga piacere quanto lui. Quegli occhi! Quei meravigliosi occhi verdi, sembrano guardare dritto dentro la mia vera anima. E' chiaro che ha cura del suo corpo. Si vede. Posso vederlo mentre si ammira nello specchio mentre mi sta fottendo.
Ora sta trombando pesante. Il mio corpo si scuote ad ogni colpo. Il mio cazzo è un pezzo di marmo piatto contro la mia pancia.
Marc:
Che bella trombata, un bel buco stretto di un ragazzo! Si sta muovendo in sincrono con me, proprio non mi resiste. Gli piace esattamente quanto piace a me. Lo voglio prendere in un'altra posizione. Mi allungo, metto le mani sotto la sua schiena e lo sollevo. Io sono sdraiato sul letto, lui può sedersi su di me. Non lascio che il mio cazzo esca fuori. Ci mettiamo nella nuova posizione.
Florian:
Col suo cazzo sempre dentro di me mi ha sollevato e ora io sono seduto sopra di lui, che è sdraiato sul letto. Piego le gambe in ginocchio ai lati del suo torace. Mi siedo sopra e prendo il suo cazzo in profondità nel mio culo. Lo afferro da dietro per controllare che sia tutto dentro. Comincio a cavalcarlo, stile cowboy. Mi piace questa posizione! Ora ho un po' più di controllo. Posso cavalcarlo col mio culo.
Marc:
E' seduto sopra di me e mi sta cavalcando. Ha messo le mani dietro, appoggiandole sulle mie cosce così da potersi lasciar andare su e giù sul mio tronco. La sua faccia! Posso proprio dire che gli piace! Guardo dietro di lui nello specchio. Posso vedere il mio cazzo che stantuffa profondamente dentro di lui.
Lui pensa di aver maggior controllo in questa posizione. Mi allungo e comincio a giocare coi suoi capezzoli mentre lui rimbalza su e giù su di me. Afferro il suo cazzo e glielo meno, bloccando così i suoi sussulti su e giù. La sua testa cade all'indietro e guarda il soffitto sopra di lui. Chiude gli occhi. Il suo volto è il ritratto dell'estasi … ma io ho ancora altre idee!
Florian:
Mi ha sollevato completamente dal letto, con ancora il suo cazzo dentro di me. Le mie braccia si avvinghiano attorno al collo. Il mio culo appoggia sul suo osso pelvico, io incrocio le gambe dietro la sua schiena e rimango appeso a lui. Lui appoggia la mia schiena contro il muro per sostenermi.. Comincia a penetrarmi in piedi. Sono appeso a lui con tutte le mie forze. Mi voglio toccare il cazzo. Lui è così potente. Sento le mie scapole grattare contro la parete. Lui è così forte, sostiene tutto il mio peso, le sue mani sotto il mio culo. Mi tiene su mentre mi tromba! E' incredibile. Sono del tutto posseduto da lui.
Marc:
Voglio questo ragazzo. Voglio prenderlo in ogni immaginabile posizione. So che lui è all'altezza di farlo. Così lo sollevo e sostengo il suo culo con le mie anche. Le sue gambe si incrociano strette dietro la mia schiena, le sue braccia intorno al mio collo. Quando mi alzo resta appeso così al mio corpo. Il mio cazzo è ancora dentro. Lo appoggio contro il muro per aiutarmi a sostenerlo meglio e lo penetro così. Veloce – lo fotto velocemente, su e giù.
Lui sobbalza attaccato a me, il suo cazzo si dimena. Lui prova a toccarselo ma io lo fermo. La sua mano cade mollemente lungo il fianco, incapace di resistere. Mi guarda dritto negli occhi. Il suo volto dice: “Sìì !! Sfondami ! Dammelo tutto !”
Ed è ciò che voglio e faccio.
Florian:
Le mie spalle grattano contro il muro mentre lui mi penetra ripetutamente. E' così pieno di energia. Io vorrei venire ma vorrei anche trattenermi. Mi chiedo quantoposso ancora resistere. Si ferma, mi fa scivolare giù. Siamo faccia a faccia e ci baciamo con passione, ansimando. Che goduria!
Marc:
Prendo la sua mano e lo spingo verso il pavimento. Lui si mette a quattro zampe, appoggia la testa per terra, mette le mani dietro di sé e si allarga le chiappe guardandomi. Mi sta ancora una volta concedendo il suo culo.
Mi inginocchio dietro fra le sue gambe, metto le mani sui suoi fianchi e spingo ancora una volta dentro. Lancia un rantolo come di angoscia. Comincio a spingere, lentamente, a lungo e con forza. La sua voce è adesso più calma, si riduce semplicemente a piccoli sospiri e gemiti ogni volta che le mie palle urtano il culo.
Florian:
A quattro gambe, davanti allo specchio, cerco di vederlo posizionarsi dietro di me. Sputa nel mio culo. Metto le mani sotto la fronte le spalle scendono e il mio culo si inarca, Il mio buco è suo.
Sta cominciando veramente a devastarmi il culo, lo schiaffeggia contraendo i miei muscoli e il mio buco stringe il suo cazzo ancora più stretto. Mi vedo per un attimo nello specchio, il sudore mi cola. Mi chiedo se riconosco veramente la mia faccia. Sono andato, completamente strafatto! Quest'uomo mi possiede, mi possiede del tutto. Sono suo, può far di me ciò che vuole.
Marc:
Quattro ore fa non sapevo neanche che Florian esistesse ma appena gli ho parlato al bar ho capito che lo desideravo. La pura grezza attrazione sessuale si è intensificata, una volta che ci siamo messi a parlare scoprendo quanto avevamo in comune, trovandoci l'un l'altro così interessanti, comunicativi e irresistibili. Ora lo sto trombando, nella sua casa, nella sua camera da letto, sul pavimento, condividendo l'intimità della sua mente e del suo corpo. Non c'è un centimetro del suo corpo che io non abbia toccato o esplorato.
Siamo tutti e due in un bagno di sudore, è stato così intenso il nostro sesso. Questo non è un incontro casuale. E' molto di più. Ora c'è un legame fra di noi. Ciascuno di noi vuole portare l'altro in un posto dove non siamo mai stati prima.
Gli voglio venire dentro, cavalcare il suo culo, dargli tutto il mio sperma, prenderlo e farlo tutto mio e solo mio, possedere il suo corpo e la sua mente.
Florian:
E' arrivato il momento! Ho trattenuto così a lungo. Qualche volta avrei voluto venire, ci sono arrivato vicino, ma mi sono trattenuto, non volevo che finisse, doveva durare il più possibile, volevo che non finisse mai. Le mia palle fanno male, piene da scoppiare.
Mentre il suo bastone colpisce ripetutamente la mia prostata perdo del tutto il controllo. Lancio un lamento e mi concedo al mio orgasmo, lo libero completamente. Gli occhi mi si chiudono, finisco in un altro mondo. E' come se il tempo si fermasse. I miei occhi sono chiusi, ma io vedo passare le stelle, come se stessi volando attraverso le galassie. Sento il Paradiso. Il mio corpo è tutto un fremito.
