AMARCORD - 1

Quante avventure passate...
CINEMA MARILON - Bari.
Avevo appena compiuto l'età per entrare in un cinema porno. Ma ne dimostravo qualcuno di meno. Ero arrapatissimo, desideroso di contatto fisico. Gli uomini, tutti molto più grandi di me, mi si assiepavano intorno con una certa discrezione. Io mi denudavo il torace togliendomi maglione e camicia (o la maglietta d'estate) poi mi aprivo i pantaloni per masturbarmi e gli succhiavo i cazzi, a turno a tutti (avevo già imparato...). Loro mi accarezzavano - dio quante volte mi hanno torturato i capezzolini duri! - e loro non si facevano nessuno scrupolo a venirmi in bocca. Accettavo tutti, succhiavo tutti. E molti di loro godevano su di me. Il sabato pomeriggio ero diventato la mascotte del cinema. Passata la prima ondata di lussuria, dopo che un po' di loro si erano presi il gusto con me, per un po' si calmavano, io mi ripulivo alla bell'e meglio lo sperma che mi era colato addosso e allora capitava spesso che venisse a sedermisi vicino un tipo molto maturo che io tra me e me chiamavo "lo sfregiato" per via del viso tutto butterato. Gli piaceva baciarmi. Si piegava su di me, facendomi adagiare la testa sullo schienale della poltroncina, e passava i minuti a limonarmi. Dio quanto mi piaceva quando mi infilava la lingua in bocca! Non aveva nessun problema a baciare dove prima altri uomini avevano eiaculato. Io ricambiavo i suoi baci, gli accarezzavo la testa mentre lui mi sbavava in bocca e mi leccava la faccia... avevo un disperato bisogno di contatto fisico, di calore, di sentirmi desiderato. Capivo anche che lui si approfittava di questo ma mi andava bene così, l'importante era che continuasse a baciarmi. Mi baciava a lungo e profondamente, mi accarezzava il corpo, ma non mi toccava il pisello duro. Piuttosto, ad un certo punto si apriva i pantaloni, estraeva il suo sesso e voleva il pompino. Io mi chinavo sul suo pene umido e odoroso, la sua mano sulla mia testa, e mi rialzavo solo dopo avere ingoiato il suo sperma. Al che lui si alzava e se ne andava senza dire niente. Di lì a poco, per un'altra oretta, qualche altro maschio maturo si sarebbe avvicinato a godere di me. Nei quattro anni vissuti a Bari, quasi ogni sabato io andavo al cinema Marilon, tranne i mesi estivi che non avevo la scusa di andare a studiare da un compagno di scuola. E non c'era volta che non avessi contatti intimi completi con almeno sei sette uomini. Dopo un po' moltissimi di loro li conoscevo, e mi piaceva questa consuetudine creatasi nel buio di un cinema a luci rosse. Ero un po' il giocattolo sessuale di tutti loro, con il quale evadevano dalla routine quotidiana. Molti portavano la fede. Poiché il cinema aveva una clientela abbastanza costante e fedele (era l'unico cinema a luci rosse di Bari), moltissimi di loro lo ho spompinati decine di volte. Talvolta riconoscevo i cazzi quando me li sventolavano davanti alla faccia prima che io alzassi lo sguardo su di loro. Seguiva spesso un "ciao!" cordiale, come amici che si ritrovano al bar. Poi succhiavo e ricevevo sperma. E immancabilmente poi seguiva quell'oretta di baci con "sfregiato" che si concludeva a sua volta con l'ennesimo ingoio da parte mia.
Published by flinn
2 days ago
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