Sesso anale
La mia compagna è una eccellente fottitrice. Non me lo sarei mai aspettata da una ex eterosessuale divorziata.
Dovreste averla conosciuta quando l'ho conosciuta io. A malapena sapeva cosa servisse la fica, figuriamoci il culo. Non sospettava neppure lontanamente quale e quanto piacere potesse dare il sesso "alla greca". La prima volta che abbiamo fatto sesso abbiamo dovuto tenere le luci spente e a momenti non si sarebbe nemmeno tolta le mutande. Ho dovuto tra virgolette prenderla per mano e accompagnarla in un mondo più grande e a lei sconosciuto che, quindi, la spaventava molto.
Le prime settimane ero io soltanto quella che aveva iniziative, che diceva cosa voleva fare e come voleva farlo. Il nostro scopare si limitava a solo io che gliela leccavo e toccavo. Lei si e no che mi masturbava goffamente. Ero molto frustrata e, in fin dei conti, dubbiosa che volesse veramente fare sesso con me o più in generale con una donna.
Un giorno ero sul punto di consigliarle di trovarsi un uomo con cui mettersi insieme perché non poteva andare così. Solo che quel giorno è arrivato il pacco contenente lo strap-on ordinato insieme su un noto e-commerce di sex toys. Si, non voleva usare quello che già avevo perché usato nella mia precedente relazione e a lei dava fastidio essere penetrata da un dildo che aveva sfondato in ogni modo possibile la mia ex.
Spacchettiamo l'attrezzo e, devo essere sincera, ho temuto che avessimo sbagliato con le misure. Il dildo era notevolmente più grosso e lungo rispetto al mio e a quello che credevamo vedendolo on-line. Io ero incerta sul da farsi e stavo per dire "dai facciamo il reso" quando lei mi anticipa dicendo con mio sommo stupore "dai proviamolo!". Io credevo scherzasse ma poi ha iniziato a montare le cinghie e poi a fissare il dildo dopo averlo lavato a fondo con acqua e sapone neutro.
Credevo che lei intendesse che avrei dovuto indossarlo io per scopare lei e, invece, con altrettanto stupore vedo che è lei che inizia a indossarlo. "Le cinghie sono troppo allentate" le dico con un filo di voce un po' rotta dall'eccitazione mista a paura nel vedere quel "coso" spuntarle tra le gambe. "Vieni qui che ti aiuto a fissarlo bene" le dico facendomi appresso fino a sentire con l'inguine l'estrema consistenza di quella mostruosità. Sentivo già le gocce scendermi tra le cosce, come sempre. L'imbragatura è di quelle che hanno la possibilità di montare tre dildi: uno rivolto all'esterno per scopare me in questo caso e due al centro, rivolti all'interno in modo da penetrare nella fica e nel culo della mia fottitrice. Sistemo i due dildi centrali in modo che il più grosso vada nella fica della mia compagna e il più piccolo (in realtà bello grossetto anche lui). Poi quando è la volta di quello anale mi abbasso e passo la lingua in modo da stendere uno spesso strato di saliva, che si mescolava ai già abbondanti liquidi vaginali, in modo da bagnare per bene il buco del culo della mia compagna. Un fremito percorre la schiena di entrambe. Non resisto alla tentazione e infilo la lingua dentro il suo culo stretto come quello di una suora (ammesso che le suore lo abbiano stretto). Lo sento resistere ma poi, forzando un po' la lingua, sento il "vuoto" oltre lo sfintere farsi più ampio e risucchiarla all'interno. Come se una bocca mi succhiasse la lingua stringendomela. Lei mi afferra i capelli e la testa e mi prega di smettere ma non mi sposta e così le faccio il suo primissimo rimming. Uno veramente accurato devo ammettere. Quando sento che il mio lavoretto di lingua sta sortendo l'effetto desiderato e cioè rilassare, aprire e lubrificare quel culo vergine, mi tolgo provocando nella mia compagna un moto di disappunto. Ma presto viene appagata da un dildo che fisso bene all'harness per poi infilarlo nel culo della mia donna. E' il primo oggetto fallico che la incule nella sua vita e momenti mi viene quando lo sente dentro fino in fondo. Ha una base allargata che le tiene lo sfintere molto aperto e questo le regala la sensazione mai provata di avere l'ano dilatato mentre riceve stimoli sessuali dalla vagina. I due dildi all'interno del suo ventre formano una massa quasi unica di tal modo che lei ha la sensazione come di avere un unico immenso cazzo dentro un unico stretto buco senza barriere tra fica e culo.