Lo sperma esplode fuori di me. Non mi sono neanche toccato. Lui mi vede venire e mi gira intorno, afferrandomi il membro, cazzo com'è sensibile ora. Lui tira fuori fino all'ultima goccia lo sperma fuori di me, svuotandomi completamente le palle.
Crollo esausto sul pavimento. Il mio petto cade sulle bianche tracce di sperma che è uscito e atterrato sul pavimento sotto di me. Il mio corpo continua ad avere continui piccoli tremiti post-orgasmo, come piccole scosse elettriche che attraversano tutto il corpo.
Marc:
Sta per venire. Percepisco la tensione del suo corpo. Stantuffo il mio membro dentro di lui sempre più velocemente. Lui viene – un getto enorme, e non si è neanche toccato! -
“Oh” …. Ca ...z... z...o!!“ grida. Il suo sfintere dà una stretta al mio cazzo mentre viene. Gli giro intorno, glielo afferro e glielo meno furiosamente, tirandogli fuori tutto fino all'ultima goccia.
Mentre lui crolla per terra gli piazzo una mano sulle scapole, l'altra sul culo, e lo spingo contro il pavimento. Tre profondi colpi finali dentro di lui. Gli sto dentro il più profondamente possibile e parto.
Quattro, cinque, forse più getti finiscono profondi nel suo culo. Il sudore mi cola e io crollo sopra di lui, non mi sposto e il mio cazzo è ancora conficcato profondamente dentro di lui.
Florian:
Mi tiene sotto di lui, schiacciato sul pavimento e stantuffa nel mio culo. Colpi decisi, profondi. Lancia un gemito e viene dentro di me.- “Sìì !!” Lancia un grido, e non lo tira fuori, grazie a Dio!
Crolla su di me, i nostri corpi sudati sbattono contro. Pelle bagnata contro pelle bagnata. Ambedue respiriamo profondamente. Sento il suo fiato contro l'orecchio. Cominica a baciarmi il collo e sulle spalle, lungo la spina dorsale – com'è tenero! - il tocco magico di un vero amante.
Ci sediamo uno di fronte all'altro sul pavimento, le braccia intrecciate. Non riusciamo a smettere di baciarci, toccarci e tastare dappertutto i nostri corpi caldi e sudati. Guardiamo verso lo specchio, ci osserviamo, sorridiamo tutti e due.
Si alza in piedi, mi allunga la mano e mi tira su. Ci baciamo di nuovo, ancora una volta abbracciati stretti stretti. Sento piccoli rivoli di sudore lungo la schiena e sul sedere.
Marc:
Siamo sdraiati insieme sul letto.come due cucchiai in un cassetto. Il nostro respiro si sta calmando e ritorna a poco a poco normale.. Le mie braccia lo avvolgono, lui spinge il suo culo sul mio cazzo.
Florian:
Come ci si sente bene insieme così a letto! Sono su un lato, il suo corpo è dietro di me pigiato contro il mio, le sue braccia intorno a me. Il suo sperma sta fuoriuscendo dal mio buco. Mi piacerebbe tanto poterlo tenere dentro di me, per poter avere qualcosa di lui in me per sempre. Sono esausto, mi addormento.
Quando rispro gli occhi la stanza è inondata dalla luce del sole. La sveglia segna le 8:30. Allungo una mano dietro di me. Per un momento non mi ricordo il suo nome, ma poi – Marc! Il letto è vuoto. Panico! E' andato via!
Poi sento il rumore della doccia in bagno. E' lui! Con un salto scendo dal letto e mi alzo. Attraverso la porta del bagno. Si! E' lì! Mi metto le mutande, prendendole dove ce le eravamo tolte la sera e le avevamo lasciate sul pavimento. Vado in cucina e preparo il caffè.
Marc:
Quando esco dalla doccia calda e comincio ad asciugarmi do un'occhiata al mio riflesso sullo specchio. Le mie dita corrono sulla barba incolta sul mio mento. Sarebbe stato meglio me la fossi fatta ieri. Passo un asciugamano sui miei capelli bagnati e ne avvolgo un altro intorno alla vita., apro la porta e entro in soggiorno.
Lo vedo in piedi in cucina, mi volge la schiena, nei suoi slip così sexy, che gli stanno così bene, ben stretti attorno al suo piccolo culo sodo. Assaporo il profumo del caffè. Buon Giorno!
Florian:
Sento la sua voce e mi volto. Un asciugamano intorno alla vita e un altro per asciugare il suo ciuffo di capelli lucenti e bagnati. E' tremendamente sexy, ora più che mai – che corpo! E' semplicemente perfetto.
Caffè?
Marc:
Sto facendo tardi al lavoro. Prendo la tazza di caffè che mi ha allungato, gli do un bacio e ne bevo un sorso.. Dico che ho fretta e gli chiedo il numero di cellulare. Lui cerca una penna e un pezzo di carta. Dice che è un peccato che io debba lavorare di domenica. Allora mi ricordo, sorrido – Che idiota! Ho tutto il giorno libero!
Florian:
Si è dimenticato che giorno è! Ridiamo. Gli do un altro bacio. Lui posa la tazza e mi tiene stretto – un lungo, tenero, appassionato bacio. Sento la sua mano scivolare giù, lungo la schiena fin sotto gli slip e mi strizza il culo. Lo prendo per mano e lo porto in camera da letto. L'asciugamano gli cade dalla vita. Chiudo al porta dietro di noi.
Fuori si sentono le campane della Domenica suonare per la città.
Chi è Marc?
Chi è Florian?
Sono i loro nomi veri?
E' successo tutto proprio come hanno detto loro?
Quanto tempo fa è successo?
Sapremmo tutti questi dettagli, se non avessimo avuto il racconto con le loro proprie parole?
Che cosa successe dopo quella prima notte?
E' stata scritta in inglese, poi tradotta da due suoi amici in tedesco e in francese.
Robin non è più fra noi da un anno esatto. Questo è il mio omaggio a lui.
Grazie Robin per avere fatto del Mondo un posto migliore!
This is not a Post of mine. This Story was written by a wonderful human being who passed away just a year ago.
It was written in English, then two friends of his translated it into German and into French.
This translation is my homage to him.
Thanks Robin for making the World a better place!
La prima volta che Marc incontrò Florian
PRIMA PARTE
L'incontro
Era tardi, le 10 di un sabato sera, quando Florian decise di uscire. Era una calda sera d'estate e indossò solo una t-shirt grigia, low-hanger jeans azzurri e un paio di scarpe da ginnastica. Faceva ancora molto caldo. Dirigendosi verso un bar gay che frequentava in città, si limitava a camminare con noncuranza per la strada ancora affollata, le mani infilate nelle tasche anteriori dei jeans. Non stava veramente pensando a nulla in particolare, respirava semplicemente l'aria della sera guardandosi intorno.
