8 - La prima

Tornammo in campeggio. Annika con Il cugino, che mi guardava storto, mah che fosse geloso, pensai. Io con il mio gruppo. Andammo alle tende e dormimmo. Il giorno seguente era il turno del torneo di ping pong. Passai il mio turno. Il mio avversario era un amico di Annika che però non si fece vedere. Chiesi a un mio amico dove stava di tenda ma mi disse che aveva con il cugino e altre due amiche un bungalow. Andammo al mare e nel pomeriggio nell' ora più calda decidemmo di trovarci al bar del campeggio. Fu li che la incontrammo seduta a un tavolino con il suo gruppo. Mi salutò con un sorriso e un cenno del capo. Ricambiai e mi misi a giocare a un videogame del bar. Ogni tanto alzavo lo sguardo e trovavo sempre il suo. La cosa mi faceva piacere...molto. Nel tardo pomeriggio scendemmo in spiaggia. E alla sera ci trovammo al solito baretto tra gli amici. Passarono Annika il cugino e gli amici. Eleganti. Noi disco ci dissero. Eh noi no rispose un mio amico, tutti scoppiammo a ridere. Lei era veramente bella. Capelli lunghi sciolti , gonnellina di jeans e un top blu che le fasciava la schiena in modo morbido lasciando intravedere una striscia di pelle sui fianchi. Era evidente che non portava il reggiseno. Dei sandali con tacco e una cavigliera rendevano sexy la sua figura e le davano 5 cm in più. La seguii con lo sguardo, pensando, chissà se si gira a guardarmi...cosa che fece prima di girare l angolo del bar. Un occhiata breve ma con un sorriso sensuale. Erano giorni caldissimi. Quando tornai alla mia tenda quasi dentro non si poteva stare dal caldo. Mi sdraiai nudo, sopra il lenzuolo che ricopriva il materassino doppio che avevo. Non so che ora fosse quando, sudatissimo mi svegliai per dei rumori. Come dei colpetti alla mia tenda. Uno due tre cadenzati. Qualche coglione stava tirando dei sassi sulla mia tenda. Misi il costume e uscii. Nessuno. Non vedevo niente. Troppo buio. A cinque metri c era una siepe che delimitava la strada per le docce. Sentivo però sghignazzare in quella direzione. Girai l angolo incazzato e vidi lei..Annika. Che cazzo fai sussurrai. Lei rideva, che fosse ubriaca? Tornata adesso mi disse con taxi. E gli altri? Chiesi. Rimasti a una festa in spiaggia mi disse. Tra me e me mi chiedevo e questa cosa vuole... Io non avevo voglia, replicò. Ma no sonno. Eh troppo caldo le dissi. Si, sussurro, beviamo qualcosa? Il bar è chiuso le feci notare..sono quasi le 3! Dai come with me, nel mio bungalow. Aveva una luce negli occhi, che mi ipotizzava. Andiamo disse facendomi il gesto con la mano. Ma sì pensai. Aspetta, prendo le sigarette e tornato alla tenda poi la raggiunsi. Il campeggio era grande e dopo cinque minuti arrivammo al suo bungalow. Nel cammino le chiesi se si era divertita in disco. Mi disse che aveva ballato ma che la gente non era troppo good. Standole al suo fianco potevo sentire il suo profumo, di fiori mi sembrava. Dava una sensazione di freschezza. Il bungalow aveva una bella veranda con tavolino e sedie. Era disposto intorno ad altri ma in modo che le verande non si guardassero. La guardai da dietro salire sui 5 scalini. Le sue gambe sembravano non finire mai. Siedi mi disse mentre apriva la porta. Sentii che buttò la borsetta che aveva e mi chiese coca o birra? Si affaccio' alla porta e dissi birra! Qualche secondo e tornò con due birre. Stando in piedi prese la sua e appoggiata alla mia le fece tintillare. Ricambiai e si porto la birra alle labbra facendo un avido sorso. Vidi il suo collo distendersi all' indietro mentre la birra scendeva nella gola che si contraeva. Inevitabilmente quel movimento in avanti fece sporgere e tendere al massimo il suo