Rasatura della testa della schiava - prima parte
mia moglie tiene molto ai suoi capelli: sono lunghi e lucenti, ma la rendono troppo femminile. lei è la mia schiava, mi piace umiliarla e sottometterla. voglio renderla sempre meno desiderabile e renderle la testa calva mi aiuterà ad imbruttirla. e venne il giorno del sacrificio. invitai due amici a casa e poi comunicai la mia decisione a mia moglie: "questa sera ti porteremo al casolare e lì ti ****remo la testa" - le dissi. lei scoppiò a piangere e tentò con un guizzo felino di scappare. i due miei amici per fortuna la bloccarono e la riportarono a forza sul divano. poco dopo partimmo per il casolare di campagna, luogo ove si sarebbe "consumato" il sacrificio. gli amici la caricarono sul sedile posteriore della mia Audi e si posero ai lati della schiava, per rendere nullo qualsiasi suo tentativo di fuga. durante il viaggio lei singhiozzava e mi supplicava di non renderla calva. io ordinai agli amici di schiaffeggiarla; loro raccolsero il mio invito e le mollarono alcuni sonori ceffoni. giunti al casolare, portammo mia moglie al capannone. lì ordinai ai miei amici di denudarla completamente. al capannone ci aspettavano altre tre amici e tutti e cinque si buttarono su di lei. uno, armato di un grosso coltello, le sollevò la maglietta con la punta del coltello e iniziò a lacerargliela... la stoffa "urlava" sotto alla lama del coltello e ben presto la sua maglietta si divise in due, lasciando intravvedere un reggiseno di pizzo di colore nero. ancora due tagli all'altezza delle maniche e la povera maglietta cadde al suolo a brandelli. la schiava aveva i capezzoli ritti che facevano capolino sotto al pizzo del reggiseno. quattro sapienti tagli al reggiseno e le sue tette molli e cadenti erano totalmente scoperte. un amico le addentò un capezzolo e mia moglie emise un grido di dolore! musica per le mie orecchie... con una mossa brusca girarono la schiava faccia al muro e la forma del culo rotondo della schiava apparve evidente a tutti. "toglietele la gonna" ordinai. l'amico con il coltello le squarciò la gonna dal basso verso l'alto. la gonna, ormai tagliata, cadde a terra e un amico con un calcio la allontanò dal corpo della schiava. ora la poverina mostrava i suoi collant neri e lucidi sotto ai quali trasparivano le mutandine di pizzo nero. la pelle bianca della schiena, solcata dai suoi capelli lunghi e castani, creava un bel contrasto. un amico le mise due mani sulla schiena e la schiacciò al muro. mia moglie aveva le sue tette compresse contro il muro. la poveretta emise un grido di dolore che s**tenò la mia ilarità. "ed ora via le scarpe" ordinai! gli amici, sempre solerti ad eseguire i miei ordini, le alzarono le gambe e le sfilarono le scarpe. fu poi la volta dei collant che in breve tempo vennero ridotti a brandelli. ora la schiava aveva solo le mutandine che presto dovettero soccombere sotto i colpi del coltello. Ora la schiava era totalmente nuda, nuda ed indifesa. gli amici la voltarono e le sue tette cadenti e la sua figa dal pelo incolto erano sotto gli occhi di tutti i presenti. "sistemati i capelli troia, tra poco non li avrai più" dissi. lei aveva gli occhi lucidi e lo sguardo triste...
4 years ago