Notte di saluti

I lavori a casa mia erano ormai ultimati e sapevamo ambedue che la sua ospitalitá sarebbe terminata il giorno successivo. Eravamo stese nude sul letto, cercando un pretesto per iniziare la nostra ultima notte folle. Io giocherellavo coi suoi capezzoli mentre lei si massaggiava il clitoride. "Va giú con la faccia!" mi ordinó ad un certo punto. Mi ritrovai tra le sue obese gambe a faccia a faccia con la sua passera. Annusai il suo profumo, la baciai attraverso la peluria, cedetti alla sua mano che mi dirigeva, ma attesi a tirare fuori la lingua. Volevo che quella notte durasse il piú possibile. Evidentemente anche lei, perché con tutte e due le mani mi prese per i capelli e fregó la mia faccia contro la sua foresta senza ordinarmi di leccare. Successivamente mi voltó e si mise, come di consueto su di me, come nella posizione del missionario. Ci baciammo, mentre i nostri corpi, ondeggiavano tra di loro. Iniziai a baciare i grossi seni, anche affondando la faccia tra di essi. Con le mani la abbracciandola, palpavo il suo enorme culo che da lí a poco avrei assaporato. Il suo ritmo cresceva lievemente, assieme alla nostra eccitazione. Si levó in ginocchio ed, immobilizzando i miei polsi con le sue gambe ed il suo fisico obeso, mi schiaffó la sua figa sulla bocca. "Leccami, fammi godere...... stasera devi dare il meglio di te....!" Era saporita, il suo sapore abbracció la mia lingua quando entrai ed iniziai a giocare col clitoride. Vedevo ben poco da sotto, ma sentivo i suoi gemiti ed il suo peso mentre si muoveva. "Ah si..... muovi quella lingua..... dai, troietta, leccami bene....." questi erano i suoi ordini mentre io mi eccitavo ma non riuscivo nemmeno a toccarmi. Per evitare di venire subito si voltó e mi porse il suo immenso culo. Le enormi chiappe bianche evidenziavano ancora di piú il fatto che il buco non era fresco di lavaggio. Baciai una natica, ma lei con prepotenza allargó e mi piombó sulla faccia col buco. Cercai di reagire, ma ero in sua balia, del suo peso e della sua mano che mi continuava a tenere per i capelli. "No, per favore.... é troppo sporco....!" riuscii a dire in un momento in cui pensai di essermi divincolata. "Puliscilo, allora!" fu la sua risposta. la mia faccia si ritrovó tra le sue chiappe, mentre le sue dita convincevano il mio clitoride ad eseguire ogni suo ordine. Difatti dopo pochi minuti che le sue dita giocavano dentro di me, io iniziai a gemere e ad apprezzare. Ammirai ed odorai il suo buco. Iniziai a fregare la mia bocca, finché la mia lingua sfioró la sua rosellina marrone. "Ohhhh siiiii.... lecca.... l'ho lasciato cosí per te..... senti che bontá!" Mentre il suo dito andava sempre piú veloce ed io ero sempre piú su di giri, la mia lingua entrava nel suo buco. Il sapore forte mi pervase, mi inondó la bocca, lo deglutí, e mi eccitó ancora di piú. Iniziai a gemere, mentre immaginavo la mia faccia tutta sporca che puliva il suo culo. La mia mano prese il posto della sua mentre lei inizió a sditalinare se stessa. "Stanotte ti squirto in bocca, troia!" mi minacció. Si voltó nuovamente, facendosi leccare la figa, che ormai era tutta bagnata, mentre io sditalinavo la mia. "Sditalina anche il mio culo, che dopo devi leccare il dito" Il letto sobbalzava sotto i suoi colpi che si faceva scopare a smorza candela dalla mia lingua mentre ansimava sempre piú forte "Ti piace? Era buono il mio culo? Lo vuoi che ti inondo la faccia?" ovviamente a nessuna di queste risposte potevo rispondere, perché la mia lingua era impegnata. Avrei voluto berlo tutto, ma la sua ondata mi andó piú sul viso che in bocca. Un suo urlo piú forte la accompagnó. Per non perdere la mia eccitazione si voltó nuovamente col suo culo sulla mia faccia e riprese a sditalinarmi. Io anche ero prossima all'orgasmo, sapeva che in quel momento non mi sarei interrotta per nulla al mondo. Pensó quindi di esaudire un suo desiderio. Mi ordinó di odorarle il buco, e mi scorreggió in faccia. "Godi mentre la odori" mi ordinó, lavorando di ditalino. Io ero simile ad una gatta con l'erba gatta. Presi ad odorare, gemendo sempre piú forte, muovendo il bacino sempre piú velocemente. Finché mentre ormai godevo la mia lingua finiva di pulire il suo buco, con ingordigia. Stremata mi gettai a peso morto sul letto, mentre lei fece lo stesso. E cosí ci risvegliammo dopo qualche ora.... con la voglia di ricominciare.
Published by TongueSlave
11 months ago
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