Dopo un po' Florian scorse a distanza un uomo dall' aspetto interessante venire verso di lui, sarà stato di cinque anni più vecchio. Stessa altezza, capelli biondi. Non voleva incontrare il suo sguardo e provò a non osservarlo in modo troppo evidente. Notò comunque che era vestito elegantemente.. Un paio di chino beige, camicia celeste con le maniche arrotolate, una cravatta chiaramente pregiata allentata al collo, e l'ultimo bottone slacciato. Alla sua spalla pendeva una borsa sportiva, la cui cinghia attraversava il suo torace. Sotto l'altro braccio una giacca piegata.. Teneva le mani in tasca e sembrava tornare a casa dopo il lavoro e la palestra.
Florian aveva notato tutto ciò in quelle poche occhiate fuggitive date prima che l'altro si avvicinasse troppo a lui da notarlo nella strada piuttosto affollata.
Si incrociarono. Florian guardò dritto davanti a sé facendo finta di nulla, ma gli si era slacciata una scarpa e si accucciò su un ginocchio per riallacciarla. Mentre lo faceva guardò di sottecchi dietro di sé e vide che l'uomo si era fermato e stava guardando una vetrina non troppo lontano da lui. Pensò di essere stato sorpreso a guardarlo ma non era sicuro. Legò il suo laccio si alzò e riprese il cammino. Dopo qualche passo guardò nuovamente alle sue spalle. Questa volta fu sicuro che l'uomo stava guardando verso di lui. Un piccolo brivido di eccitazione lo attraversò.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di muoversi verso una persona, certamente non un completo estraneo per la strada. Ma si sentì un po' eccitato che qualcuno lo avesse notato e stesse guardando verso di lui. Lo faceva sentirsi bene con se stesso. Continuò a camminare e attraversò la strada, fiduciosamente. L'ingresso del bar era poco lontano. Poteva sentirne già il rumore e sembrava affollato. “Ci sarà qualcuno che conosco” pensò “Magari sarà una bella nottata”
Marc:
E' sabato sera, i negozi stanno aperti fino a tardi, non riesco mai ad andarmene via presto, meno male domani sono libero. Vendiamo abbigliamento, così ho lo sconto e mi piace vestirmi bene. Posso permettermi roba bella. Fa caldo stasera, c'è un bel po' di gente ancora in giro. Sono stato in palestra dopo il lavoro e me ne sto tornando a casa tranquillo. Mi sono tolto la giacca e l'ho piegata sotto il braccio. Non voglio che si sgualcisca e sappia di sudore.
Ho appena avvistato un ragazzo laggiù che cammina verso di me. Non penso mi possa vedere.Indossa jeans e t-shirt. Io noto sempre come uno si veste. E' circa della mia altezza, sul metro e 85. Un volto fresco, potrebbe essere uno studente. Ci sono i segni scuri sotto le ascelle dove il cotone ha assorbito il sudore. Mi piace il suo taglio di capelli, corto e col ciuffo alto sulla fronte. Meglio che non stia a guardare troppo, potrebbe vedermi!
No, non mi ha visto. Ora guardo questa vetrina e lo guardo di soppiatto, controllo il suo culo.. Si sta accucciando per legarsi una scarpa. Posso vedere la parte superiore delle mutande sotto la t-shirt. Calvin Klein! Conosco le marche che vendo, bianca con la striscia rossa. Mi chedo se mi ha notato. Oh! Si è alzato. Sembra voglia attraversare la strada. Merda, sta guardando indietro. Oh! Ora ha di sicuro visto che lo guardavo. Magari pensa che voglio un contatto – cosa che in effetti è! - Mi sembra stia andando verso quel bar gay laggiù.
Aspetto. Sta entrando. Sembra che sappia bene dove sta andando. Nessun etero entrerebbe là dentro, è ovvio, è pieno di uomini e c'è quella grassa vecchia dragqueen che bacia tutti i clienti abituali. Ce n'è abbastanza da fuggire per lo spavento, poi gli etero, perdipiù!
E' da un bel po' che non vado là. Non passo spesso da questa strada. Lo dovrei seguire? Oh! Perchè no? Fa così caldo stasera. La prospettiva di una bella birra rinfrescante potrebbe essere una buona scusa per seguirlo.
Attraverso la strada. E' già sparito dentro. La mia vista si abitua all'oscurità del locale. Non lo vedo. Sì, adesso sì. Ha appena baciato qualcuno. Che fortuna, probabilmente è il suo ragazzo. Ma aspetta, no, non è il suo ragazzo, ne ha appena baciato un altro. Forse è semplicemente gente che conosce.
Florian:
E' pieno di gente stasera. Oh, no, ecco che arriva Stefan, vuole sempre baciarmi e toccarmi il culo! Vedo degli sgabelli laggiù nell'angolo, ne vado a prendere uno.
Birra, per favore! Mi siedo, la birra arriva. E' il mio posto preferito. C'è uno specchio sul muro dietro il bancone. Rende l'ambiente più grande ed è ideale per vedere la concorrenza senza guardarla direttamente..
Ma non è il ragazzo della strada? Sì, è lui! E sta venendo verso di me!
Marc:
Lo posso vedere laggiù su uno sgabello. OK! - respiro profondo, c'è un buco libero vicino a lui.
Vai.
Gli chiedo se è infastidito che mi sieda vicino. No, non lo è. In effetti tira a sé uno sgabello e mi offre un posto proprio accanto a lui. Birra, per favore! Ne trangugio metà in un colpo solo. Mi dà subito alla testa. Che stupido. Ma sta' calmo, non essere così nervoso, penserà che sono un alcolista
Faccio: “Ciao, sono Marc, che caldo fa stanotte (e anche tu non scherzi! - penso fra me e me)” Gli do la mano. La stringe e mi dice che si chiama Florian.
Florian:
Si è appena seduto vicino a me. Si chiama Marc. E' un figo pazzesco! Mai visti occhi verdi più belli. Mi sento avvampare e il mio cazzo ha uno scossone. Ha ordinato una birra, arriva. “Cheers!” diciamo insieme e tocchiamo i bicchieri. Mi sembra in tutto nervoso ed eccitato esattamente come me. Entrambi trangugiamo troppo velocemente le nostre birre – i nervi, probabilmente!
Marc:
Questo è uno di quei momenti come se nel bar non ci fosse nessun altro. Tutto ciò che posso vedere e su cui mi posso concentrare è questo ragazzo chiamato Florian seduto vicino a me. Non riesco ancora a guardarlo in faccia, sono imbarazzato. Mi scuso e gli chiedo se sa dov'è la toilette. Lui indica un angolo. Gli chiedo di tenermi il posto e sorvegliare la mia borsa. Annuisce. Entro nella toilette e piscio, ce l'ho già mezzo duro, ma devo pisciare. Mi lavo le mani, mi guardo allo specchio e giocherello con i capelli provando a metterli un po' in ordine. Avrei voluto rasarmi stamattina. Mi faccio bello più che posso e torno al bar. Grazie a Dio è ancora seduto lì. Mi era venuto in mente che avrebbe potuto andarsene. La sua t-shirt è appiccicata alla sua pelle. Vedo le strisce scure del sudore lungo la schiena. Fa caldo.