petto. I suoi seni spingevano contro il top disegnando le sue forme perfette tanto da vedere il contorno dei capezzoli. Deglutii la mia birra, come ingolosito, e finito il mio sorso accesi una sigaretta. Ero nervoso!! Lei posò la sua bottiglia e mi disse cinque minuto. E sparì nel bungalow. Sentii scorrere una porta all' interno. Andrà a cambiarsi pensai. Fumai avidamente mentre sorseggiavo la birra. Sentii poi dei passi...e spunto' a metà figura sulla porta. Era praticamente nuda. Vedevo un suo seno, il capezzolo ben delineato con quella forma all' insu', la gamba poggiata allo stipite e al fianco il cordoncino del perizoma. Era sensualissima. Ero impietrito dalla sua bellezza, fu questione di attimi, feci un ultimo tiro e mi sussurro' vieni... Credo che in 20 secondi ero già eccitato. La segui dentro ammirando il movimento delle natiche nianche e sode. Il tempo di entrare e si girò, due passi verso di me e nello stesso istante che disse.. ho voglia..mi infilò la lingua in bocca mettendomi una mano dietro la testa e una sul sedere stringendosi al mio corpo. La mia lingua si avvolse alla sua, quella morbidezza, quel bagnato di saliva, mi fece sentire un calore in tutto il corpo. E sentii crescere l erezione nel mio costume. Le teste si incrociavano di continuo seguendo i movimenti delle lingue. Si cercavano fuori dalla bocca, mente mi massaggiava dietro la testa e premeva con l altra mano sul mio pettorale mentre mi massaggiava un capezzolo. Le misi le mani sulle natiche che già sapevo sode, le palpavo piano e poi forte spingendola verso il mio corpo. Poteva sentire così quanto fossi duro e che il mio pene si contraeva ai movimenti del suo bacino. Ormai ansimavamo tutti e due, mi prese la lingua tra le sue labbra per succhiarla per poi infilarmi la sua in bocca. Sentivo la cappella pulsare, non ancora scoperta, e percepivo il mio glande che si stava bagnando. Scostai la mia bocca e la baciai sul collo lentamente percorrendolo con le labbra socchiuse per poi risalire fino sotto l orecchio con la lingua, il sapore della sue pelle era come miele. Quel mio gesto fu accompagnato dalla sua mano che appoggiata al mio costume massaggiava il mio pene nelle lunghezza per poi stringermi in prossimità della cappella. Si scosto' un po' da me inarcando la schiena per porgermi i seni dando tregua al mio pene. La tenevo da dietro e lei mise le mani dietro al mio collo mentre abbassai la testa per arrivare a un suo seno. Quando passai la punta della lingua sul capezzolo ebbe un fremito che passo a un gemito quando lo presi tra le labbra e cominciai a stuzzicarlo con lingua. La facevo roteare seguendo l areola per poi leccare il capezzolo turgido con qualche colpo di lingua per poi riprendere a succhiarlo. Ormai era durissimo e bagnato dalla mia saliva. Tolsi una mano dal suo fianco e mentre ne succhiavo uno palpavo l altro seno prendendolo nel mio palmo. Percepivo cosi quanto era sodo e quando presi il capezzolo tra le mie dita emise un lungo gemito che la fece poi ansimare mentre ne succhiavo uno con la bocca e stringevo e tiravo l altro con le dita. Il mio pene ormai era dritto, verticale nel costume. La cappella spingeva sul bordo. Non mi sarei mai staccato da quel seno che desideravo avidamente. Ma lei si rimise diritta riprendendomi a baciarmi e mi prese le mani portandole sulle sue spalle. Presi ad accarezzarle la testa con una mano. Infilarla nei capelli mi eccitava, cercai con l altra un seno ma la rimise sulla sua spalla...e mentre giocavamo con le lingue fuori dalla bocca sentii i suoi palmi appoggiarsi al mio petto. Lo percorreva tra i miei peli e cominciò a massaggiarmi tutte e due i capezzoli. Muoveva