Stringo i cinghioli al massimo in modo che lo harness stia immobile. Questo farà in modo che ogni minimo movimento del ventre della mia compagna si trasformi in un uguale movimento del suo "cazzo" dentro di me. Massimo controllo per massimo piacere. Ovviamente anche lei riceverà piacere attraverso i due penetranti dentro di lei.
Lei è in febbrile agitazione. I "cazzi" dentro di lei si fanno sentire ad ogni suo minimo movimento e non possono spostarsi o fuoriuscire in alcun modo. Io mi metto a quattro zampe porgendole il mio culo e con la mano mi copro la fica sperando che colga il messaggio su quale sia il buco "sbagliato" in cui spingere quel coso. Sono così bagnata e rilassata che sento con le dita che ho il culo letteralmente aperto di un centimetro o due.
La mia compagna mi preme la grossa punta arrotondata del "cazzo" contro il culo che cede come quello di una pornostar navigata accogliendolo per una decina di centimetri. Poi sentendo resistenza lei arresta l'avanzata gettandomi nella frustrazione più totale. Io mi spingo contro di lei e le urlo "dai cazzo inculami! Ti prego!" Lei spinge forte fino a infilarmelo per tre quarti tutto dentro. Sono in estasi e urlo cose senza senso mentre lei mi spinge senza sosta lasciandomi senza fiato. Con lo sguardo vedo un bagliore nei suoi occhi come di ferocia e libidine mescolate a godimento. Mi afferra i fianchi e mi tira a se inculandomi completamente fino in fondo. Con un urlo vengo pisciandomi addosso. Lei si ritira come per sfilarsi e poco prima di uscire me lo ricaccia tutto dentro facendomi trasalire e gemere come una cagna. Da quel momento lei inizia a spingermi con colpi secchi e decisi. Mi fa scorrere il suo "cazzo" dentro il culo in modo deciso ma morbido, insomma perfetto! Impossibile descrivere la sensazione ma la mia fica spalancata dimostrava quanto ero aperta. Mi infilo dentro quattro dita nella fregna mentre lei mi scopa nel culo come fossi la sua puttana e me ne vengo una seconda volta, ancora più forte di prima.
Lei continua a fottermi e fottermi ancora e ancora facendomi venire altre tre volte prima di smettere. Mi godo la scena nel grande specchio dell'armadio di tre quarti dietro di noi in posizione perfetta. Vedo la scena come se quella scopata non fossi io e quella che mi scopa non fosse la mia compagna e mi piace immensamente quello che vedo. Prego la mia suppliziatrice a uscire mentre con le mani mi allargo le natiche per vedere quanto è largo e grosso il mio buco di culo. Lei mi accontenta e allora vedo che razza di puttana anale sono diventata con quel sedere oscenamente spalancato. Un enorme buco nero. Una voragine di lussuria impossibile da appagare. La mia tenebra più nascosta.
Anche lei mi vede e quando il mio culo cerca di ricomporsi lei ci infila nuovamente dentro il "cazzo" fino in fondo. Veniamo ancora un'ultima volta, insieme. Stavolta mi giro, la faccio venire sopra di me. Voglio sentirla nel culo mentre ci abbracciamo. Lei mi scopa mentre piangendo vengo insieme a lei quando sento il calore degli spruzzi vaginali del suo orgasmo che mi bagnano l'inguine.