Florian:
Dice che deve andare a pisciare e io gli indico la porta della toilette. Mi piacerebbe dare un'occhiata nella sua borsa mentre è via, guardare che cosa c'è, magari annusare la sua roba ma resisto alla tentazione! Il bar è sempre più affollato e rumoroso, tipica serata di sabato. Ecco che torna. Si siede un po' più vicino, posso sentire la sua gamba toccare la mia. Non la allontano, anzi, la premo ancora di più contro la sua. Gli chiedo se posso offrirgli una birra, ma lui dice di no, che me la offre lui. Non discutiamo. Mi chiede se sono stato in vacanza e io tiro su la t-shirt per mostrargli la mia abbronzatura. E' colpito. Gli chiedo se è stato da qualche parte e lui mi dice che ha prenotato per il prossimo mese in Spagna. Va proprio nello stesso posto da dove sono tornato io, così comincio a dirgli tutti i posti che deve vedere quando sarà là. Si parla facilmente con lui e io ora mi sento più rilassato.
Marc:
Ho ordinato una birra per ciascuno e lui mi dice che è appena tornato dalle vacanze. Alza il davanti della t-shirt e mi fa vedere il suo petto abbronzato. Che bei solidi addominali! E' in forma il ragazzo! Dice che ama andare in bici, scommetto che ha belle cosce e un culo bello sodo. E' uno studente dell'ultimo anno di Università, si laurea la prossima settimana. Viene fuori che il mese prossimo vado esattamente nello stesso resort dove è stato lui! Comincia a raccontarmi le cose da vedere, i bar da frequentare e così via. E così rumoroso e affollato qui, dobbiamo gridare e protenderci l'uno verso l'altro per sentire quel che diciamo. Posso sentire il suo respiro nel mio orecchio mentre parla. Sento l'odore del suo corpo. Un odore pulito di muschio con una punta di sudore, Cazzo, se è sexy!
Florian:
Siamo qui da quasi due ore. E' passata mezzanotte. Continuiamo a chiacchierare, abbiamo molto in comune. E' di buona compagnia, spiritoso e divertente.. Tante storie sui suoi clienti e la gente che conosce. Ho perso il conto delle birre che abbiamo bevuto – quattro, cinque? Io non reggo moltissimo l'alcol. Mi sono già spinto ben più in là del solito e mi sento la testa leggera. Le nostre gambe, le braccia, le spalle si toccano quando la gente passa vicino a noi e ci sbatte contro. Ogni volta che veniamo in contatto è come l'elettricità. E' il tipico segno del colpo di fulmine.
Dico che questo posto comincia a essere troppo affollato e propongo di andarcene e prima di potermi fermare, lo invito da me per un cicchetto.
Marc:
Mi ha appena proposto di andare da lui per un bicchierino. Dico disinvoltamente “Perchè no?”. Effettivamente mi sento di nuovo come un teenager, eccitato alla prospettiva di lasciare il bar e di avere questo splendido pezzo di manzo tutto per me. Prendo la mia borsa e ci alziamo insieme per andarcene. Mentre passeggiamo lungo la strada, ci urtiamo fra di noi e contro gli altri sul marciapiede. La mia mano ha appena toccato la sua. Per un attimo la trattiene, prima che ci dividiamo per far passare delle ragazze in mezzo a noi. Una di loro si volta e grida “Divertitevi, ragazzi!” E' così evidente, o il resto del mondo ha già deciso che siamo fatti l'uno per l'altro?
Florian:
Sto provando a infilare la chiave nel portone, la mia mano trema un po'. Siamo dentro. Lui mette le sue braccia intorno alla mia vita e mi stringe verso di sé. Ci baciamo – il nostro primo bacio! La sua borsa cade sul pavimento. Prendo la sua mano, andiamo verso l'ascensore. Entriamo e schiaccio il numero 8. La porta si chiude e noi ci buttiamo le braccia al collo e cominciamo a baciarci. Di nuovo. La porta si apre e noi andiamo verso il mio appartamento. Apro la porta, faccio un passo indietro e lo invito a passare. Quanso passa, gli do una manata al culo. Ride.
Marc:
E' un bell'appartamento. C'è una bella zona giorno, non molti mobili ma molto moderni, minimalisti, eleganti, puliti. Florian accende le luci e ne abbassa l'intensità, im modo che sia ancora piuttosto buio. Ci guardiamo l'un l'altro nell'ombra. Lui addita le porte indicandomi la cucina, il bagno, la camera da letto. Grandi porte-finestre dal pavimento al soffitto portano a un piccolo balcone. Restiamo lì per un po'- C'è una gran bella vista sulla città là sotto, luci, gente, automobili, tutto sembra così piccolo da quassù. Lui va verso il frigorifero. Arriva il cicchetto. Due piccole bottiglie di birra. Non so proprio se posso ancora bere, ma comunque gli prendo la bottiglia dalla mano e gli do un bacio.
SECONDA PARTE
Dentro l'appartamento
Marc alza la maglia sulla testa di Florian, svelando il suo petto abbronzato dal sole. Bacia uno dei suoi capezzoli e le sue mani cominciano a slacciargli la cintura dei jeans tirando giù la cerniera. Li fa scivolare dolcemente giù e mette le sue mani sulla parte superiore delle chiappe di Florian, strizzandole, spingendo e insinuandosi con le dita fra di esse. Il cazzo di Florian è teso sotto i jeans slacciati, ancora bloccato dentro gli stretti slip. E' al massimo dell' erezione e le loro labbra non si staccano neanche per un attimo, l'intensità dei baci non lo permette.
Marc mette una delle sue mani sulla nuca di Florian e lo tira ancora più vicino a sé. Entrambi possono percepire il calore dei loro corpi avvinghiati. L'aria è satura di sesso.
Marc spinge i jeans ancora più giù e le sue mani esperte sanno molto bene come agire fra le cosce di Florian. Florian prova a calciare via le sua scarpe e i due cominciano una strana danza insieme fino a che Marc le getta contro la porta della camera da letto.
La mano di Marc sente l'erezione di Florian dentro gli slip e ci si strofina addosso per tutta la sua lunghezza.
“Dio mio! Che bella sensazione!” pensa, “Grande, grosso e terribilmente duro!”
La cappella di Florian sta premendo con forza, provando a spuntare dalla sommità dell'elastico. Marc gli libera il cazzo e il suo pugno lo afferra strettamente alla base. La sua presa tiene cazzo e palle come un cockring. In questo modo lo trascina verso la camera da letto, le loro bocche ancora incollate che si baciano.