le mani su e giù in modo da schiacciarli per poi sentire che erano turgidi sotto i suoi polpastrelli. Sentivo il suo respiro eccitato che si mischiava con il mio. Le sue dita sui capezzoli mi facevano contrarre il pene. Rallento' il bacio e mi fissò negli occhi. Questioni di secondi...e una mano si infilò dietro nel mio costume. Cominciò a palparmi una natica come per tenermi da dietro. Le mie braccia scesero lungo il mio corpo nel momento in cui, con lo sguardo fisso, infilò l altra mano nel mio costume. Con il palmo avvolse la mia cappella bagnata che era quasi tutta esposta per quanto ero eccitato e duro e con un movimento lento abbassò tutto il prepuzio fino in fondo. La vidi sorridere mentre la sua mano bagnata dal mio liquido preseminale percorreva tutto il mio pene fino a liberarlo per poi arrivare ai testicoli gonfi e ben delineati. Prese a palparmi delicatamente, ormai ansimavo, eccitato, sentirmi toccare, esplorare mi dava delle scosse lungo il corpo che si ripercuotevano sul pene che si contraeva sempre di più. Mi fai morire le dissi.. e lei sussuro'..sei così duro..La sua mano uscì dal mio costume e con un gesto rapido si abbassò per sfilarmi il costume che fece fatica a scendere perché il mio pene era così dritto e duro che opponeva resistenza. Lo presi io in mano cosicché lei lo abbassò fino alle ginocchia. Cadde per terra e facendo un passo, visto che ero scalzo , rimase a terra. Si rialzo', la tirai io contro di me. Così stretti che il mio pene era tra i nostri corpi. Lo sentiva pulsare sulla sua pancia. E io sentivo i suoi seni premere sul mio petto. I capezzoli turgidi si strofinavano sul mio corpo. Era passato solo qualche minuto ma eravamo eccitatissimi. Rimanemmo così qualche istante baciandoci. Il mio pene che sussultava mentre palpavo il suo culetto e lei il mio premendo le mani per stringermi piu a le. La lasciavo fare..quello che sarebbe successo dopo per me era una novità. Pensai, non so quanto resisto così..in quel momento si scosto' da me e sentii la sua mano stringere il mio pene. Lo teneva stretto, fermo..abbassò lo sguardo e vide la mia cappella gocciolante, che inevitabilmente aveva bagnato il suo corpo lasciando un filo trasparente tra i due corpi. E cominciò a masturbarmi..lentamente. Come quella sera in mare. Portava il prepuzio intorno alla corona della cappella, muovendola in quel cm del mio pene. Poteva vedere il mio ventre alzarsi e abbassarsi dal respiro eccitato. Mi tremavano le gambe, credo che lo percepi', quindi mi lascio il pene libero e presa la mia mano mi guido in camera da letto. Era una matrimoniale. Poi a fianco c era un altra stanza dove avevo intravisto un letto a castello. Ti voglio mi disse... Con un gesto si levo' il perizoma, che nel momento in cui lo sfilava quasi rimase appiccicato in prossimità delle labbra per quanto era bagnata. Si sdraio' sul letto portandomi con se. Riprendemmo a baciarci messi sul fianco. E la tirai a me, sopra di me, sdraiata. Una mia gamba era tra le sue cosce leggermente alzata , percepivo dalla mia pelle che era bagnata. Percorrevo la sua schiena con le mie mani fino al sedere. Presi a palparlo. Così tondo e sodo che premerlo con le mani mi eccitava da morire. Percorsi la riga del culetto con il dito medio, prima in superfice e poi fino a farlo sparire in quella rotondità arrivando a sfiorarle l ano, depilato. Con il polpastrello sentivo che lo contraeva ansimando di piacere quando lo toccavo, procurandole dei brividi che le faceva inarcare la schiena. Lo spingevo poi a mani unite contro il mio corpo e lei si muoveva strusciandosi sulla mia gamba. Alzò il busto per porgermi un seno. Il suo capezzolo fino