Dovreste averla conosciuta quando l'ho conosciuta io. A malapena sapeva cosa servisse la fica, figuriamoci il culo. Non sospettava neppure lontanamente quale e quanto piacere potesse dare il sesso "alla greca". La prima volta che abbiamo fatto sesso abbiamo dovuto tenere le luci spente e a momenti non si sarebbe nemmeno tolta le mutande. Ho dovuto tra virgolette prenderla per mano e accompagnarla in un mondo più grande e a lei sconosciuto che, quindi, la spaventava molto.
Le prime settimane ero io soltanto quella che aveva iniziative, che diceva cosa voleva fare e come voleva farlo. Il nostro scopare si limitava a solo io che gliela leccavo e toccavo. Lei si e no che mi masturbava goffamente. Ero molto frustrata e, in fin dei conti, dubbiosa che volesse veramente fare sesso con me o più in generale con una donna.
Un giorno ero sul punto di consigliarle di trovarsi un uomo con cui mettersi insieme perché non poteva andare così. Solo che quel giorno è arrivato il pacco contenente lo strap-on ordinato insieme su un noto e-commerce di sex toys. Si, non voleva usare quello che già avevo perché usato nella mia precedente relazione e a lei dava fastidio essere penetrata da un dildo che aveva sfondato in ogni modo possibile la mia ex.
Spacchettiamo l'attrezzo e, devo essere sincera, ho temuto che avessimo sbagliato con le misure. Il dildo era notevolmente più grosso e lungo rispetto al mio e a quello che credevamo vedendolo on-line. Io ero incerta sul da farsi e stavo per dire "dai facciamo il reso" quando lei mi anticipa dicendo con mio sommo stupore "dai proviamolo!". Io credevo scherzasse ma poi ha iniziato a montare le cinghie e poi a fissare il dildo dopo averlo lavato a fondo con acqua e sapone neutro.
Credevo che lei intendesse che avrei dovuto indossarlo io per scopare lei e, invece, con altrettanto stupore vedo che è lei che inizia a indossarlo. "Le cinghie sono troppo allentate" le dico con un filo di voce un po' rotta dall'eccitazione mista a paura nel vedere quel "coso" spuntarle tra le gambe. "Vieni qui che ti aiuto a fissarlo bene" le dico facendomi appresso fino a sentire con l'inguine l'estrema consistenza di quella mostruosità. Sentivo già le gocce scendermi tra le cosce, come sempre. L'imbragatura è di quelle che hanno la possibilità di montare tre dildi: uno rivolto all'esterno per scopare me in questo caso e due al centro, rivolti all'interno in modo da penetrare nella fica e nel culo della mia fottitrice. Sistemo i due dildi centrali in modo che il più grosso vada nella fica della mia compagna e il più piccolo (in realtà bello grossetto anche lui). Poi quando è la volta di quello anale mi abbasso e passo la lingua in modo da stendere uno spesso strato di saliva, che si mescolava ai già abbondanti liquidi vaginali, in modo da bagnare per bene il buco del culo della mia compagna. Un fremito percorre la schiena di entrambe. Non resisto alla tentazione e infilo la lingua dentro il suo culo stretto come quello di una suora (ammesso che le suore lo abbiano stretto). Lo sento resistere ma poi, forzando un po' la lingua, sento il "vuoto" oltre lo sfintere farsi più ampio e risucchiarla all'interno. Come se una bocca mi succhiasse la lingua stringendomela. Lei mi afferra i capelli e la testa e mi prega di smettere ma non mi sposta e così le faccio il suo primissimo rimming. Uno veramente accurato devo ammettere. Quando sento che il mio lavoretto di lingua sta sortendo l'effetto desiderato e cioè rilassare, aprire e lubrificare quel culo vergine, mi tolgo provocando nella mia compagna un moto di disappunto. Ma presto viene appagata da un dildo che fisso bene all'harness per poi infilarlo nel culo della mia donna. E' il primo oggetto fallico che la incule nella sua vita e momenti mi viene quando lo sente dentro fino in fondo. Ha una base allargata che le tiene lo sfintere molto aperto e questo le regala la sensazione mai provata di avere l'ano dilatato mentre riceve stimoli sessuali dalla vagina. I due dildi all'interno del suo ventre formano una massa quasi unica di tal modo che lei ha la sensazione come di avere un unico immenso cazzo dentro un unico stretto buco senza barriere tra fica e culo.