Marc spinge Florian sul letto e gli toglie jeans, slips e calze. Florian giace ora completamente nudo, una stricia di pelle bianca attraversa il suo corpo nel mezzo, il segno dei costumi da bagno delle vacanze. Florian non è molto peloso. Ha rasato le ascelle, il cazzo e le palle e ha accorciato il pube, lasciando solo un piccolo triangolo di corti peli. Il suo cazzo semieretto cade da un lato, contro il suo stomaco. Marc si spoglia da solo velocemente gettando i vestiti sullo schienale di una sedia. Ora sono tutti e due completamente nudi. Nella stanza c'è solo il letto matrimoniale, ma c'è un grande specchio che copre la parete al fondo del letto. Nessuno dei due ha ancora detto una parola da quando sono entrati in casa. Non ce n'è bisogno. L'attrazione sessuale è insopprimibile.
Florian:
Io sto con il culo sul mio letto. Le gambe cadono penzoloni alla fine di esso. La mia schiena è leggermente sollevata e sono appoggiato sui miei gomiti, mentre lui si è inginocchiato, nudo, ai piedi del letto, e la sua faccia è contro i miei genitali. Guardando sopra la sua testa verso lo specchio, dietro di lui posso vedere la sua nuca, la sua schiena muscolosa e le sue chiappe sode che riposano sulle gambe piegate sotto di lui. Non so proprio dove guardare, se giù direttamente verso di lui o verso il suo rilfesso, tutte e due le immagini sono da sballo!
Lui si alza per un attimo e io posso per la prima volta vedere il suo cazzo e le sue palle che pendono un bel po' – se non sono almeno diciotto centimeri di spessa carne di maschio non so che cos'è!
Ora si sta sistemando sopra di me sul letto.
Sento i nostri cazzi duri strofinarsi l'un l'altro. Poi lui comincia a stuzzicare i miei capezzoli con la bocca e i denti. Si scuriscono, si irrigidiscono e si appuntiscono alla loro sommità. Mi sarebbe piaciuto avere ancora i miei piercing, ma anche senza di essi la sua cura esperta fa affluire il sangue lì e mi fa battere più veloce il cuore.
Mi spinge il braccio destro dietro la mia testa. Sento la sua lingua bagnata e la barba corta del suo mento mentre mi lecca e bacia le ascelle. Poi fa lo stesso dall'altro lato.
Scende di nuovo ai piedi del letto. Il mio cazzo è inchiodato verso l'alto lungo la mia pancia e punta verso il mio ombelico, completamente eretto, e lui gli stringe un pugno intorno, e poi anche le palle, tirandoselo tutto verso la sua bocca.
La mia cappella diventa violacea, sotto la pressione della sua stretta e la pelle del mio scroto comincia a inspessirsi lentamente, quando lui spinge le palle più vicino alla base del cazzo. Posso guardarlo in faccia. Uno sguardo pieno di libidine - e ora sta facendo andare la sua lingua su e giù lungo la mia asta e succhia il mio scroto. Una palla finisce nella sua bocca, poi l'altra, e tutto il mio scroto è bagnato dalla sua bocca..
Lui continua a leccare su e giù, tira dentro e fuori ripetutamente dalla sua bocca la cappella, con un suono scoppiettante ogni volta che le sua labbra si staccano, per poter rituffarsi sopra di nuovo.
Marc:
Sono completamente nudo, inginocchiato sul pavimento ai piedi del letto. Florian è supino, un po' sollevato e appoggiato sui gomiti. Sta guardando verso di me, sorride. Le sua gambe sono completamente aperte e la mia faccia contro la sua spaccatura. Ho cazzo e palle in mano. Ha una completa erezione, il suo prepuzio è tiratissimo. Lui comincia a gemere un po' quando comincio a lavorare col suo cazzo. - Sospiri di Ooooh!, Aaaah! - rantolano dalla sua bocca.
Poi, metto le sue palle nella mia bocca, le succhio – si capisce che così è estremamente vulnerabile, si scuote tutto, così io passo le mie mani su e giù sulle sue cosce rassicurandolo. In qualche modo lui ha fiducia in me. Io strofino il mio cazzo, ora rigido come un palo, mentre succhio, lecco e bacio quella parte così sensibile del suo corpo.
Una chiara goccia di liquido – il suo pre-cum – fa capolino, fuoriuscendo dalla cappella. Lo assaggio.
Florian:
E' come se la stanza mi girasse tutta intorno – il cuore mi batte così veloce e la mia pelle è arrossata dalla pressione del sangue. Ogni tocco della sua lingua, le sue labbra, le sue mani sembrano così ipersensitive così. La mia testa va all'indietro, chiudo gli occhi, non c'è veramente modo di resistergli – ho in pratica consegnato il mio corpo a lui – per il suo completo piacere – potrebbe fare tranquillamente di me tutto quello che vuole – sono in paradiso!
Marc:
Io so che cosa vuole, ed è il suo cazzo nella mia bocca. Se c'è una cosa che conosco bene di me è che sono un esperto pompinaro – come amo farlo!
Non posso credere quanto è pieno e spesso il suo cazzo! Così comincio a lavorarci su. La mia testa sale e scende su di lui, e a ogni movimento sempre più si inabissa nella mia bocca, fino a quando non ce l'ho tutto dentro e il mio naso si spinge contro il suo pube rasato.
La mia testa non si muove per qualche attimo, tenendolo nella mia bocca così, le mie labbra alla base della sua asta, tenendola stretta come fossero un cock ring. Soffoco un po', tossisco e lo libero dalla mia bocca. Posso sentire il fremito di piacere delle sue gambe.
Appena mi stacco da lui, sputo e saliva escono dalla mia bocca e cadono sul mio petto. Lui può notare che i miei occhi lacrimano, ma io ritorno immediatamente su di lui succhiandolo vigorosamente su e giù per tutta la sua lunghezza.
Ogni tanto prendo una pausa e lo tengo fino al fondo della mia gola, con la mia faccia premuta sul suo osso pubico. Poi riparto, portandolo vicino al parossismo – ma mi fermo sempre in tempo. C'è ancora molto da fare con questo ragazzo prima che la notte sia finita!
Florian:
Certamente sa bene che cosa sta facendo, perchè sembra ogni volta percepire il momento in cui mi porta fino a un attimo prima dell'orgasmo, ma poi risesce a fermarsi – il bastardo! - lasciandomi in sospeso. Si siede sui talloni, tenendo ilmio cazzo in mano e ammirando il suo lavoro. Lascia che la tensione dei miei inguini si stemperi prima di ripartire di nuovo segandomi di nuovo e riprendendoselo in bocca.
Fuori, attraverso la finestra, appare la luna dietro le nuvole e la stanza si riempie della sua luce. Guardo verso di lui e penso a che cosa potrei fare io per lui che possa solo essere paragonato a ciò che lui sta facendo a me?
Le sue gambe sono ora ai lati del mio petto e lui si inginocchia sopra di me, con il suo culo contro la mia faccia e la sua testa fra le mie gambe, un classico 69.
I miei occhi sono a pochi centimetri dalla sua fessura, le sue palle sul mio mento e il suo cazzo ficcato sul mio torace. E' una fantastica visione ma le mie mani non sono libere. Le sua gambe stringono le mie braccia strette contro il mio corpo. Quaisasi cosa voglia fare la posso fare solo con la bocca e la lingua! Lo sento sputare sulla mia cappella e sento la sua stretta ricominciare a masturbarmi.
