IN PINETA - 1
Lido di ***, in provincia di XX, luogo famoso per gli incontri piccanti. Vi raggiungo il mio "amico" Angelo (eh sì, pare che sia una costante... tra l'altro, andavo a letto con lui e con i suoi amici nei festini che organizzava a casa sua, mentre ero fidanzato con lei...), che avevo consciuto in una sauna. Abbiamo due camere nello stesso albergo, ma la notte successiva al mio arrivo la passo in camera sua, a trastullarci spensieratamente con i rispettivi piselli. Angelo passa non poco tempo dolorosamente accolto nel mio buchino di dietro, sborrandoci dentro due volte. Io sono il suo schiavetto sessuale, e il gioco diverte entrambi. La mattina dopo ci rechiamo in spiaggia. Un bel bagnetto di mare, un po' di sole per asciugarci, poi lui mi invita ad andare nella pineta retrostante, vero luogo di incontri piccanti. Lui viene qui ogni anno, per me è la prima volta, e mi rassicura sul fatto che si possa avere avventure in tutta tranquillità, lì nessuno viene a "rompere" nulla se non i culetti dei ragazzi ben disposti. "Lascia qui tutto, anche le ciabattine, sorveglio io la tua roba". E così, scalzo, col cuore in gola per l'emozione, mi addentro in pineta, il pisellino duro che preme nel costume da bagno, mio unico e precario indumento. La pineta è tranquilla, ombreggiata, e vi è indubbiamente un certo andirivieni. Un tizio mi luma e inizia a seguirmi. Smilzo, sarà sulla quarantina, già tutto nudo. In un lampo mi sfilo il costume da bagno, lo lancio in un cespuglio e faccio qualche passo ancora verso l'interno, poi mi volto verso di lui, lo fisso negli occhi e mi metto in ginocchio. Mi sento così frocetto, così puttanella, tutto nudo e genuflesso. Lo guardo in viso mentre avanza lentamente verso di me, finché non mi è addosso, e il suo pene eretto mi scivola in gola. Io appoggio le mie mani sulle sue cosce magre mentre lui, una mano sulla mia testa, mi scopa la bocca. Non dice niente. Mi fotte la bocca in silenzio. E in silenzio eiacula. Eiacula nella mia bocca. Tre spasimi del suo pene, tre zampilli sulla mia lingua, il mio cuore che batte all'impazzata per l'emozione. Penso alla mia fidanzata Angela, che in questi giorni è in vacanza con i suoi in Toscana. Penso a lei, e ingoio lo sperma dell'uomo, che si allontana velocemente dopo aver fatto i suoi comodi con me. Io rimango in ginocchio, mi guardo il pisellino duro e gocciolante per l'eccitazione, me lo meno un po' ma mi fermo: non voglio venire, voglio prolungare la tensione erotica che mi stringe la gola con un folle desiderio di maschio. Mi rimetto in piedi, e mi rendo conto che qualche altro uomo ha assistito alla mia performance di giovane succhiacazzi e sicuramente vorrà a sua volta approfittare della mia passione per i sessi maschili piantati in gola. Continuo ad addentrarmi nella pineta, a una decina di metri da me un paio di uomini mi pedinano, uno a destra e uno a sinistra, spiando il momento buono per l'approccio. Se sapessero che per me ogni momento è buono per un approccio sessuale..! Io cammino tutto nudo, il pisellino puntato in avanti a mostrare la sua eccitazione e la mia disponibilità. Sono letteralmente in calore, in questo momento mi farei violentare da una squadra di calcio, riserve e magazzinieri compresi! E devo averlo scritto in faccia perché i due tizi convergono su di me e mi mettono le mani addosso nel modo che mi piace: carezze, pizzicotti ai capezzolini forti quel tanto da darmi un po' di dolore, pacche sulle natiche. Io offro la bocca, uno di loro mi bacia allacciando la sua lingua alla mia, il suo alito sa di sigaretta, mi piace baciare gli uomini con la bocca che puzza di tabacco. "Vieni qui" dice l'altro, e insieme mi afferrano per le braccia e mi portano a sedermi su un tronco tagliato. "Succhia". Approccio essenziale, egoista, di quelli che mi fanno andare fuori di testa. Io mi do da fare, è bellissimo avere due uomini insieme da far godere. Mi sento sempre più frocetto, sempre più puttanella. I due mi si fanno in silenzio, anche loro, ogni tanto si guardano e ridono con complicità. "E' affamato" dice uno. "E' una troietta" risponde l'altro, "vero che sei una troietta?". "Sì... sono la vostra troietta... fate quello che volete..." rispondo, innamorato e sottomesso. "Succhia cretino!"... ecco, l'insulto, il disprezzo... ora è completo, ora sono realizzato, ora sono felice. Li accolgo entrambi in bocca, solo il glande, di più non ci entra, poi mi alterno su uno e sull'altro. Poi uno dei due viene, mi viene sul viso nel momento in cui sto per accoglierlo in bocca. Non schizza, ma cola, cola sperma caldo sulle mie guance, sul naso, nella bocca che tengo aperta al massimo per ricevere il suo latte. "Stai fermo così..." dice l'altro masturbandosi ferocemente, "apri bene..." Lo guardo in viso mentre eiacula a sua volta, un'espressione stravolta dal piacere mentre il suo sperma mi zampilla tra gli occhi e sulla lingua. Anche loro si dileguano molto velocemente, mentre ancora sto cercando di ingoiare quello che mi hanno scaricato nella bocca. "Che puttana" sento dire da uno di loro mentre si allontanano, insieme.
1 year ago