Stringo i cinghioli al massimo in modo che lo harness stia immobile. Questo farà in modo che ogni minimo movimento del ventre della mia compagna si trasformi in un uguale movimento del suo "cazzo" dentro di me. Massimo controllo per massimo piacere. Ovviamente anche lei riceverà piacere attraverso i due penetranti dentro di lei.
Lei è in febbrile agitazione. I "cazzi" dentro di lei si fanno sentire ad ogni suo minimo movimento e non possono spostarsi o fuoriuscire in alcun modo. Io mi metto a quattro zampe porgendole il mio culo e con la mano mi copro la fica sperando che colga il messaggio su quale sia il buco "sbagliato" in cui spingere quel coso. Sono così bagnata e rilassata che sento con le dita che ho il culo letteralmente aperto di un centimetro o due.
La mia compagna mi preme la grossa punta arrotondata del "cazzo" contro il culo che cede come quello di una pornostar navigata accogliendolo per una decina di centimetri. Poi sentendo resistenza lei arresta l'avanzata gettandomi nella frustrazione più totale. Io mi spingo contro di lei e le urlo "dai cazzo inculami! Ti prego!" Lei spinge forte fino a infilarmelo per tre quarti tutto dentro. Sono in estasi e urlo cose senza senso mentre lei mi spinge senza sosta lasciandomi senza fiato. Con lo sguardo vedo un bagliore nei suoi occhi come di ferocia e libidine mescolate a godimento. Mi afferra i fianchi e mi tira a se inculandomi completamente fino in fondo. Con un urlo vengo pisciandomi addosso. Lei si ritira come per sfilarsi e poco prima di uscire me lo ricaccia tutto dentro facendomi trasalire e gemere come una cagna. Da quel momento lei inizia a spingermi con colpi secchi e decisi. Mi fa scorrere il suo "cazzo" dentro il culo in modo deciso ma morbido, insomma perfetto! Impossibile descrivere la sensazione ma la mia fica spalancata dimostrava quanto ero aperta. Mi infilo dentro quattro dita nella fregna mentre lei mi scopa nel culo come fossi la sua puttana e me ne vengo una seconda volta, ancora più forte di prima.
Lei continua a fottermi e fottermi ancora e ancora facendomi venire altre tre volte prima di smettere. Mi godo la scena nel grande specchio dell'armadio di tre quarti dietro di noi in posizione perfetta. Vedo la scena come se quella scopata non fossi io e quella che mi scopa non fosse la mia compagna e mi piace immensamente quello che vedo. Prego la mia suppliziatrice a uscire mentre con le mani mi allargo le natiche per vedere quanto è largo e grosso il mio buco di culo. Lei mi accontenta e allora vedo che razza di puttana anale sono diventata con quel sedere oscenamente spalancato. Un enorme buco nero. Una voragine di lussuria impossibile da appagare. La mia tenebra più nascosta.
Anche lei mi vede e quando il mio culo cerca di ricomporsi lei ci infila nuovamente dentro il "cazzo" fino in fondo. Veniamo ancora un'ultima volta, insieme. Stavolta mi giro, la faccio venire sopra di me. Voglio sentirla nel culo mentre ci abbracciamo. Lei mi scopa mentre piangendo vengo insieme a lei quando sento il calore degli spruzzi vaginali del suo orgasmo che mi bagnano l'inguine.
4 år sedan