Mi sento intrappolato – voglio assaggiarlo, ma lui continua a tormentarmi. Quando io provo a sollevare la mia testa sul letto, lui subito alza il culo più in alto, tenedolo lontano dalla mia bocca e i miei occhi osservano il suo cazzo e le palle che pendono sulla mia faccia, irraggiungibili.
Prima che io possa far qualsiasi tentativo di avere l'iniziativa, lui si alza in piedi e torna ai piedi del letto. Mi afferra per le caviglie, mi solleva le gambe in alto e poi all'indietro verso di me, piega un po' le ginocchia e così facendo le mie chiappe si sollevano, esponendo il mio giovane sesso col suo stretto buco rosa. Mi mette un cuscino sotto il culo.
Cadono spruzzi di saliva tutto intorno al mio cazzo e alle mie palle. In questa posizione qualche goccia finisce giù e scorre sul mio buco.
CAZZO! Sento una delle sue dita toccarmi lo sfintere e usare la saliva some lubrificante. Poi spinge dolcemente sul mio ano, la punta del dito comincia proprio a entrarmi dentro. La sua bocca è ancora attaccata al mio cazzo – questo mi fa proprio impazzire!. Mi sento così indifeso, così intrappolato!
Il suo dito comincia a fare i suoi incantesimi, lentamente mi sta aprendo, si prende tutto il suo tempo, sputando ogni tanto sulla mia fessura per facilitare il lavoro. Per tutto il tempo il dito fa passi avanti nel viaggio per la destinazione finale – la prostata! Poi, mentre sta sempre succhiando alternativamente la mia asta o le mie palle, il suo dito si muove dentro e fuori di me sempre più facilmente e sempre più in profondità.
Naturalmente trova la destinazione finale e, nel momento in cui succede, il mio cazzo è sempre più duro e la mia reazione nella sua bocca gli dice - Sìì! Cosìì!!
Io riesco solo più ad ansimare “Oh, FUCK” Marc! - Bastardo! Che cosa mi stai facendo!”
Lui è una insaziabile e inarrestabile macchina del sesso, un secondo dito si fa largo – e - com'è possibile? - il suo succhiare e baciare si intensificano – sempre di più. Nessuno mi aveva fatto questo effetto prima. Il mio corpo freme, intrappolato sotto di lui.
Oh, My God! - Oh My God! - Non fermarti Marc! - Oh, FUCK! - Oh My God!
TERZA PARTE
Dopo Mezzanotte
E' passata mezz'ora da quando Marc è arrivato a casa di Florian. Sono insieme, nudi in camera da letto, i vestiti sparsi tutto intorno sul pavimento, dove sono stati buttati a caso. Florian è sdraiato a gambe all'aria sulla schiena. Marc sta lavorando il buco del ragazzo con le sue dita.
La luce della luna riempie la stanza.
Marc:
Il suo sfintere comincia a rilassarsi. Ora le mie dita si muovono più facilmente avanti e indietro. Proviamo un terzo dito. Sta cercando di resistermi mettendo la sua mano sopra la mia per fermarmi per un momento. Ora mi lascia e io sto lavorandomi nuovamente il suo buco. Prima con dolcezza, mentre si abitua ad avere tre dita infilate lì. Si lamenta e geme, sussurrando “ Oh, Sìì!” mentre lo sto allargando. Provo a vedere se può prenderne quattro. Il suo ano si stringe all'inizio, ma poi si allenta. Adesso posso metterci dentro tutte e quattro le dita, avanti e indietro, e anche un po' più velocemente. Mi piace la sua maniera di gemere mentre lo faccio!
Florian:
Non avevo mai avuto quattro dita lì dentro, prima. Dio – come amo quello che mi sta facendo! Scivolare con le sue dita dentro e fuori di me, girando la mano in quel modo. Continua a trovare la mia prostata, il mio cazzo si scuote di piacere ogni volta che la tocca. Sto guardando il soffitto, pregando che non si fermi e chiedendomi quanto possa ancora durare.
Una goccia di pre-cum compare sulla fessura del mio glande. Lui la toglie con un dito e se la mette in bocca. Che sguardo che fa! Io sorrido quando incontro i suoi occhi. Lui usa pollice e indice per farne sprizzare un altro po'. Io apro la bocca e tiro fuori la lingua. Voglio assaggiare anch'io!
Marc:
Sta colando fuori il pre-cum. Lo assaggio e gliene do un po'. Mi chino verso di lui e ci baciamo.. Lui accartoccia le gambe intorno alla mia schiena, tirandomi più vicino a sé. Mi mette le braccia intorno al collo. Bacia alla grande! Tenero, appassionato. I nostri cazzi si strofinano. Gli dico che lo voglio fottere. Lui fa sì con la testa. Lo vuole.
Io lo devo assolutamente avere, è un manzetto così eccitante e sexy! L'ho pensato subito, dal momento che l'ho spiato per la strada. Mi stacco da lui e mi metto ai piedi del letto. Mi meno il cazzo. Lui si gira, apre il cassetto del comodino e mi dà un tubetto di K.Y. Jelly. Si gira in modo da avere la testa ai piedi del letto, mette il cuscino sotto il culo, alzandolo nuovamente un po'.
Mi inginocchio sul letto, gli butto le gambe indietro con le ginocchia piegate e do uno sguardo al suo buco rosa. Le mie dita sono servite. Il suo buco è mezzo aperto e pronto. Guardo in su. Mi vedo completamente nello specchio sulla parete al fondo del letto. Il suo ano è mio, dico alla mia immagine riflessa.
Florian:
Mi sono messo sul letto in modo che possa vedersi allo specchio sul muro. Lubrifica il suo cazzo con KY e ne mette un po'anche sul mio ano. Mi tiene per le caviglie, spingendo le mie ginocchia contro il torace. Comincia lentamente a spingere dentro. Fa un pochino male, a dispetto di tutto il lavoro che le dita hanno fatto per prepararmi. Lui nota una smorfia sul mio volto a spinge più lentamente. Io accolgo a poco a poco sempre di più tutto di lui, fino a che è completamente dentro. Per qualche attimo si trattiene e non si muove. Ora lo posso sentire, profondamente e completamente dentro di me. Le sua palle e il suo pelo pubico aderiscono alle mie chiappe.
Marc:
Quando comincio a penetrarlo, capisco che fa male, così mi muovo il più lentamente possibile, mentre lui si abitua a sentirmi dentro di lui. Mette le mani sulle mie cosce e mi ferma allontanandomi un po' fino a quando si sente pronto a prenderne un po' di più. Quando la prima volta lo penetro completamente gli esce un rantolo e le sue mani si staccano dalle mie cosce e vanno dietro la sua testa. Io arretro lentamente, è ancora molto stretto e poi spingo nuovamente. Lo rifaccio. Ora è assuefatto. Io costruisco il mio ritmo in modo da andare avanti e indietro più velocemente.