nella mia bocca, che presi a succhiare avidamente per poi lasciarlo e colpirlo con la punta della lingua. Il mio pene sbatteva sulla sua coscia e la sua mano in un istante lo prese in mano. Ormai il prepuzio era tutto ritratto da un po per l erezione al massimo. Cominciò ad accarezzarmi lo scroto massaggiando i testicoli, delicatamente , era come se li allontanasse dal mio corpo facendomi tendere e sussultare il pene ancora di più che sentii gocciolare. La sua mano salì fino a stringerlo. Credo sentisse le mie contrazioni che partivano dall' ano. In un attimo si accovaccio' sulle ginocchia lasciando alzato il culetto e sentii quel respiro caldo, il suo alito, quando la sua lingua si posò sul frenulo e lo lecco concentrandosi su quel cm di striscia di pelle. Emisi un gemito e inarcai la testa all' indietro quando la cappella venne presa dalle sue labbra e fini in bocca. Cominciò a muovere la testa su e giù mentre con la mano teneva dritto il mio pene. Con l altra prese a massaggiarmi i testicoli. Avevo alzato le ginocchia aprendole per farle spazio. Si muoveva di qualche centimetro mentre la lingua roteava intorno alla cappella. Quel calore, la sua saliva mi facevano impazzire. Alzai la testa e incrociai il suo sguardo. Fu questioni di istanti e si portò, chiudendo gli occhi, il mio pene tutto in bocca. Cominciò a succhiarmi, stavo impazzendo, mentre il mio pene usciva e entrava dalla sua bocca. Si concentrò nei movimenti sul glande, alternava delle succhiate fino a cercare con le labbra la corona della cappella mentre roteava la lingua.Ansimava eccitata come me. Irrigidii le gambe, capii che ero vicino al punto del non ritorno. Fu questione di un attimo. Alzai il busto, la fermai e lasciato il mio pene tutto lucido di saliva e bagnato la tirai a me. Le infilai la lingua in bocca. Quel gesto la fece come impazzire . Cominciammo a slinguare avidamente, infilai la lingua nella sua bocca. Sentire il mio sapore nella sua bocca mi diede un fremito pazzesco. Eccidantomi ancora di più..ma almeno il mio pene aveva un attimo di tregua. La girai sulla schiena sdraiandola. Ero sopra di lei, che divarico' le gambe per farmi spazio. Le punte delle lingue giocavano fuori dalla bocca, il mio pene strusciava sulla sua pelle, mi alzai leggermente sulle ginocchia. La mio bocca lascio la sua e si portò sul collo. Lo baciai...ansimando, e con la lingua, con la punta scesi verso un seno. Le sue mani accarezzavano la mia testa mentre cominciavo a succhiare un capezzolo..poi l altro. Con le mani unii i seni uno contro l altro palpandoli. Quel cm di capezzolo turgido mi faceva impazzire. La punta della lingua lo stuzzicava. Lasciai un seno e la mia mano percorse il suo ventre. Fino a sentire la strisciolina di pelo che aveva sul pube. Sentivo il suo ventre alzarsi ed abbassarsi dal respiro. E la mia mano incontrò le labbra ormai esposte...bagnate. Alzai gli occhi con un suo capezzolo un bocca, la sua testa era all'indietro e quando cominciai a massaggiare le labbra percorrendole tutte, alzò leggermente il bacino. Era un lago. Sentirla così liscia mi eccitava. Le dita bagnate si muovevano in prossimità del clitoride inevitabilmente gonfio. Sembrava accompagnare il movimento della mia mano con il bacino. La mia bocca lascio il capezzolo. Continuavo a toccarla. Mi concentrai sul clito massaggiandolo a cerchio e poi di lato. Per poi ripercorrere tutte le labbra con la mano, infilando leggermente il dito medio nelle sue labbra....era così aperta..per poi tornare al clito. Gemeva...divaricando le gambe ancora di più. Infilai la lingua nell' ombelico. Ebbe una scossa mentre il mio alito, il mio respiro eccitato lo solleticava. Infilai