Guardo in su e mi vedo nello specchio. Ora provo a spingere più lentamente e profondamente. Ogni volta che le mie palle finiscono contro il suo culo, lascia uscire un gemito. Improvvisamente dice “WOW !!- Così !! - Oh! Prendimi Marc!! - Ti prego ! Ti prego, fottimi!!
Comincio a martellare più duramente. Tiro fuori il cazzo, lascio una sua caviglia e me lo prendo in mano. Lui tiene su la gamba con il braccio dietro il ginocchio, mentre io comincio a sbatterlo dentro e fuori ripetutamente, tenendomi il cazzo alla base e lo sbatto dentro quel buchetto. Lo prende come un uomo.
Florian:
Fa proprio male quando comincia a spingere il suo grosso cazzo nel mio culo. Lo voglio così tanto. Io provo veramente a concentrarmi, rilassarmi in modo da poterlo prendere tutto. Lui è paziente. Mi aspetta. E' un amante rispettoso, non solo un chiavatore arrabbiato.
Cazzo! La sensazione di lui completamente dentro di me è assolutamente fantastica. Lui sa quel che fa. Prende il suo tempo, vuole che io ne tragga piacere quanto lui. Quegli occhi! Quei meravigliosi occhi verdi, sembrano guardare dritto dentro la mia vera anima. E' chiaro che ha cura del suo corpo. Si vede. Posso vederlo mentre si ammira nello specchio mentre mi sta fottendo.
Ora sta trombando pesante. Il mio corpo si scuote ad ogni colpo. Il mio cazzo è un pezzo di marmo piatto contro la mia pancia.
Marc:
Che bella trombata, un bel buco stretto di un ragazzo! Si sta muovendo in sincrono con me, proprio non mi resiste. Gli piace esattamente quanto piace a me. Lo voglio prendere in un'altra posizione. Mi allungo, metto le mani sotto la sua schiena e lo sollevo. Io sono sdraiato sul letto, lui può sedersi su di me. Non lascio che il mio cazzo esca fuori. Ci mettiamo nella nuova posizione.
Florian:
Col suo cazzo sempre dentro di me mi ha sollevato e ora io sono seduto sopra di lui, che è sdraiato sul letto. Piego le gambe in ginocchio ai lati del suo torace. Mi siedo sopra e prendo il suo cazzo in profondità nel mio culo. Lo afferro da dietro per controllare che sia tutto dentro. Comincio a cavalcarlo, stile cowboy. Mi piace questa posizione! Ora ho un po' più di controllo. Posso cavalcarlo col mio culo.
Marc:
E' seduto sopra di me e mi sta cavalcando. Ha messo le mani dietro, appoggiandole sulle mie cosce così da potersi lasciar andare su e giù sul mio tronco. La sua faccia! Posso proprio dire che gli piace! Guardo dietro di lui nello specchio. Posso vedere il mio cazzo che stantuffa profondamente dentro di lui.
Lui pensa di aver maggior controllo in questa posizione. Mi allungo e comincio a giocare coi suoi capezzoli mentre lui rimbalza su e giù su di me. Afferro il suo cazzo e glielo meno, bloccando così i suoi sussulti su e giù. La sua testa cade all'indietro e guarda il soffitto sopra di lui. Chiude gli occhi. Il suo volto è il ritratto dell'estasi … ma io ho ancora altre idee!
Florian:
Mi ha sollevato completamente dal letto, con ancora il suo cazzo dentro di me. Le mie braccia si avvinghiano attorno al collo. Il mio culo appoggia sul suo osso pelvico, io incrocio le gambe dietro la sua schiena e rimango appeso a lui. Lui appoggia la mia schiena contro il muro per sostenermi.. Comincia a penetrarmi in piedi. Sono appeso a lui con tutte le mie forze. Mi voglio toccare il cazzo. Lui è così potente. Sento le mie scapole grattare contro la parete. Lui è così forte, sostiene tutto il mio peso, le sue mani sotto il mio culo. Mi tiene su mentre mi tromba! E' incredibile. Sono del tutto posseduto da lui.
Marc:
Voglio questo ragazzo. Voglio prenderlo in ogni immaginabile posizione. So che lui è all'altezza di farlo. Così lo sollevo e sostengo il suo culo con le mie anche. Le sue gambe si incrociano strette dietro la mia schiena, le sue braccia intorno al mio collo. Quando mi alzo resta appeso così al mio corpo. Il mio cazzo è ancora dentro. Lo appoggio contro il muro per aiutarmi a sostenerlo meglio e lo penetro così. Veloce – lo fotto velocemente, su e giù.
Lui sobbalza attaccato a me, il suo cazzo si dimena. Lui prova a toccarselo ma io lo fermo. La sua mano cade mollemente lungo il fianco, incapace di resistere. Mi guarda dritto negli occhi. Il suo volto dice: “Sìì !! Sfondami ! Dammelo tutto !”
Ed è ciò che voglio e faccio.
Florian:
Le mie spalle grattano contro il muro mentre lui mi penetra ripetutamente. E' così pieno di energia. Io vorrei venire ma vorrei anche trattenermi. Mi chiedo quantoposso ancora resistere. Si ferma, mi fa scivolare giù. Siamo faccia a faccia e ci baciamo con passione, ansimando. Che goduria!
Marc:
Prendo la sua mano e lo spingo verso il pavimento. Lui si mette a quattro zampe, appoggia la testa per terra, mette le mani dietro di sé e si allarga le chiappe guardandomi. Mi sta ancora una volta concedendo il suo culo.
Mi inginocchio dietro fra le sue gambe, metto le mani sui suoi fianchi e spingo ancora una volta dentro. Lancia un rantolo come di angoscia. Comincio a spingere, lentamente, a lungo e con forza. La sua voce è adesso più calma, si riduce semplicemente a piccoli sospiri e gemiti ogni volta che le mie palle urtano il culo.
Florian:
A quattro gambe, davanti allo specchio, cerco di vederlo posizionarsi dietro di me. Sputa nel mio culo. Metto le mani sotto la fronte le spalle scendono e il mio culo si inarca, Il mio buco è suo.
Sta cominciando veramente a devastarmi il culo, lo schiaffeggia contraendo i miei muscoli e il mio buco stringe il suo cazzo ancora più stretto. Mi vedo per un attimo nello specchio, il sudore mi cola. Mi chiedo se riconosco veramente la mia faccia. Sono andato, completamente strafatto! Quest'uomo mi possiede, mi possiede del tutto. Sono suo, può far di me ciò che vuole.
Marc:
Quattro ore fa non sapevo neanche che Florian esistesse ma appena gli ho parlato al bar ho capito che lo desideravo. La pura grezza attrazione sessuale si è intensificata, una volta che ci siamo messi a parlare scoprendo quanto avevamo in comune, trovandoci l'un l'altro così interessanti, comunicativi e irresistibili. Ora lo sto trombando, nella sua casa, nella sua camera da letto, sul pavimento, condividendo l'intimità della sua mente e del suo corpo. Non c'è un centimetro del suo corpo che io non abbia toccato o esplorato.
Siamo tutti e due in un bagno di sudore, è stato così intenso il nostro sesso. Questo non è un incontro casuale. E' molto di più. Ora c'è un legame fra di noi. Ciascuno di noi vuole portare l'altro in un posto dove non siamo mai stati prima.
Gli voglio venire dentro, cavalcare il suo culo, dargli tutto il mio sperma, prenderlo e farlo tutto mio e solo mio, possedere il suo corpo e la sua mente.
Florian:
E' arrivato il momento! Ho trattenuto così a lungo. Qualche volta avrei voluto venire, ci sono arrivato vicino, ma mi sono trattenuto, non volevo che finisse, doveva durare il più possibile, volevo che non finisse mai. Le mia palle fanno male, piene da scoppiare.
Mentre il suo bastone colpisce ripetutamente la mia prostata perdo del tutto il controllo. Lancio un lamento e mi concedo al mio orgasmo, lo libero completamente. Gli occhi mi si chiudono, finisco in un altro mondo. E' come se il tempo si fermasse. I miei occhi sono chiusi, ma io vedo passare le stelle, come se stessi volando attraverso le galassie. Sento il Paradiso. Il mio corpo è tutto un fremito.
Lo sperma esplode fuori di me. Non mi sono neanche toccato. Lui mi vede venire e mi gira intorno, afferrandomi il membro, cazzo com'è sensibile ora. Lui tira fuori fino all'ultima goccia lo sperma fuori di me, svuotandomi completamente le palle.
Crollo esausto sul pavimento. Il mio petto cade sulle bianche tracce di sperma che è uscito e atterrato sul pavimento sotto di me. Il mio corpo continua ad avere continui piccoli tremiti post-orgasmo, come piccole scosse elettriche che attraversano tutto il corpo.
Marc:
Sta per venire. Percepisco la tensione del suo corpo. Stantuffo il mio membro dentro di lui sempre più velocemente. Lui viene – un getto enorme, e non si è neanche toccato! -
“Oh” …. Ca ...z... z...o!!“ grida. Il suo sfintere dà una stretta al mio cazzo mentre viene. Gli giro intorno, glielo afferro e glielo meno furiosamente, tirandogli fuori tutto fino all'ultima goccia.
Mentre lui crolla per terra gli piazzo una mano sulle scapole, l'altra sul culo, e lo spingo contro il pavimento. Tre profondi colpi finali dentro di lui. Gli sto dentro il più profondamente possibile e parto.
Quattro, cinque, forse più getti finiscono profondi nel suo culo. Il sudore mi cola e io crollo sopra di lui, non mi sposto e il mio cazzo è ancora conficcato profondamente dentro di lui.
Florian:
Mi tiene sotto di lui, schiacciato sul pavimento e stantuffa nel mio culo. Colpi decisi, profondi. Lancia un gemito e viene dentro di me.- “Sìì !!” Lancia un grido, e non lo tira fuori, grazie a Dio!
Crolla su di me, i nostri corpi sudati sbattono contro. Pelle bagnata contro pelle bagnata. Ambedue respiriamo profondamente. Sento il suo fiato contro l'orecchio. Cominica a baciarmi il collo e sulle spalle, lungo la spina dorsale – com'è tenero! - il tocco magico di un vero amante.
Ci sediamo uno di fronte all'altro sul pavimento, le braccia intrecciate. Non riusciamo a smettere di baciarci, toccarci e tastare dappertutto i nostri corpi caldi e sudati. Guardiamo verso lo specchio, ci osserviamo, sorridiamo tutti e due.
Si alza in piedi, mi allunga la mano e mi tira su. Ci baciamo di nuovo, ancora una volta abbracciati stretti stretti. Sento piccoli rivoli di sudore lungo la schiena e sul sedere.
Marc:
Siamo sdraiati insieme sul letto.come due cucchiai in un cassetto. Il nostro respiro si sta calmando e ritorna a poco a poco normale.. Le mie braccia lo avvolgono, lui spinge il suo culo sul mio cazzo.
Florian:
Come ci si sente bene insieme così a letto! Sono su un lato, il suo corpo è dietro di me pigiato contro il mio, le sue braccia intorno a me. Il suo sperma sta fuoriuscendo dal mio buco. Mi piacerebbe tanto poterlo tenere dentro di me, per poter avere qualcosa di lui in me per sempre. Sono esausto, mi addormento.
Quando rispro gli occhi la stanza è inondata dalla luce del sole. La sveglia segna le 8:30. Allungo una mano dietro di me. Per un momento non mi ricordo il suo nome, ma poi – Marc! Il letto è vuoto. Panico! E' andato via!
Poi sento il rumore della doccia in bagno. E' lui! Con un salto scendo dal letto e mi alzo. Attraverso la porta del bagno. Si! E' lì! Mi metto le mutande, prendendole dove ce le eravamo tolte la sera e le avevamo lasciate sul pavimento. Vado in cucina e preparo il caffè.
Marc:
Quando esco dalla doccia calda e comincio ad asciugarmi do un'occhiata al mio riflesso sullo specchio. Le mie dita corrono sulla barba incolta sul mio mento. Sarebbe stato meglio me la fossi fatta ieri. Passo un asciugamano sui miei capelli bagnati e ne avvolgo un altro intorno alla vita., apro la porta e entro in soggiorno.
Lo vedo in piedi in cucina, mi volge la schiena, nei suoi slip così sexy, che gli stanno così bene, ben stretti attorno al suo piccolo culo sodo. Assaporo il profumo del caffè. Buon Giorno!
Florian:
Sento la sua voce e mi volto. Un asciugamano intorno alla vita e un altro per asciugare il suo ciuffo di capelli lucenti e bagnati. E' tremendamente sexy, ora più che mai – che corpo! E' semplicemente perfetto.
Caffè?
Marc:
Sto facendo tardi al lavoro. Prendo la tazza di caffè che mi ha allungato, gli do un bacio e ne bevo un sorso.. Dico che ho fretta e gli chiedo il numero di cellulare. Lui cerca una penna e un pezzo di carta. Dice che è un peccato che io debba lavorare di domenica. Allora mi ricordo, sorrido – Che idiota! Ho tutto il giorno libero!
Florian:
Si è dimenticato che giorno è! Ridiamo. Gli do un altro bacio. Lui posa la tazza e mi tiene stretto – un lungo, tenero, appassionato bacio. Sento la sua mano scivolare giù, lungo la schiena fin sotto gli slip e mi strizza il culo. Lo prendo per mano e lo porto in camera da letto. L'asciugamano gli cade dalla vita. Chiudo al porta dietro di noi.
Fuori si sentono le campane della Domenica suonare per la città.
Chi è Marc?
Chi è Florian?
Sono i loro nomi veri?
E' successo tutto proprio come hanno detto loro?
Quanto tempo fa è successo?
Sapremmo tutti questi dettagli, se non avessimo avuto il racconto con le loro proprie parole?
Che cosa successe dopo quella prima notte?
há 8 anos
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