la lingua nell' ombelico per leccarlo, baciarlo ...ma avevo il desiderio di darle piacere con la mia bocca. Di leccarla, di sentire il suo sapore, ma non l avevo mai fatto. Le sue mani erano sulla mia testa. Alzai lo sguardo e in quell' istante incrocia il suo viso. Lo sguardo eccitato..voglioso, leccami please mi disse..La mia bocca lascio l ombelico, alzai il busto, e le mie mani presero a palpare l interno delle sue cosce. Guardai le labbra aperte, e che stava colando, come un rigagnolo, fino ad arrivare all' ano, era talmente eccitata che mi sembrava di vederla pulsare, allargai al massimo le cosce e portai la mia bocca così vicino, che poteva sentire il mio alito caldo che ne usciva. La sentivo fremere, e quando diedi la prima leccata tra le sue labbra, emise un gemito. Pensai di emulare quanto visto nei film porno..cominciai a leccarla con tutta la lingua, quell odore, quel sapore mai provato prima mi fece sussultare il pene che era sempre duro e dritto. Percorsi le labbra con la lingua piano e poi più forte cercando di capire cosa le dava più piacere, lei si massaggiava i seni premendoli, alternavo leccate a dei baci portando le labbra aperte nell' interno coscia per poi rinfilare le lingua tra le labbra. Come per penetrarla con la punta, intanto con una mano le massaggiavo il clitoride alternando i movimenti. Una sua mano mi tirò più contro il suo corpo. Il mio naso era appoggiato al suo corpo facendo in modo che la mia bocca fosse quasi contro. Come se avesse capito che era la mia prima volta, prese a guidarmi la testa, quando si fermava capivo che dovevo insistere li..decisi di infilare il dito medio con il palmo rivolto verso l alto. Il dito scivolo' praticamente tutto dentro, lo muovevo avanti e indietro, usciva lucido, bagnato mentre lei colava di più, ora la punta della lingua trovato il gonfiore del clito, lo colpiva,lo tintillava, la muovevo di lato piano all'inizio, ma quando la sentii gemere di più aumentai il ritmo e la pressione . Ora la sua mano mi teneva la testa fissa li..muoveva lei il bacino come per strofinarsi sulla mia bocca . Fino a che sentendo il clito come un piccolo pene, gonfissimo,presi quella parte del corpo tra le mie labbra. Diede un colpo di reni quando incominciai a succhiare quella parte quasi tutta coperta, e a muovere la lingua di lato. Gemeva, con una mano tirò la pelle intorno al clito verso di se, lasciando quasi del tutto scoperto quel bottoncino rosa. Lo baciai con le mie labbra bagnandolo di saliva, immaginando quello che provavo sul mio glande, e presi a sfiorarlo con la lingua per poi colpirlo di lato lentamente. Lei porto le mani sulle lenzuola stringendole mentre la penetravo con un dito più velocemente e continuavo a stuzzicarla. Ovviamente io stavo letteralmente gocciolando. La mia cappella pulsava. Lei era bagnatissima tra i suoi umori e la mia saliva. Non capivo più niente, e non le davo tregua. La sentii godere, di quello che facevo. E sussurro'...fuck me!! Alzai la testa fermando il ritmo , lei alzò il busto e mi tirò a se infilandosi la mia lingua in bocca. Mi stava slinguando come non mai, come per gustare il suo sapore che aveva riempito la mia bocca. Avevo le braccia puntate sul letto, allungò una mano e incomincio a masturbarmi. Lo stringeva fermandosi per poi tirare più che poteva verso il basso facendo sussultare il mio pene. Sentivo i testicoli duri e gonfi che ballonzolavano da quel movimento continuo. Era da più di 20 minuti che ero durissimo e ormai al limite. Volevo scoparla. Che fosse lei la mia prima volta . Mi mise le mani sul petto spingendomi a sdraiarmi. Si mise a cavalcioni sulle mie ginocchia. La guardavo negli occhi lasciandola fare, come on..mi disse, si porto' più sopra di me. Prese il mio pene in mano e lo guidò tra le sue labbra . Lo strofinava percorrendo la figa. Sentivo le labbra bagnate contro la cappella che era fradicia. Fino a che inarco' la schiena tenendo il mio pene saldo in mano. E abbassò il suo corpo verso il mio. La cappella entrò subito accolta da quel caldo bagnato e appiccicoso che subito contrassi il pene. Si mosse avanti e indietro tre o quattro volte e vidi nel suo volto una smorfia di piacere quando fece sparire il mio pene dentro di sé. Non capivo niente, mi sembrava di essere stato rapito in un posto caldo e accogliente, vellutato. Appoggiò le mani al mio petto è cominciò a muoversi sopra di me. Con il busto in avanti, i suoi seni erano uno spettacolo, gonfi sodi, i capezzoli che sembravano scoppiare. Mi stava scopando..lentamente ma poi più decisa così scivolai dentro di lei fino in fondo. Alternava a quel movimento su e giù, lasciando uscire il mio pene fin quasi tutto, per poi scendere e fermarsi muovendo il bacino in modo rotatorio. Si strofinava così contro di me. Mi stavo irrigigendo, mentre entrambi ansimavamo, percepivo quel momento dell' orgasmo imminente. Si abbassò verso di me quasi parallela, tenendomi dentro di se, i corpi sudati quasi si appoggiavano, mi bacio' con passione, dalle bocche prendavamo aria quasi fossimo in apnea.Le misi le mani sulle natiche palpandole e aprendole il più possibile mentre da sotto, di bacino ero io a dare il ritmo . Entravo e uscivo piano e poi più veloce cosicché riuscivo a controllare la mia eccitazione e rallentare al momento giusto. Lei si masturbava il clito intanto gemendo forte con mai. Rialzo' il busto e lasciai il suo culetto sodo, si alzò sulle ginocchia, mio dio, potevo vedere il mio pene ricoperto dei suoi umori che entrava e usciva veloce, mi stava scopando forte, le misi le mani sui seni, li strinsi per poi tenere tra le dita i suoi capezzoli che non lasciai. Non potevo durare di più così. Il mio pene si contraeva prossimo all' orgasmo, e lei ormai non rallentava più. Godevamo insieme. Rimise le ginocchia a cavallo del mio corpo. Decisi di alzare io il busto. E reggendola la misi sotto di me. Puntai le braccia vicino alla sua testa, per reggermi, e resistendo il più possibile, cominciai a scoparla. Le sue mani spingevano le mie natiche contro di lei, mi sentivo il padrone del mondo in quel momento, si sentiva lo sciaquettio dei nostri umori e il rumore dei corpi che sbattevano, riuscii a dare una decina di colpi quando avvertii l orgasmo, gemendo mi uscì dalla bocca ...vengo..e mentre il suo corpo si contraeva con la gambe rigide e il bacino alzato mi disse..dentro, prendo pillola, e con l ultima spinta sentii il mio seme esplodere dentro di lei che mi infilò le unghie nella schiena, e quasi con un urlo inumano emise un lungo gemito. Spinsi dentro di lei il più possibile accompagnato dai sussulti dell' orgasmo. Il suo bacino si muoveva assecondando quelle spinte della mia eiaculazione. Percepii diverse contrazioni del mio ano fino a che si esaurirono perché ormai non ne avevo piu..Caddi con la testa a fianco alla sua mentre me la accarezzava. Non so per quanti secondi presi aria dalla bocca ma anche lei aveva il fiato spezzato dall' orgasmo. Le rimasi dentro. I corpi erano praticamente un unica cosa. Mi abbandonai su di lei mentre il mio pene si ritraeva dal suo corpo. Le teste affiancate, ci guardavamo negli occhi..le accarezzai il viso. E le dissi: è stata la prima volta per me...sorrise e mi sussurro' ...lts ok... good boy!
Published by latemar
5 years ago
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